Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albenga lottare per il Pronto Soccorso, cosa insegna. Chi fa giornalismo prezzolato? Rai 3 Liguria nel mirino, ma la prima è stata l’Ansa


“Una manifestazione del genere non si era mai vista in Albenga” scrive sui social Prospero Roveraro. E Gino Rapa: “Per  il TG regionale eravamo un centinaio di persone! E calcolate che era pienissima anche la piazza dietro, quella alberata, e che molte persone si sono aggiunte lungo il percorso! Giornalismo prezzolato! Tra i 4000 e i 6000 da fonte ufficiale”. Giancarlo Bartoletti: “Giornalisti corrotti e di parte, questa è democrazia”.

Ma come sono andate realmente le cose. Chi ha diffuso, per primo, la notizia fuorviante di ‘centinaia in marcia’ anzichè migliaia. E con quale cadenza di tempi ? Alle 17,28 Ivg.it: “A partire dalle 17 circa, centinaia di persone (alla fine saranno oltre 5mila)  hanno iniziato a riunirsi in piazza Petrarca, ad Albenga, di fronte alla Croce Bianca, punto di ritrovo dal quale è partita la grande marcia per l’ospedale di Albenga, che ha l’obiettivo di chiedere la riapertura del pronto soccorso…” Alle 19,02 il ‘lancio dell’ANSA (l’agenzia di stampa italiana più diffusa ed autorevole, proprietà dei maggiori editori, quasi organo ufficiale) che sarà ripreso (la notizia) in un breve annuncio dal Tg Rai 3 Regione serale (19,35) e che farà ‘ammenda’ nell’edizione delle ore 14 di domenica in cui si da atto di ‘migliaia di manifestanti‘ e si citano le 60uscite’ giornaliere di soccorso della Croce Bianca; con l’accenno che “non si escludono sorprese per la classicissima Milano – Sanremo” e conclude che “il presidente Toti parla di strumentalizzazioni…ma il dibattito resta acceso“.  Il Tg 3 Regione riparla della manifestazione nell’edizione pomeridiana di lunedì (non quella serale più diffusa) con una dichiarazione del sindaco Tomatis e testimonianza del sindaco – paziente di Alto (CN) che, alle prese con un serio problema cardiaco, si era trovato nella morsa del traffico e i cardiologi del S. Corona hanno confermato ‘salvato in corner’.

Qualche altra utile considerazione dopo i fatti e le polemiche. Qual è lo stato dell’informazione anche della nostra provincia ?  Quante sono le notizie, al di là dell’impegno di corrispondenti e collaboratori (pagati a notizia), alle prese con verità scomode ? Prevale  spesso la ‘sordina’ ? Notizie non valorizzate o approfondite come meriterebbero. Un altro significativo esempio. Gli articoli del Secolo XIX e La Stampa non sono stati ‘ribattuti’ nelle pagine della ‘cugina’ provincia di Imperia; si pensi alla Valle Arroscia che gravita su Albenga e il suo nosocomio. Si pensi all’imperiese che gravita sul Dea2 del S. Corona.

Nell’era del predominio online si assiste davvero alla ‘morte dell’opinione pubblica‘? E per quale ragione non si è letto sui quotidiani, con cronaca della Liguria, un editoriale, un commento del direttore, una presa di posizione chiara ed esplicita?  La protesta di Albenga rilegata solo nelle pagine provinciali. Non meritava neppure un richiamo in prima pagina, né in quelle regionali ? Chi ha una certa dimestichezza può trarne qualche utile conclusione.

Quale riflessione anche per chi, da oltre mezzo secolo, svolge nel ponente ligure un modesto ruolo informativo e da pensionato paga di tasca propria il settimanale on line ? Rinunciando ad ogni forma di pubblicità. Quanto conviene nei confronti dei vari potentati dare un colpo al cerchio e l’altro alla botte. Rinunciare al bavaglio, pur tra limiti e possibili errori. Piccolo esempio, l’ultimo comunicato stampa, duro verso la magistratura genovese, del sindaco di Alassio. Non abbiamo letto finora nulla se non la prima reazione a caldo di Melgrati. In compenso si legge su Ivg.it che il suo difensore elogia i giudici.

