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Loano commossa sia riconoscente a Piero Burlando, una vita e cuore per il calcio giovanile


Loano e la sua comunità, non solo quella sportiva, hanno il dovere della riconoscenza a imperitura memoria. Lo devono a chi ha dedicato l’esistenza al mondo giovanile dello sport dilettantistico. E l’ha fatto sempre senza suonare la tromba, senza salire sul palco degli sponzorizzati. Un umile servitore che nel giorno dell’ultimo viaggio terreno è stato accompagnato dal cuore, dalle lacrime e dal sincero ringraziamento di una moltitudine di cittadini per le sue vere opere di bene.

Piero Burlando era un loanese speciale iniziando proprio dalla formazione e dalla crescita civile del patrimonio giovanile. Gli uomini del domani, dare senso ai valori sociali ed umani anche attraverso la pratica sportiva. Il rispetto, la disciplina, le regole.

Piero che aveva come seconda casa i campi da gioco di calcio e la comunità parrocchiale (e prima ancora convento) dei frati Cappuccini.

Piero non era animato dal protagonismo, non sgomitava per mettersi in mostra. Era l’uomo, il dirigente sportivo che insegnava tolleranza e bontà, altruismo ed opere di bene mai a giorni alterni. Attento, premuroso, gioviale, riflessivo, sincero nell’amicizia, nei suoi valori. C’è una persona che nei decenni, dalla gioventù, forse più di tanti altri, gli è rimasto legato, ha collaborato, gioito, sofferto, può testimoniare da giornalista sportivo. Con  meditato e riverente silenzio, Luciano Lazzari loanese. Mettere insieme tanti ricordi, tanti momenti associativi e ricreativi, campi di calcio, allenamenti, partite, competizioni, sagre parrocchiali; oggi il magone in gola che resiste, l’abbraccio ideale ad un amico che non c’è più, di cui si sono apprezzate tante virtù messe in pratica. Piero che si è guadagnato un’aureola che non ha mai vantato, conquistata nella sua lunga militanza di volontario perseverante, ricco di  sano orgoglio, dignità, genuina umiltà, che insegnava un silenzioso altruismo di cittadino esemplare. E dal camposanto saprà vigilare la coerenza di chi l’ha stimato e gli ha voluto bene, per non dimenticare il suo insegnamento.

Con profondo dolore tutta la Società San Francesco annuncia la scomparsa del caro Giuseppe Burlando.
L’A.S.D. Pietra Ligure 1956 si unisce al cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Burlando, figura di riferimento del calcio loanese. Il direttore generale Luca Filadelli e il direttore sportivo Roberto Vassallo, in passato tra i suoi ragazzi, oltre a tutte le componenti della società porgono le sue più sentite condoglianze all’A.S.D. San Francesco Loano e alla famiglia.

Carlo Fantoni –  Questa foto l’ho ricavata da una vecchia premiazione al Trofeo Mussi. Durante la notte ci ha lasciato Giuseppe BURLANDO storico dirigente di LOANESI, FULGOR LOANO e SAN FRANCESCO LOANO ha avviato allo sport del calcio tanti giovani loanesi e non; li ha seguiti nel cammino sportivo ed è stato per loro punto di riferimento. Burlando non è stato un semplice dirigente per anni è stato il CALCIO LOANESE. Oggi se ne è andato ma rimane sempre nei cuori di chi ama il calcio quello vero quello di base e vorrei che molti giovani dirigenti raccogliessero il suo insegnamento. Vai in pace Giuseppe sono sicuro che troverai alcuni tuoi colleghi e avversari che ti hanno preceduto.

CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA ED ALLA SAN FRANCESCO. Si è vero molto spesso discutevamo perché le nostre idee sul calcio divergevano però una dedizione sul campo impareggiabile dove li trovi oggi dirigenti così a parole tanti in presenza pochi come lo sono state tante figure del calcio albenganese su tutte Giacumin nella formazione ed educazione della gioventù oggi credimi per me è un giorno triste.

Valeria Civano – Un uomo che ha fatto tanto per i giovani loanesi ! Stefano Pace- Mi spiace tantissimo ? unna figura storica dello sport Loanese. Andrea Astegiano – Sentite condoglianze e in grazie di cuore per quello che hai fatto per la comunità loanese per lo sport e per o nostri ragazzi.

DA IL SECOLO XIX – “Ha legato il suo nome alle le realtà calcistiche loanesi: dalla Gagliardi alla nuova San Francesco. L’impegno ai campetti dei Cappuccini. Loano piange papà Burlando, maestro dei baby calciatori”
Martin Cervelli /Loano. La San Francesco Loano è scesa in campo ieri con il lutto al braccio ed è stato osservato un minuto di raccoglimento prima della partita per la morte, nella notte di sabato, di Giuseppe Burlando, 84 anni, ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Albenga per problemi di salute. Burlando è stato uno dei personaggi più conosciuti e apprezzati del calcio savonese. Ha legato il suo nome a tutte le realtà calcistiche loanesi, dalla Gagliardi alla Loanesi e infine alla nuova San Francesco. Il suo impegno è sempre stato rivolto ai giovani e sui campetti dei Cappuccini ha fatto crescere tantissime leve di piccoli calciatori. Burlando è stato anche l’anima delle sagre che tutti gli anni nei mesi estivi si svolgono nel piazzale della parrocchia dei Cappuccini a Loano.
La notizia della scomparsa di Burlando ha rattristato l’ambiente calcistico savonese e non sono mancati i messaggi di cordoglio. «Era un grande amico, uno di quelli che ti accompagnano per tutto il tuo percorso di vita – commenta Giancarlo Briano, dirigente storico dello Speranzaconservo tantissimi ricordi. Quando organizzavamo il torneo Scaletti non era raro vederlo a Savona anche quando non giocava la Loanesi. Gli piaceva il mondo del calcio e quasi a giustificarsi per la sua presenza, diceva che i nostri panini con le salsicce erano i migliori in assoluto. Ricordo che quando lo Speranza ha vinto il torneo di Loano ho dovuto rincorrerlo per tutto il campo perché non voleva consegnarmi il trofeo. Era una persona dal cuore grande e gli piaceva scherzare».
Lo ricorda bene anche Giancarlo Bossolino che è stato per 4 stagioni allenatore dei rossoblù. «Burlando è stato per 40 anni l’anima del settore giovanile della Loanesi -racconta- un finto burbero dal cuore grande. Era critico, ma lo faceva a fin di bene, stimolava tutti a dare sempre il meglio per la società. Lo ricorderò sempre con grande affetto»

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