Riprendo le considerazioni avanzate da Mario Del Curto e Mario Forni al mio articolo sulle ricadute del Terzo Valico. Certamente la velocizzazione degli spostamenti resi possibili dal Terzo Valico non si limita alle relazioni tra Milano, Torino e Genova. A monte del capoluogo lombardo ci sono altri centri pedemontani, come Bergamo, Como e Varese. E c’è il Canton Ticino e la Svizzera.
di Massimo Ferrari
Le città di questa ampia area hanno sempre gravitato sul mar Ligure, sia per lo scambio di merci attraverso i porti di Genova e Savona, sia per il flusso di turisti diretto alle molte località balneari comprese tra Ventimiglia e La Spezia. Questo – ancor più dell’Adriatico – è il mare più vicino al Piemonte, alla Lombardia, ma anche alla Svizzera.
Ora le relazioni ferroviarie possono diventare più attrattive. Oltre confine, infatti, sono state
attivate i grandi trafori di base del Lotschberg, del Gottardo e del Ceneri, che hanno ridotto
i tempi di viaggio da Zurigo a Milano a poco più di tre ore, Quando sarà aperto il Terzo Valico
si potrà viaggiare tra le città elvetiche e la Riviera Ligure in meno di cinque ore. Ben
vengano dunque treni diretti che evitino il cambio a Milano Centrale.
Il valico secondario di Luino potrà inserirsi in questo scenario? Sicuramente per le merci,
per le quali l’attuale binario è già stato specializzato. Più difficile per quanto riguarda i
passeggeri, anche se nulla vieterebbe di pensare, almeno in estate, una coppia di treni
diretti Bellinzona-Luino-Sesto Calende-Novara-Alessandria-Genova (o direttamente per
Savona, non dimentichiamo che esiste la linea via Acqui Terme). Sarebbe un itinerario
non particolarmente veloce, ma avrebbe il merito di evitare il nodo già saturo di Milano e
di avvicinare altre località interne al mare.
Qualcuno dubita che il Terzo Valico, da solo, consentirebbe di ridurre ad un’ora esatta i
tempi di percorrenza tra Milano e Genova. Secondo RFI, tuttavia, il risultato sarebbe conseguibile
anche senza attendere il quadruplicamento di binari tra Rogoredo e Pavia, come pure tra
Voghera e Tortona. Resta, in ogni caso, importante valutare la possibilità di relazioni dirette
su Savona, attraverso il bypass verso Voltri, che consentirebbero di risparmiare una buona
mezz’ora da Milano alla Riviera di Ponente, mitigando, almeno in parte, l’effetto negativo
dell’allontanamento di alcune stazioni dai centri urbani. Se vogliamo che turisti e pendolari
preferiscano il treno all’automobile, è necessario rendere i tempi di viaggio per ferrovia più
veloci e, quindi, attrattivi.
Massimo Ferrari
Mario Del Curto – Come da prassi, hai prodotto un’ottima disamina. Se i tempi di percorrenza Lombardia-Liguria diminuiranno, si potrebbe pensare di allungare il Zurigo-Genova verso Ponente o Levante, a dipendenza di dove vi è una maggiore utenza. Sulla rivalutazione del Valico di Luino al traffico passeggeri, si potrebbe aprire un dibattito; mi riferisco al traffico locale, a quello transfrontaliero e a quello internazionale. Cordialmente.
Mario Forni (vedi altro articolo del blog di questa settimana)