Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alassio, Albenga e il Pronto Soccorso. Una storia vera ma che sembra inverosimile. Donna colta da malore al mare attende l’ambulanza di Arnasco


Nei comunicati della Regione Liguria, a proposito delle proteste e mobilitazione per il pronto soccorso dell’ospedale di Albenga si parla di “densità e ricchezza di punti erogativi che, considerata la popolazione residente, trova ben pochi eguali sull’intento territorio nazionale”. E si dimentica la ‘popolazione turistica’, quella dei bagnanti e delle seconde case, dei fine settimana super affollati. Le ore e ore di attesa al Pronto Soccorso del S. Corona spesso ‘intasato’.

Gino Rapa scrive: “Sono stato bloccato dalla pagina Regione Liguria per avere pubblicato post a sostegno dell’Ospedale di Albenga. Non posso più pubblicare, commentare e vedere la pagina. Certi personaggi hanno una concezione della democrazia molto egocentrica”.

GINO RAPA – Una donna di Alassio ha accusato un malore dopo una brutta congestione. Il marito ha chiamato il 118 e dopo 40 minuti, visto che non si vedeva nessuno, ha richiamato per sollecitare e chiedere spiegazioni agli operatori della centrale emergenza. L’ambulanza è arrivata, ma soltanto dopo 55 minuti addirittura da Arnasco. Due volontari, gentilissimi, si sono prodigati per soccorrere la donna ed hanno spiegato al marito che la sede della pubblica assistenza alassina era scoperta. L’ambulanza è partita con a bordo la donna arrivando, dopo un viaggio sull’Aurelia durato oltre 40 minuti, al pronto soccorso di Pietra Ligure. Ma l’odissea era tutt’altro che finita perché la donna ha dovuto attendere almeno un’ora prima di essere visitata dai medici perché,ovviamente, a Ponente esiste solo un pronto soccorso per un bacino territoriale molto ampio”.

Marina Bissarello- Quello che non si sa è che ti portano al Pronto soccorso di Pietra e poi ti ricoverano ad Albenga, provato sulla nostra pelle donna di 96 anni sabato sera portata in ambulanza a Pietra con febbre a 39 alle ore 22, diagnosticato infezione al pancreas e alle 03 di notte di domenica la riportavano all’ospedale di Albenga per il ricovero vi sembra logico… Non ho più parole.

Andrea Barbieri-  Lo so bene …. incidente con tibia e perone (scomposte), ala iliaca spezzati… scoppio del ceco con taglio addominale di almeno  25-30 cm fino ad esporre organi interni(fegato e quant’altro). Ancora cosciente ho chiamato l’unica persona che avevo in mente (mio padre).I soccorsi li chiama qualcun’altro…Ero a Case Rosse vicino a Pieve di Teco, automedica e mio padre arrivano pressoché insieme. VOLEVANO FARMI PRENDERE DALL’ ELISOCCORSO!!!….ma ci pensate quanto tempo sarebbe passato!!!,io nel mentre sono entrato in Stato di incoscenza ed il battito era quasi assente…per fortuna sotto suggerimento di mio padre li viene in mente di portarmi ad Imperia. A quel punto cercano di stabilizzarmi e qui arriva il bello….non potevano operarmi del “tutto” perché non c’era ortopedia, quindi via di corsa in ambulanza per andare a pietra dove finalmente mi hanno operato e salvato la vita. Morale….. è uno schifo!!!! Come è possibile che Albenga non abbia ancora un ospedale in tutti questi anni….se lo sono fatti per poi metterci gli studi privati?…. Vergogna…

Nota stampa Lista Toti Liguria sulle polemiche relative all’ospedale di Albenga- lunedì 7 marzo 2022- “Riteniamo che alla base della democrazia ci siano i diritti sanciti dalla Costituzione che, ovviamente, comprendono la libertà di opinione. Chiunque ha il diritto di manifestare il proprio pensiero, se esposto senza ledere il rispetto altrui, ma nessuno può arrogarsi il diritto di mentire con il solo scopo di abbandonarsi a una mera propaganda politica, senza senso e senza rispetto dei cittadini”, fanno sapere in una nota i consiglieri regionali della Lista Toti Liguria.