Qualcuno avrà buone ragioni per chiedersi chi sia il corrispondente-collaboratore Ansa della provincia di Savona e se sia ‘corresponsabile’ della ‘notizia’ diffusa dalla Rai di Stato ? E’ il direttore del diffuso Ivg.it, nulla però conferma che si sia trattato della farina del suo sacco e non ci sia invece altro zampino. Come sarebbe forse utile chiedersi se siamo realmente in presenza di ‘giornalismo prezzolato‘ (vedi decine di durissimi commenti social) o piuttosto di un’informazione di ‘stampo totiano’. O ancora di scelte redazionali soltanto affrettate, sbagliate e non pilotate contrariamente alle accuse di partigianeria (‘venduti’) nel ‘caso Albenga’.

Alla fin fine la storia insegna che si finirà per dimenticare anche una brutta o triste pagina di giornalismo ? E ciò che più spaventa il potere e politico di turno, le lobby, sarà la gente in strada che protesta, la resilienza di chi cerca solo la verità e non ha paura a divulgarla. Si ribella alle ingiustizie. Ragiona e si comporta da libero, indipendente pensatore e cronista sul campo. Senza insultare o sparare nel mucchio.

Merita di essere riletta l’osservazione, ancora via social, dell’ingauno prof. Paolo Tavaroli: “Spero che anche certi giornalisti imparino a fare ai politici le domande che un cittadino farebbe se avesse le loro informazioni. Magari un giornalista di RAI 3 Liguria, invece di dire al TG che c’era un centinaio di persone, dovrebbe ritrovare la dignità della sua professione e chiedere al sig. Toti di spiegare chi gli ha finanziato la campagna elettorale così imponente…oppure il suo direttore dovrebbe spedirlo in Ucraina a imparare il mestiere”.

E Dario Zunino imprenditore -…..”Non protestiamo perché vogliamo l’ospedale sotto casa… ce ne basta uno raggiungibile!  Non possiamo essere privati di fatto della viabilità e del pronto soccorso, condannati alla fine del topo.  È stato etichettato come “egoismo”: l’egoismo di quante centinaia di migliaia di “topi” può essere considerato un problema oggettivo da dover risolvere?”(L.Cor.)

Dal sito Fieui di Caruggi:Per il TG 3 Regione Totiano eravamo un centinaio di persone. Calcolate che era pienissima anche la piazza alberata dietro”.

Il prof. Gino Rapa tra i più attivi e convinti sostenitori della protesta popolare. Tiziana Girantelo: Lo sguardo parla da solo…grazie Gino Rapa… avanti tutta!

Gino Rapa 2- “Questa sera il vecchio insegnante di latino e greco è in pausa. Ci risentiamo lunedì ??? Grazie alle migliaia di persone che in un giorno feriale d’inverno si sono ritrovate per esprimere il loro bisogno di salute e assistenza, per protestare contro i ladri di sanità. E’ stato commovente vedere marciare tutti insieme bambini, mamme, anziani, disabili, le pubbliche assistenze, associazioni, sindaci, rappresentanti della destra e della sinistra, della maggioranza e dell’opposizione. La gente comune di Albenga, Alassio, Laigueglia, Andora, Ceriale, Loano, Finale, Villanova, Cisano, Pietra Ligure e di tanti paesi dell’entroterra e della Valbormida. Tutti uniti. Peccato per gli assenti che hanno avuto torto, peccato per quelli che hanno cercato di fare passare la manifestazione come partitica. E’ stato, al contrario, un gesto politico altissimo, nobile: un territorio, una comunità che porta in piazza la propria volontà ferma, che chiede il rispetto dei propri diritti e si contrappone all’arroganza e alla presunzione di un individuo che pretende di decidere della salute e della vita degli altri. E non finirà qui….”Una cosa tristissima che la dice lunga su come viene gestito il potere in Regione. Ho ricevuto un commento da una persona che conosco bene e stimo e che tengo volutamente nel vago per non procurarle guai. Questo è il testo: “Ho avuto ordine dal mio capo di non partecipare perché lavoro con la Regione e potrei avere problemi. Fosse stato per me sarei venuto ma ho avuto ordini precisi”. Ho eliminato volutamente questo messaggio dai commenti a un mio post per non fare subire ritorsioni alla persona interessata. Non ho nulla da aggiungere.

