Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Borghetto-Predosa, il ‘Comitato’ a Scajola e Berlangieri: Avete letto la relazione prof. Husler e i ‘no’ di 8 Comuni? Quel ponte di 86 m. sul Pora. Pasquale: la Fondazione De Mari paga il progetto. Il presidente Olivieri: Opera utile alla mobilità


Il 19 gennaio sul Secolo XIX è apparso un articolo riguardante un nuovo percorso che da Albenga punti direttamente su Calizzano, accompagnato da alcuni dati tecnici abbastanza precisi (45 Km. in galleria – 5Km. su viadotto – 14Km.su rilevato – 5 miliardi di spesa), appoggiato decisamente dal Sindaco di Calizzano Pierangelo Olivieri.

di Gabriello Castellazzi*

Quindi un tracciato decisamente diverso da quello proposto anni fa a tutti i Comuni dell’entroterra Finalese. Progetto sul quale il Prof. Husler aveva fatto una analisi molto precisa e sul quale i Sindaci del Finalese avevano espresso un parere contrario, sentiti i Consigli Comunali.
Il Presidente della Fondazione De Mari Dott. Luciano Pasquale oggi si dichiara pronto a finanziare un nuovo progetto di grandi dimensioni.
Ci si chiede:
Cosa dice la Regione Liguria circa le procedure di affidamento di tale progetto?
Quale era il progetto “Passaggio a Nord-Ovest” sul quale si discusse il 26 luglio scorso in Provincia di Savona, oggi richiamato nell’articolo?
Esiste davvero un progetto di massima che riguardi i nuovi trafori e viadotti che da Albenga dovrebbero far raggiungere direttamente Calizzano e che giustifichi i dati sopra citati? Quali altri Comuni dell’Albenganese sono interessati? Sono stati informati? Allego la lettera del Comitato “Difendiamo le Nostre Valli”.
Bretella autostradale Borghetto S. Spirito -Predosa – Si registra la dura reazione del  Comitato “Difendiamo le Nostre Valli-No alla Bretella Borghetto-Carcare-Predosa”, dopo le recenti prese di posizione di Marco Scajola – Assessore Regionale  – e Angelo Berlangieri, Presidente dell”Unione Industriali di Savona‘, che insistono per la realizzazione della  “bretella”.

Il Comitato, costituito da più di mille cittadini, e che ha seguito dal 2012 gli sviluppi di questo devastante progetto (33 km. di gallerie e 15 km. di viadotti che dovrebbero attraversare le fragili valli nei territori di otto Comuni a monte della costa), ha reso pubblica una lettera inviata poche settimane fa ai Sindaci interessati e al “Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.

Nelle dichiarazioni si prende innanzi tutto in considerazione quanto avvenuto il 26 luglio scorso presso la Provincia di Savona, nell’ambito del convegno dal titolo “Passaggio a Nord-Ovest” che aveva per oggetto l’esame del discusso progetto “bretella”.

I responsabili del Comitato avevano seguito con  attenzione tutti gli autorevoli interventi (Presidenti di Regione, Provincia, esperti di trasporti e rappresentanti del mondo industriale savonese) a partire da quello del tecnico progettista. A conclusione dell’incontro è rimasta la sensazione che, nonostante le dichiarazioni dei partecipanti favorevoli ad uno sviluppo turistico rispettoso dell’ambiente, questo aspetto sia rimasto marginale.

A questo punto il Comitato vuole ricordare come nei dieci anni passati abbia lavorato per  diffondere tutte le possibili informazioni relative alla programmata infrastruttura (consultabili sul sito internet dell’associazione) compresa la consulenza di un esperto del  settore.

Paventare oggi un rischio di paralisi, solo perché negli ultimi decenni non si è ammodernata la rete autostradale e soprattutto ferroviaria della Liguria, non giustifica  devastanti interventi che stravolgerebbero per sempre l’aspetto paesaggistico e geomorfologico di valli già da tempo in situazione di grave dissesto idrogeologico” (gli ultimi disastri a Rialto nel 2019 lo dimostrano).

Il Comitato ha deciso quindi di sollecitare nuovamente i Sindaci degli otto Comuni del territorio Finalese affinchè ribadiscano la presa di posizione fermamente contraria già espressa negli anni scorsi, con pareri unanimi, nei rispettivi Consigli Comunali, dalle forze politiche di tutti gli schieramenti (le singole Delibere sono consultabili sul sito dell’associazione).

I Verdi savonesi ribadiscono quanto già detto in passato circa la crisi del  sistema trasporti nel ponente, elencano gli investimenti necessari (garantiti dai fondi europei PNRR) capaci di  riequilibrare una situazione  avviata decisamente al collasso:  raddoppi ferroviari Genova-Ventimiglia (in sede con tutti i sottopassi e sovrappassi necessari per eliminare i pericolosi passaggi a livello), la Savona-Altare, la nuova linea da Altare a Ceva,  il ripristino della linea Savona-Alessandria, il completamento dell’Aurelia-bis, il potenziamenti della S.S. 334 del Sassello e della 490 del Melogno.

La “cura del ferro” è una priorità assoluta, auspicata da tutti coloro che lavorano per il rispetto del “Trattato di Parigi” nel contrasto ai cambiamenti climatici. Inoltre, progetti così invasivi non possono essere “calati dall’alto” con provvedimenti burocratici, ma devono fin dall’inizio rispettare precise procedure democratiche, senza le quali le opere non potranno comunque essere realizzate (dibattito pubblico, ecc.).

