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Liguria e Basso Piemonte

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Savona prima in classifica ligure, quinta in Italia: 110 mila (49%) case vuote. Il mancato polo diporto nautico. E tagli a park Ata sotto il Priamar


Dalla pagina facebook dello studioso Sergio Ravera, già dirigente Camera di Commercio, ente porto e publicista. “Addii e saluti alla città”

di Sergio Ravera*

La copertina del libro dell’Istituto Geografico De Agostini commissionato dall’amministrazione provinciale. ‘La provincia di Savona dalla costa all’entroterra’ con la prefazione del presidente Guido Bonino 1989

Resta sempre difficile, ancor oggi,  comprendere come  in  Italia le case sfitte abbiano da  tempo superato  i  7 milioni di unità  – qualcosa come oltre il 22% del dato complessivo nazionale – con maggiore concentrazione nel Sud per effetto dell’emigrazione.  Il Nord, nondimeno, non sta certo indietro se la Valle d’Aosta occupava il primo posto e nel  Trentino Aldo Adige abbondavano le case di villeggiatura.

 Vecchie statistiche, di circa un quinquennio fa, che discendono da un’indagine di “Solo Affitti”.  Quantunque, si ha motivo di credere che il trend sia di  poco mutato nonostante il Covid, riversandosi i lavori su ristrutturazioni dell’esistente. Fatto certo che, in allora, la Liguria si distingueva anch’essa nel settore delle costruzioni, di cui  quota parte importante detenevano le seconde case, laddove risultava vuota un’abitazione su tre. Con una maggiore concentrazione nelle  due province del Ponente, in particolare a Savona, primo posto regionale e quinto nazionale in considerazione delle 110mila case vuote (49% – diconsi quarantanove per cento – del totale).
Non è qui la sede per verificare se siano arrivati più benefici per locatari o per i  locatori. Tanto meno introdurre valutazioni  su contratti agevolati, canoni concordati non altrimenti – nel contempo – auspicando una maggiore attenzione da parte dei  sindaci della nostra provincia rivolta  – non episodicamente  – alla restaurazione e alla successiva valorizzazione dei centri storici. Laddove in effetti – difficile però crederlo –  esista un reale fabbisogno abitativo, quanto una concreta fattiva necessità di aree verdi.
Spazi verdi attorno a grandi palazzi che acquistano in tal guisa ben altra valenza di appetibilità e pecuniaria. Posizioni ambite, attraenti quanto scomode di giorno, disagevoli, malsicure la notte.
Ma c’è – ormai insuperabile nelle priorità – un altro aspetto primario che si evidenzia in centri urbani sorti, nei secoli, da esigenze personali più che da disegni programmatori: il traffico cittadino, da tempo immemorabile pesante croce  per i residenti. Pertanto, togliere qualche centinaio di posti macchina in città non ha senso laddove in centro si costruiscano palazzi e in periferia, ormai senza speranza, non si individuino aree per lo stazionamento di autovetture. Con grave scapito per le attività commerciali e terziarie in genere delle città. Questo l’obiettivo primario di una rinascita che si pone all’amministrazione comunale di Savona in accordo con i comuni costieri finitimi.
In tal senso rimane incomprensibile  lo sfruttamento attuale delle ex aree Italsider, già cuore produttivo ed occupazionale  d’eccellenza di Savona, patrimonio di cui era naturale erede tutta la comunità  per i sacrifici patiti per lunghissimi anni in un contesto ambientale inospitale,  denso di CO2. Pertanto, un unico grande giardino costellato di servizi per residenti di ogni età, per turisti e viaggiatori.
Pensiamo alla gratificante offerta di soggiorno e visita che sul mare Savona avrebbe  assicurato agli ospiti, oggi presenti con le crociere, domani  – laddove il capoluogo ligure decidesse di riconquistarsi il perduto – con un grande polo finalizzato al diporto nautico.
Un errore  – ripeto – incomprensibile cui hanno contribuito tutte le amministrazioni susseguitesi nel tempo, non escluse la precedente nell’approvazione del Crescent 2, e l’attuale appena balbettante diminuendo, già da dicembre, di due terzi i parcheggi Ata sotto il Priamàr. Un grande inatteso saluto alla cittadinanza.
Sergio Ravera*
(pagina facebook 12.11.2021)

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