Gino Rapa 3- Il giorno dopo. Ritengo importantissimo sottolineare la presenza, oltre a migliaia di cittadini, dei

Il vescovo di Albenga mons. Borghetti presente alla manifestazione

Sindaci del territorio, fatta eccezione per tre o quattro che hanno anteposto il proprio partito alla Comunità che dovrebbero rappresentare e, soprattutto, tutelare. E’ però doveroso evidenziare in modo particolare la presenza del Vescovo Monsignor Borghetti e le sue parole: “Io sono qui perchè la Chiesa di Albenga Imperia è dalla vostra parte perchè vive sul territorio e conosce tutto il popolo. I Sindaci qui presenti sono tutti miei Sindaci. Io sono quassù sul palco, ma è come se fossi in mezzo a voi. Io sono qui perchè questo non è il momento di un partito, ma l’esigenza di tutto il popolo. Sento profondamente la necessità del Pronto Soccorso ad Albenga: la vostra presenza qui, tutti uniti e concentrati su un BISOGNO non su un’idea strana, è davvero COMMOVENTE!”. A questo punto non si deve mollare. Bisogna trasportare la protesta/proposta a livello regionale e nazionale anche con forme eclatanti. Tutti dovranno sapere che il Governatore della Liguria si comporta come un antico feudatario ottuso e prepotente e vuole assoggettare al suo potere un intero territorio e una popolazione orgogliosa che non intende rinunciare ai suoi diritti.

COMUNICATO DEL PD 12 MARZO 2022 – Ieri si è svolta la grande marcia per l’ospedale di Albenga. Migliaia persone si sono radunate ed hanno marciato per denunciare il depauperamento dei servizi sanitari di un intero comprensorio e la necessità di avere un pronto soccorso ad Albenga. E’ stato un grande esempio di partecipazione civile che ogni buon politico dovrebbe ascoltare e prendere in considerazione. Quanto avvenuto ieri non può essere sminuito, minimizzato o derubricato ad un gruppo di persone egoiste o campaniliste. Chi dice ciò non ha idea dello stato dei servizi sul nostro territorio, anzi non conosce affatto il nostro territorio e le sue grandi difficoltà di spostamento, che in caso di emergenza significano vita o morte.

Il giorno dopo ci sorge una forte perplessità su come il telegiornale RAI regionale abbia affrontato l’argomento. Oggi la carta stampata riporta le argomentazioni di tutti gli attori che hanno partecipato e parla di una partecipazione molto sentita di circa 7000 persone

Ieri sera il TG regionale ha derubricato quanto avvenuto in coda al TG parlando di poche centinaia di persone nello spazio di pochi secondi di servizio e senza portare avanti minimamente le argomentazioni a favore delle tesi dei sindaci del comprensorio. Questa non è informazione! Tutto questo, se aggiunto al fatto che vari cittadini hanno denunciato che la pagina della Regione Liguria nei giorni scorsi censurava loro commenti, ci fa porre ulteriori domande. La Liguria di Toti sta andando verso una deriva orwelliana di controllo dell’informazione? Come PD difendiamo la Democrazia che è anche difendere il diritto di libera espressione e pretendiamo la corretta trattazione delle notizie soprattutto da parte del servizio pubblico.

Alessandro Stanco – “Telegiornali” a comando.

Romana Bertelli – I canali Tv ed i giornali sono ormai uniformati accade su ogni situazione ecco perché bisogna cercare la vera informazione altrove.

Sabrina Calvi- Ormai è vergognoso ciò che succede nei corrotti palazzi del potere…ma ancora più riprovevole è l’informazione completamente asservita e spudorata nel divulgare menzogne. Forza Albenga e dintorni!!!

Roberto Duse – Tg3 è del gruppo dittatoriale Totiano. Ci considerano tutti deficienti. Un giorno la pagheranno cara.

Andrea Badano –  Tanti manifestano ma secondo il TG regionale erano un centinaio di manifestanti!!

Alberto Briatore- Ma i politici che sono in maggioranza  nel consiglio regionale e oggi erano presenti, non farebbero meglio a dimettersi e far cadere la giunta. Chiedo per alcune decine di migliaia di liguri del comprensorio albenganese.

Roberto Cavigioli – Mettiamoci sulla via Aurelia sabato prossimo e fermiamo la corsa vedrete che il Tgr di Toti si sveglia.

Luigi Giordano (vice sindaco di Ceriale) – Un Fiume,forse due, di cittadini per marciare a favore dell’apertura del pronto soccorso di Albenga… grazie a tutti.