All’uscita del primo e unico progetto, consegnato alle Amministrazioni Comunali interessate all’opera, dopo una attenta analisi tecnica (geologica ed economico finanziaria), è stato redatto uno studio specifico che dimostra l’inutilità e i danni di questa “bretella”:

Il prof. Willi Hüsler,  ingegnere civile, specializzato in pianificazione ed organizzazione dei trasporti, docente presso l’università di Sassari

Il Prof. Willi Hüsler (Docente universitario e noto esperto di trasporti internazionali) ha dimostrato in una articolata relazione (sempre consultabile nel sito) come tale opera non possa in alcun modo risolvere i problemi della viabilità del ponente ligure e ha analizzato la pericolosità oggettiva di singoli tratti:  a Rialto il viadotto di 450 metri dovrebbe attraversare il Rio Pora ad una altezza di 86 metri  con un impatto acustico, estetico, di gas di scarico e polveri inaccettabile per i residenti e per un turismo orientato alla tranquillità e alla qualità ambientale.

Per essere ancora più precisi, il progetto della “bretella” si sviluppa su un percorso di 47,9 km. (33 km. di gallerie gemelle, ovvero  66 km. di gallerie a due corsie da costruire) un’ opera che raggiunge e supera quelle alpini, con investimenti e costi di servizio e di manutenzione enormi.  La somma della lunghezza complessiva delle gallerie supera più di cinque volte la galleria a due corsie del traforo del  Monte Bianco con i suoi 11.3 km. .

Stiamo parlando, dunque, di un’opera di dimensioni gigantesche del costo di circa  4 miliardi di euro per risparmiare, a calcoli fatti, solo 13.4 km di strada. A questo punto ci sono tutti i motivi per dire un chiaro “no” alla “bretella” visto il grave danno che tale opera arrecherebbe al settore economico-sociale, a quello agricolo-forestale e alla salute pubblica, unitamente a un impoverimento dell’offerta turistica.

Per questo il Comitato “Difendiamo le Nostre Valli” chiede giustamente ai Sindaci  dei Comuni di Rialto, Pietra Ligure, Giustenice, Tovo San Giacomo, Magliolo, Calice Ligure, Orco Feglino e Finale Ligure, di ribadire quanto già espresso democraticamente nei rispettivi Consigli Comunali.

*Gabriello Castellazzi

(Europa Verde- Verdi della provincia di Savona)

—————————–

DALLA REDAZIONE DI TRUCIOLI.IT: ULTIMI SVILUPPI

ARTICOLO DEL SECOLO XIX DI MERCOLEDI 19 GENNAIO 2022

Nella pianificazione urbanistica previsto il progetto di cui si parla da decenni

La bretella Carcare-Predosa entra nel piano della Regione
Luciano Pasquale: La Fondazione De Mari è pronta a pagare il progetto
Giovanni Vaccaro / SAVONA – Approvato il Piano Territoriale Regionale, si apre un ulteriore spiraglio per vedere un giorno realizzati interventi preziosi come la futura bretella autostradale Albenga (o Borghetto)-Carcare-Pedrosa. Nel testo del documento varato dalla Commissione Territorio ed Ambiente della Regione, che verrà portato in Consiglio regionale entro la fine di gennaio, sono stati inseriti diversi progetti che finora ne erano esclusi.
Di fatto l’inserimento delle nuove infrastrutture permetterà di abbreviare l’iter una volta che il percorso per la loro realizzazione entrerà nel vivo.
«Il Piano Territoriale – commenta l’assessore regionale all’Urbanistica, Marco Scajola – è uno strumento di pianificazione atteso dal 1997. È un progetto importante, il cui iter è iniziato nella precedente legislatura, che nasce da un confronto diretto con il territorio». All’interno del Piano è previsto un quadro delle infrastrutture, che sarà il riferimento della pianificazione su scala regionale, che comprende anche la Gronda di Ponente, Gronda di Levante, la statale 28 Armo-Cantarana, l’Aurelia Bis (nell’Imperiese e nello Spezzino).
La bretella autostradale Albenga-Carcare-Predosa, ora ribattezzata “Passaggio a Nord-Ovest”, permetterebbe di deviare il traffico turistico dal nodo genovese della A10, alleggerendo il traffico nel tratto tra Savona e Genova. Enti locali, associazioni di categoria del turismo e imprese del Savonese e dell’Alessandrino la invocano da almeno trent’anni. I primi perché vorrebbero un’alternativa viaria che cancelli l’immagine delle code perenni e attiri i turisti in Riviera, le aziende e l’Unione industriali perché i collegamenti deficitari sono una spada di Damocle che fa aumentare i costi e rende i traffici poco competitivi rispetto ad altre regioni. Da anni la chiede anche la Fita-Cna, che rappresenta le aziende dell’autotrasporto, penalizzate dal fatto di avere i camion fermi in coda sull’autostrada, quindi meno produttivi. Senza contare lo stress per gli autisti che non riescono a rispettare i tempi di guida e di consegna, salvo fare meno viaggi.
Il problema è che finora si è ragionato su ipotesi. Anche se fosse costruita a tempo di record, cosa che in Italia raramente accade, non sarebbe pronta prima del 2026. Luciano Pasquale, presidente della Fondazione De Mari, è già pronto a pagare il progetto. Però poi bisognerà trovare circa cinque miliardi di euro per i lavori. Il percorso sarà realizzato in galleria per 45 chilometri (69% del totale), per 5 km su viadotto (13%) e per 14 km su rilevato (18%). «Con un chilometraggio contenuto -spiega il presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri che è anche sindaco di Calizzano in Alta VAlle Bormida- rappresenterà un potenziamento indispensabile alla mobilità per i commerci, le esigenze di vita, gli spostamenti di salute e per un comparto come i servizi turistici, logistici, portuali».
LA LETTERA Comitato “Difendiamo le Nostre Valli”

Avatar

Trucioli

Torna in alto