“Il clima che qualcuno sta creando ad arte nel ponente savonese, a proposito del pronto soccorso di Albenga, è totalmente ingiustificabile e dannoso. – proseguono i consiglieri regionali arancioni – Sostenere che senza pronto soccorso sotto casa si muore non è solo inaccettabile, ma è anche fuorviante rispetto alla realtà dei fatti. Il pronto soccorso ad Albenga manca ormai da dieci anni, da quando la precedente Giunta regionale di centrosinistra lo chiuse, senza chiedere il permesso a nessuno. E, al di là, di questa puntualizzazione è fondamentale ripetere che questa porzione di regione ha già un pronto soccorso, che è quello dell’ospedale Santa Corona e che si trova a 12 chilometri da Albenga e che non verrà assolutamente depotenziato ma, anzi, arricchito di nuovi servizi indispensabili per il cittadino, come lo stesso presidente Giovanni Toti ha già a più riprese ripetuto”.

“Esistono dei parametri e esistono delle regole da rispettare; – conclude il gruppo consiliare della Lista Toti Liguria – non si può pensare di avere qualunque servizio sanitario sotto casa e chi sostiene il contrario lo fa solo per appartenenza politica e per continuare a fare un’opposizione rigida e inutile, anche su temi che invece dovrebbero vederci tutti partecipi e impegnati dalla parte del nostro territorio. La pandemia è quasi alle spalle, ma occorre capire che non si possono fare passi avanti concreti se ci sarà sempre chi è pronto a speculare sulla pelle dei cittadini per uno squallido interesse politico e personale”.

7 marzo 2022 – SANITÀ: REGIONE LIGURIA, COORDINATORE STEM PROFITI, “PROGRAMMAZIONE REGIONALE NELL’AREA INGAUNA COPRE TOTALITÀ FABBISOGNO SANITARIO E SOCIOSANITARIO”

Il dr. Giuseppe Profiti

GENOVA. “Da un punto di vista squisitamente tecnico le polemiche di questi giorni sull’ospedale di Albenga destano più di una perplessità. Riesce difficile infatti trovare le ragioni oggettive per lamentarsi di una programmazione regionale che proprio con riguardo all’area ingauna copre pressoché la totalità del fabbisogno sanitario e sociosanitario”. Così Giuseppe Profiti, coordinatore della Struttura di Missione di supporto per il sistema sanitario e sociosanitario ligure, in merito alle proteste sulla mancanza del Pronto soccorso all’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga.
“In un perimetro di neanche 15 chilometri – spiega Profiti – i cittadini del ponente savonese disporranno di una risposta all’emergenza articolata su un Dea quale hub centrale e su un network collegato di punti di primo intervento ad Alassio, Albenga e Pietra Ligure e sugli ulteriori attivabili nel finalese. Sull’iperspecialistica inoltre – prosegue – l’intero comprensorio beneficerà della creazione a Pietra ligure dell’hub clinico e scientifico sulla riabilitazione addirittura con una componente distaccata dell’Irccs del Policlinico San Martino. Poi, per quanto riguarda l’elezione con riferimento alle patologie prevalenti della popolazione ligure, proprio ad Albenga è previsto l’inserimento del polo privato per la protesica ortopedica e l’oculistica oltre al polo di ponente del Galliera per l’urologia. Il tutto in aggiunta al potenziamento e al ridisegno della rete territoriale – conclude il coordinatore della Stem – con l’ospedale di comunità di Albenga e le Case di Comunità di Albenga, Pietra e Finale: si tratta di una densità e ricchezza di punti erogativi che, considerata la popolazione residente, trova ben pochi eguali sull’intento territorio nazionale”

DA Fieui di Caruggi– La Provincia di Bolzano ha 7 Ospedali con 7 Pronto Soccorso. Il numero degli abitanti è quasi il doppio della Provincia di Savona. Fatte le proporzioni in provincia di Savona dovrebbero esserci 4 Ospedali con 4 Pronto Soccorso. E’ vero che Bolzano è una Provincia Autonoma, ma il nostro territorio rientra in casi speciali per la viabilità, l’orografia, il numero di turisti e di seconde case, le zone montane. E perciò chi in Liguria si occupa di Sanità ha non solo la possibilità, ma il DOVERE di agire in deroga alle disposizioni a tutela della vita e della salute dei cittadini che rappresenta. Non raccontateci più storielle, cari politicanti. Per quello che vi interessa trovate sempre il modo e i mezzi!

 


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