Marco Melgrati (sindaco di Alassio ha postato una foto con la folla di manifestanti) – La piazza di Albenga per la protesta contro la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Albenga e la chiusura del PPI…

Paolo Tavaroli a Daniele Paccini -…..Non così tanti, malgrado la faraonica campagna. Ma non è questo il punto. Così come alcuni dicono: non serve. Ma le cose importanti non servono. Dobbiamo ritrovare anche una idealità. Ad Albenga è sempre stato notevole il tessuto civile: associazionismo, oratori, capacità inclusiva ecc. ma negli ultimi decenni si era un po’ sfilacciato sotto i colpi di una ideologia individualista esasperata. Aldilà dei risultati, forse anche per la pandemia, si sta riaffacciando il NOI. Io ho visto un risveglio della società civile impressionante e sarà difficile ignorarlo, ma è già bello e importante di per sé, specie in una città via che deve far fronte da par suo a tante nuove sfide (ad es. continui flussi migratori).

Paccini a  Tavaroli – Posso dirti che anche la Valbormida è così. Ma, facendo i conti della serva, alla fine sono i risultati elettorali a fare la differenza. E a me, pur con tutta la condivisione per queste manifestazioni, fa un po’ incazzare il fatto che ora si scenda in piazza a gridare al Toti cattivo quando, sapendo benissimo la sua idea di sanità, è stato rieletto a larga maggioranza. Il NOI va benissimo e per fortuna sta ritornando. Forse, però, bisognerebbe ricordarlo di più nelle cabine elettorali. Ovvero, informarsi e scegliere coscientemente e non ideologicamente. È chiedere troppo, vero? Ma è l’unica cosa che faccia davvero la differenza. Altrimenti queste manifestazioni rimangono solo un bel momento e niente di più.

Tavaroli a Paccini – Guarda lui voti credo che ne prenderà pochi qui, ma noi non possiamo avercela solo con lui. Del resto l’oratore principale ha iniziato il discorso precisando che “sarebbe bello che la sinistra (Burlando e compagnia) chiedesse scusa per aver chiuso reparti di un ospedale modello e moderno appena aperto con i macchinari più avanzati ancora da sballare” e che “la destra chiedesse scusa per aver chiuso altri reparti e il PS”. Era una manifestazione apartitica. E tieni conto che l’Ospedale di Albenga, erede dello storico Santa Maria di Misericordia (perchè c’è sempre stata l’ospedale), è stato realizzato coi soldi dei lasciti testamentari dei cittadini ingauni: quindi c’è una situazione del tutto particolare.

Laigueglia studio dentistico Manca – Cari pazienti, domani pomeriggio non saremo operative in Studio. In un certo senso però il nostro servizio non mancherà. Sarà per tutti, non solo per i nostri pazienti, per noi stesse, per le nostre famiglie, per i nostri figli. Saremo in piazza per partecipare alla marcia per il Pronto Soccorso dell’ospedale di Albenga, Santa Maria di Misericordia. Ci vediamo alle 17.30, davanti alla Croce Bianca.

Dario Zunino – TANTI.. MA SAPETE PERCHÉ POTEVAMO ESSERE MOLTI DI PIÙ?  Un venerdì di marzo alle 17.30 non potevano esser presenti e rappresentati quelli che fan saltare ogni logica di calcolo che viene applicata – parlo dei foresti, turisti o seconde case, che quadruplicano  il bacino d’utenza, gli stessi che con la loro presenza (e per fortuna che ci sono… finché continueranno a sceglierci!) intasano le strade, mandando in tilt le medie di percorrenza. Medie di percorrenza già pesantemente inficiate da lavori infiniti di una viabilità al collasso. Non da oggi, sovente anche solo 20 km nella Liguria di Ponente  assumono i connotati mitologici della Salerno Reggio Calabria: se si blocca l’autostrada, collassa anche l’Aurelia. Fine delle alternative viarie.  Non vogliamo l’ospedale sotto casa: già ce l’avevamo, si vede sullo sfondo. È stato venduto, assieme a numerosi altri beni,  per realizzarne uno nuovo, EPICENTRICO AL TERRITORIO CHE DEVE SERVIRE, moderno, funzionale  ed il cui progetto prevedeva già la possibilità del raddoppio delle dimensioni.

