Il nuovo ‘Consiglio della Camera di Commercio’, designato con decreto dal presidente della regione Toti, si troverà il bilancio 2022 già ‘confezionato’ ed approvato dal Consiglio uscente del presidente Lupi. Che, a sua volta, i bene informati danno per ‘riconfermato’. La votazione è segreta. Si aggiunga che gli imprenditori (tra i consiglieri) sono stati perlopiù soppiantati dai dirigenti (direttori e funzionari) delle varie associazioni di categotria.
Se la politica, in generale, pare proprio non cambia pelle e si rinnova ogni morte di papa, alla Camera di Commercio resistono le vecchie logiche in barba al rinnovamento, alle esigenze che il ruolo dell’ente imporrebbe di mettere in pratica nell’interesse comune e del settore economico.
Trucioli.it riporta, per chi è interessato a conoscere e sapere, il testo integrale del provvedimento firmato dal presidente della Regione Toti e che riguarda appunto la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura Riviere di Liguria Imperia, la Spezia, Savona (Camera di Commercio nomine)
Riproponiamo ai lettori anche l’articolo pubblicato dal Secolo XIX Imperia, a firma di Milena Arnaldi, dal titolo “Approvato il bilancio preventivo con una disavanzo di 3,3 milioni che pareggia gli esercizi precedenti. Il 14 dicembre si insedierà il nuovo Consiglio….”.
Tra i 25 componenti delle tre province molti nomi conosciuti, noti. La palma dei più giovani spetta a Olmo Romeo (1979), e Sabrina Canese (1973). La palma dei veterani: Enrico Lupi (1946), Gianfranco Bianchi (1946), Gian Luigi Taboga (1939),Vincenzo Bertino (1938).
La Cia settore agricoltura è rappresentata dal suo direttore storico Osvaldo Geddo (Albenga, classe 1962) apparentato con i colleghi di Levante e Imperia, l’Upa Agricoltori Spezia e Imperia, Confagricoltura savona. Il settore Industria da Paolo Faconti (Luni, 1961) e Barbara Amerio (Sanremo, 1967). La piccola impresa (anche in questo caso apparentate) da Angelo Berlangieri (Siena, 1960, già assessore a Finale Ligure, assessore regionale con la giunta Burlando, infine presidente dimissionario dell’Upa, Unione provinciale albergatori provincia di Savona aderenti a Confindustria) . Per l’Artiginato (Paola Freccero, Torino 1962; Davide Mazzola, La Spezia 1962; Donata Vivaldi, Taggia, 1958. Apparentate Confartigianato Imperia, CNA Imperia, Confartigianato La Spezia, CNA Savona, Confartigianato Savona). Per il Commercio Enrico Lupi (Imperia, 1946; Sabrina Canese, La Spezia 1973; Gianfranco Bianchi, Portovenere 1946; Giancarlo Cerisola, Albisola Superiore 1971). Per la Piccola Impresa (Lorenza Giudice, Savona 1964, apparentate Confesercenti e Confcommercio delle tre province) e Enrico Pennino (Cairo Montenotte 1970) per Confcooperativa Liguria, Legacoop Liguria, Agci Liguria. Settore Turismo sono apparentati Confindutria Imperia e La Spezia, Confesercenti Imperia, la Spezia e Savona, Confcommercio Imperia, la Spezia e Savona, l’Unione Albergatori provincia di Savona. (Lorenza Mengarelli, Imperia 1967; Vincenzo Bertino, Sasle delle Langhe 1938; Marco Benedetti, Imperia 1953). Trasporti e Spedizioni (Alessandro Berta, Savona 1963, direttore dell’Unione Industriali della provincia di Savona che rappresenta ben 9 entità). Credito e Assicurazioni ( Alberto Silvano Piacentini, Crema 1966); Servizi Alle Imprese ( Graziana Gianfranchi, Sarzana 1950; Mariano Cerro, Gorzegno 1955 storico direttore Confartigianato Savona; Olmo Romeo, Alghero 1979). Organizzazioni e Associazioni, camera del Lavoro Cgil delle tre province (Fulvio Fellegara, Sanremo 1975 ). Associazione Tutela Consumatori, Assoutenti Savona (Gian Luigi Taboga, Borghetto S. Spirito). Ordini Professionali. presidenti (Aurelio Boraschi, La Spezia 1965).
Come accennato emergono almeno quattro aspetti significativi e che fanno riflettere del ‘dove siamo arrivati. La figura del presidente che salvio colpi di scena nel segreto dell’urna dovrebbe vedere riconfermato un ‘professionista di cariche pubbliche ed associative’ quali è da anni l’infaticabile Enrico Lupi imperiese. Pare che gli stessi accordi di metodo ‘partitico’ hanno già ‘concordato’ i 6 componenti la giunta esecutiva. Si aggiunga l’evidente ‘bilancio zoppo’ dell’Ente che è sempre più povero di finanziamenti e di pari passo deve stringere la cinghia nel distribuire le erogazioni. Sorprendente il fatto che il ‘vecchio consiglio uscente’ abbia di fatto impegnato già le risorse del 2022. E si sia ricorsi ai residui di bilancio degli anni precedenti. Chi viene eletto ripeterà la sorte delle ‘belle statuine’ ? Eppure siamo di fronte ad un’istituzione che in sostanza ha seguito quasi la sorte delle province. Il governo Renzi voleva abolire, poi si è praticato il ‘sistema Italia’, quello della politica inconcludente e che ci vede addirittura superati, nel rinnovamento, da paesi come il Portogallo per anni fanalino di coda del sistema democratico e dei partiti.
Anzichè avere sicuri punti di riferimento, ad iniziare dall’autorità del presidente, ognuno finisce per badare asl proprio orticello. E’ in questo ‘laccio’ che si procederà alla spartizione dei 6 posti in giunta, 4 sicuramente a Commercio, Industria, Agricoltura e Turismo. E chi sperava che l’avvento del dr. Luciano Pasquale avesse portato una sana riforma di metodi e di sostanza ha finito per ricredersi. Siamo alle solite scelte anacronistiche, prive di una vera visione globale del ruolo dell’ente camerale, con il presidio e l’esasperazione del campanilismo. Non sarà più così con la nuova giunta, con il nuovo (in parte vecchio) consiglio camerale ? Saremo smentiti dall’operato e dai fatti, dai risultati ?
ARTICOLO PUBBLICATO DA IL SECOLO XIX IMPERIA 8 DICEMBRE 2021
con un disavanzo di 3,3 milioni,
che pareggia grazie agli esercizi
precedenti. Il 14 dicembre
si insedierà il nuovo Consiglio
fondi a sostegno delle imprese