Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Perché narrare Savona, i suoi musei e candidarla a capitale della cultura. E un Liberty a Villa Zanelli


Narrare una città e vedere il museo come strumento di conoscenza,  studio ma anche come elemento di costruzione di una identità cittadina potrebbero essere gli elementi costitutivi di una cittadinanza italiana ed europea per Savona oltreché contribuire a costruire una narrazione diversa e attrattiva per la città.

di Danilo Bruno

Queste narrazioni sono qui indicate sommariamente e segnalate, tenendo presente che i percorsi dovranno necessariamente intrecciarsi ed estendersi a livello comprensoriale.
Aggiungo anche che si tratta spesso del frutto di discussioni con altre persone e /o associazioni con cui spesso condivido momenti di socialità.

Savona città medievale – In realtà poco o nulla è rimasto della Savona medievale se si eccettuano alcune vie del centro poiché la città medievale si trova praticamente in pochi vicoli salvatasi dall’intervento di devastazione fascista relativo al quartiere dei CASSARI  o sotto la fortezza del Priamar. Da qui evidentemente assume un particolare ruolo il museo archeologico e la costante attività di ricerca e scavo, che  trova nella costante sinergia “museo-scavo” uno degli elementi di particolare originalità.

Savona città Rinascimentale e dei Papi- La città rinascimentale trova particolare interesse nella Cappella Sistina, negli appartamenti papali ma anche nel museo del tesoro dove si trovano anche le tracce della città medievale. Savona può stabilire relazioni in questo campo con altre città come Avignone,Viterbo ma anche con la Roma rinascimentale e il passaggio delle figure di Giulio II e Sisto IV. Vi sono poi gli oratori e le opere in esse conservate oltre alla possibile relazione con la Genova barocca. Tenere infine presente l’imponente processione del Venerdì Santo, che mantiene una particolare specificità più simile per l’imponenza al Sud Italia o alla Spagna che ai territori liguri.

Savona città di periferie- Savona è una città fatta di numerosi quartieri con propria specifica individualità. Faccio alcuni esempi. Santuario con il suo Museo e tutte le importanti vicende legate all’Apparizione Mariana, Legino con il suo tessuto urbano già di origine romana, che ben si relaziona con l’area di San Pietro in Carpignano anche per la presenza della villa ivi ritrovata e con Vado, Lavagnola e il complesso monumentale di San Dalmazio con l’importante opera di Barnaba da Modena,…

Savona città industriale – Savona meriterebbe un luogo ove raccontare l’evoluzione industriale cittadina dal governo napoleonico con la Prefettura Chabrol fino alla nascita dei primi insediamenti industriali e di un porto modernamente organizzato. A ciò andrebbe associata la nascita di un movimento operaio forte ed importante tanto che a Savona fu ideata la Giovine Italia da Mazzini ma nel 1921 si tenne pure il congresso del Partito Comunista Ligure alla presenza di Gramsci, che fu poi ospite di Mario Accomasso in via Monturbano. Proporrei un luogo  ovvero l’antica sede delle Funivie, che potrebbe divenire un “luogo” simbolico nel senso proposto da Marc Augè  ove collocare una struttura polivalente per attività culturali, di spettacolo e di ricerca per artisti di arte contemporanea.

Savona città mariana- Questo è un tema fondamentale, che parte dal Santuario e poi via , via discende in città da N.S. della  Colonna in cattedrale fino alla chiesa della Stella Maris con tutte le opere presenti di <Renata Cuneo , che ha un museo a lei dedicato e poco conosciuto per poi toccare gli altri luoghi di presenza mariana.

Savona città dei Doveri o della Liberazione – A Savona fu ideata la Giovine Italia e qui potrebbe partire con la visita alla cella di Mazzini un percorso, che porti alla conoscenza dei luoghi della Resistenza. Dalla lapide dell’ILVA fino alla Madonna degli Angeli per toccare luoghi di fondamentale importanza e rammentare che andrebbe ripreso il progetto del compianto Umberto Scardaoni di costituire il Museo della Lotta di Liberazione a Savona. Qui occorre ricordare il Museo Pertini e soprattutto il fatto che proprio da Savona Turati ed altri antifascisti nel 1926 fuggirono in Francia.

Savona città della ceramica- Il tema non ha bisogno di indicazioni ma bisognerebbe costruire due relazioni: a) un rapporto museo archeologico-museo della ceramica, specificando che la fase più antica è nel primo e si completa poi nel secondo b) una narrazione comprensoriale che investa tutti i luoghi ceramici a cominciare dal tempietto neoclassico Boselli.

Savona città del Liberty – Qui si tratta di una stagione fondamentale per la città con tanti esterni in tutti i quartieri (Palazzo verdi, palazzo Delle Piane,…) e fino ad Altare. Sarebbe bello poter ripensare ad un museo del Liberty a villa Zanelli su cui la Regione  e la precedente Giunta non ha mai voluto ragionare.

Savona città in cerca di un futuro. La domanda per Savona, capitale della cultura 2026 e per una cultura inclusiva ed europea.

Danilo Bruno


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