E QUANDO IL CAPOGRUPPO  REGIONALE DI ‘CAMBIAMO’ ANGELO VACCAREZZA

suonava in un’altra orchestra….https://www.uominiliberi.eu/albenga-2012-vaccarezza/

GIACOMO MASSONE – 8 APRILE 2021 … LUGANI NOMINATO COORDINATORE CITTADINO DI CAMBIAMO …… come il presidente di regione come il presidente di provincia anche un semplice coordinatore cittadino si nega alla città’ non rilasciando manco mezzo commento a riguardo della situazione sanitaria voluta dal suo partito e manco mezza dichiarazione sulla epocale manifestazione dell’11 marzo …… l’unica cosa che son riuscito a leggere di Lugani è un vecchio articolo dove si lamentava ( giustamente ) della situazione dell’ufficio protocollo …….. mi chiedo come possa parlare di fili e non parlare di pronto soccorso e di vite da salvare ….. Toti, Vaccarezza e Lugani ….. per il ponente costiero e’ questa la scaletta e se ci fate caso come matrioske sono tutti uguali con gli stessi comportamenti e atteggiamenti .. dal più’ grande o grosso al più piccolo con in comune l’idea di un’Albenga misera in ginocchio a chiedere l’elemosina a provincia e regione o ai potenti di turno di cambiamo …… caro Lugani se i giovani che dovevano migliorare Albenga sono come te e’ ben spiegata la situazione del belino che viviamo oggi …… continua a stare nella tana che e’ la cosa che ti riesce meglio.

G.B. Cepollina (presidente del Consiglio comunale di Loano e milite Croce Rossa) – Però, per onestà intellettuale, bisogna ricordare che la riapertura del pronto soccorso era legata alla gestione privata dell’ospedale di Albenga. Ed ad Albenga protestavate contro i “privati”… rivista quella decisione e rimanendo pubblica la gestione dell’ospedale si devono attuare le linee guida in materia.

Massone a Cepollina – La Liguria è una regione che ha le zone costiere e turistiche e dietro ha zone montane … ci sono parametri diversi per situazioni particolari e credo che Albenga possa e debba rientrarci …. turismo parliamo di Alassio, Laigueglia. Andora, Albenga, Ceriale etc..etc.. zone montane tutto l’entroterra fino ad arrivare a zone anche fuori liguria come Alto e Caprauna …. vediamo cosa fanno a Rimini, a Riccione o in tutte le zone turistiche … guardiamo poi cosa fanno nelle zone montane e se i parametri sono gli stessi ….siccome credo di no allora vogliamo che ci vengano riconosciute le problematiche citate sopra …. poi siccome Toti ha parlato di ppi che non esiste penso intenda andare in deroga e allora ci chiediamo: 1 che piano è e basato su cosa se siamo già alle modifiche in deroga; 2 allora deroga per deroga troviamo una soluzione che possa accontentare tutti …non ci sembra chiedere tanto …. sul discorso privati chi ci ripaga dei 5 anni passati in un limbo né pubblico, né privato ? e’ questa la ricompensa per aver dovuto subire le scelte scellerate di Toti ?

FIEUI DI CARUGGI – Caro nostro Megagovernatore lei dice testualmente che la rivendicazione del diritto a salvaguardare la nostra salute e la nostra vita “E’ UNA STRUMENTALIZZAZIONE INACCETTABILE E DISINFORMAZIONE CHE FANNO LE ISTITUZIONI E LE FORZE POLITICHE NEI CONFRONTI DEI CITTADINI”. Così dicendo offende gravemente S.E. Monsignor Guglielmo Borghetti, Vescovo della Diocesi Albenga Imperia che si è schierato senza esitazioni in maniera chiarissima dalla parte dei cittadini manifestanti contro l’atteggiamento preconcetto della Regione. A questo punto caro Megagovernatore ci dica finalmente: IL VESCOVO è UNO STRUMENTALIZZATORE oppure UNO STRUMENTALIZZATO? E poi si vergogni.

Prospero Roveraro – Vedi Gino, ormai sto diventando vecchio ma posso dire che una manifestazione del genere non si era mai vista in Albenga. La gente, anzi la popolazione si è stretta intorno al proprio ospedale. Ma sopratutto ha capito le parole del suo vescovo che otre essere un sacerdote è un uomo di popolo. Per la prima volta in vita mia, ho visto un vescovo tra la gente e per la gente, per il suo popolo, non ha esitato ad unirsi a loro per una causa giusta e necessaria.

Silvia La Scala – Ha talmente la pancia piena che non riesce né a vedere, né a capire che non è un questione di Albenga, ma riguarda un vasto comprensorio con strade poche e difficili… Bisogna caricarlo ad Alto su un’ambulanza (che arrivi da Albenga) e poi portarlo a Santa Corona… Ma dubito che anche questo lo aiuti a capire…”

Alessandro Salati –  Nella manifestazione il Sindaco di Alto Renato Sicca ha spiegato che per loro è essenziale il pronto Soccorso di Albenga. Lo ha sperimentato in passato personalmente. Lo stesso vale per Caprauna. Sarebbe doveroso allora coinvolgere la regione Piemonte per una sinergia di lotta! Se non lo apre la Liguria ci aiuti il Piemonte! Vedasi anche per Cairo Montenotte! Collaborazione per migliorare il servizio a chi resta in zone disagiate!

DA IL SECOLO XIX DEL 12 MARZO 2021-

Tomatis: «Un buon politico ascolta il grido di una folla»
Ardoino, Croce Bianca: «Chi parla di 12 chilometri, non sa»
In settemila sfilano nelle vie di Albenga «Vogliamo il Pronto soccorso»
Luca Rebagliati / Albenga- Quando la prima ambulanza è arrivata davanti ai cancelli dell’ospedale, la coda del corteo stava appena lasciando piazza del Popolo. È un fiume di gente quello che si è riversato per le strade di Albenga per chiedere il potenziamento dell’ospedale e la riapertura del pronto soccorso. «Di fronte a questa presenza così massiccia e importante, chi deve prendere le decisioni sulla sanità non potrà non starci a sentire», ha detto il sindaco Riccardo Tomatis chiudendo la manifestazione tra le sirene delle ambulanze di decine di pubbliche assistente provenienti da ogni dove. «Non si può morire perché ci si sente male a Stellanello e non si riesce ad arrivare a Pietra – aveva detto in apertura della manifestazione -Il pronto soccorso è una necessità. Dicono che la legge non lo consente più? Le leggi devono andare incontro agli uomini, sono per gli uomini e un buon politico ascolta il grido di una folla».
Dino Ardoino, presidente della Croce Bianca, si è infervorato e quasi commosso nel ricordare gli sforzi dell’intero territorio per costruire l’ospedale, tenerlo in vita e per realizzare una efficace rete di soccorso, a dispetto delle difficoltà. «Chi parla dei 12 chilometri di distanza tra Albenga e Pietra è perché quei 12 chilometri non ha mai provato a percorrerli in un qualsiasi giorno dell’anno, con le nostre strade e autostrade: 12 chilometri in Liguria non sono come 12 chilometri in un’altra Regione», ha tuonato Ardoino con evidente riferimento al presidente Giovanni Toti, mentre Gino Rapa ha scelto l’ironia.«Mi è squillato il telefono: era un numero di Dubai, ma non ho potuto rispondere perché sono bannato», ha detto in riferimento alla trasferta asiatica del presidente e alla vicenda dei post bloccati dal profilo della Regione.
«Se capita di essere colpiti da infarto, cosa che a me è successa, il tempo necessario per arrivare al Santa Corona rischia di essere fatale», ha aggiunto il sindaco di Alto, Renato Sicca, riportando il discorso sul tema delle distanze. Insomma, un coro unanime quello dei circa 7000 presenti, tra cui più di una ventina di sindaci, i rappresentanti dei comitati della Valbormida e per la riapertura del punto nascite di Pietra, esponenti politici di ogni parte politica, e ancora tutto il mondo dell’associazionismo, la comunità islamica e soprattutto tanti cittadini che ben prima dell’inizio affollavano già anche le vie laterali. «Sono qui tra voi perché questa non è la manifestazione di una parte, di un partito o di qualcuno, ma è la manifestazione di tutti, e oggi tutti parliamo ad una sola voce» ha sottolineato il vescovo Guglielmo Borghetti. E chissà se quella voce sarà ascoltata dalle parti di via Fieschi.
LA FOTO NEL POSTO DEL SINDACO DI ALASSIO MARCO MELGRATI

L.Corrado

L.Corrado

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