Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Albenga, Alessandra artista e fotoreporter. La ‘maturità’ e poi Oxoford. 10 anni a New York. Intervistata nel 1996 dall’Almanacco. La discoteca Moghi. Film Commission. Educatrice


Era l’Annuario 96 – almanacco fondato da Romano Strizioli. Fatti e personaggi del comprensorio albenganese. Il 13° anno di pubblicazione e direttore responsabile era il figlio Marco Strizioli. Collaboravano  Barbara Testa, Paola Pastorelli, Silvia Andreetto, fotografie di Tommaso Marinelli.  Fotocomposizione di Daniele Griggio, Tipografia Stalla. Editore I&C. Nella rubrica ‘Profili’ l’articolo-presentazione dell’albenganese Alessandra Bergero.

Alessandra e Raffale Bergero in una foto d’archivio del 2014- Scriveva Ivg.it: La Film Commission Italian Riviera-Alpi del Mare, che dal 1998 promuove la Provincia di Savona come set ideale per il Cinema e la TV sostenuta dalla Fondazione A. De Mari e diretta da Alessandra e Raffaele Bergero, è stata l’unica film commission italiana invitata ad un convegno internazionale sulle Film Commissions a Cannes il 9 ottobre.

Titolo: “Artista e  foto-reporter.  La ‘grande mela’ e poi…l’Italia. Grazie mamma e papà.” Alessandra Bergero dopo la ‘maturità’ ad Albenga a 19 anni decide di andare a News York per studiare design e arte.  Frequenta la scuola d’arte e poi la Oxford  University. Lavora come direttore artistico e produttrice di video documentari. Nell’intervista la domanda:  quali i progetti per il futuro ? “Sto collaborando con la provincia di Savona all’organizzazione di una mostra su  Andy Wahrol che si svolgerà il prossimo anno a Finale ligure. Per riuscire a repetire materiale  sto partendo per l’America”. Altra domanda. Perchè ha deciso di  ritornare in Italia ? ” . Risposta: “Dopo 10 anni  a passati a York York a fare tutto quello che sentivo fosse  fondamentale per formare la mia personalità e la mia cultura desideravo ritornare nel mio paese. E ci sono tornata da turista perchè non lo conosco assolutamente”.

Nel 1995 Alessandra ha lavorato alla discoteca ‘Moghi’ di Cisano sul Neva  e l’esperienza, ricordava l’autrice dell’intervista,  si è rivelata molto interessante.  “Si sono studiate  tutte le sfaccettature di un mondo spesso discusso come quello dei locali da ballo e dei suoi frequentatori”.

ALESSANDRA BERGERO: I SINDACI E IL DECORO –

I complimenti di Alessandra Bergero al sindaco Calizzano Pierangelo Olivieri che è anche presidente della Provincia

Nel settembre 2020: Ci sono Sindaci che amano il proprio paese e lo dimostrano in ogni modo. Uno è a Calizzano. Un piccolo paese in provincia di Savona tenuto con amore. Evidente. Balza subito agli occhi di chi passa anche solo per pochi minuti. Non ci vuole molto. Ma ci vuole un cervello. Bravo al Sindaco di Calizzano…

ALESSANDRA BERGERO 24 APRILE 2020 – I dati dei morti li sappiamo tutti, purtroppo. Questa nuova intervista di Eugenia Nante, che come sempre non è solo “sul pezzo”, ma contribuisce a stimolare riflessioni, mi ha fatto venire in mente un’altra intervista RAI di qualche tempo fa, realizzata a New York, dove un signore descriveva il suo nuovo progetto di ristorazione. Non c’era ancora il Virus, ma questo signore aveva già eliminato del tutto il concetto di sala sostituendolo con una grande cucina super attrezzata, dove si preparavano menù esclusivamente per la consegna a domicilio. Il fatto di non dover pagare affitti salati in zone centrali, gli aveva permesso di investire in bravi chef e ingredienti di qualità. Il successo c’era già stato in tempi senza Corona Virus, anche perchè le innovazioni vengono sempre premiate dal pubblico, ma ora la sua è diventata una catena di ristoranti a domicilio, che offrono vari servizi. ? Dimenticavo: nella puntata di Fuori Tg Tg3 del 29.4 ore 12.25 Rai 3 Tg3 andrà in onda un’intervista che Eugenia ha fatto a un ristoratore di Milano che ha appena aperto un locale come questo, senza sala e solo cucina copiando un format newyorkese, la ghost kitchen.
Eugenia Nante – Grazie Alessandra vedrai che sarà un’idea molto copiata. Tra l’altro eliminando costi di sala e servizio ai tavoli i prezzi sono molto democratici. Quindi non un delivery classico ma un ristorante vero e proprio. Niente app. Si chiama al telefono. Ci si fanno spiegare i piatti e i camerieri stessi consegnano a domicilio.. FuoriTg Tg3 del 29.4 ore 12.25 Rai 3 Tg3.
ALESSANDRA BERGERO TUTTI AL MARE CONSIGLI PRATICI –
Tutti al mare? Ma come? Ecco alcune idee che forse potranno essere d’ispirazione a chi gestisce Bagni Marini.
Non sono del settore, mi occupo di altro, ma forse qualcosa si può fare con una bella dose di creatività e cercando di non perderci troppo economicamente. Prima di tutto si può arrivare in spiaggia già con il costume sotto e poi cambiarselo utilizzando il proprio asciugamano o altro. Già questo eviterebbe le cabine. Troppe da sanificare ogni giorno. Vi rimarrebbero le docce e i bagni, ma credo che questo sia già un risparmio di tempo e denaro. In realtà esistono anche docce da campeggio che si potrebbero aggiungere ad ogni postazione. Quindi forse si potrebbe anche evitare doccia in comune. Basta mettere dei confini, fatti con pietre o galleggianti pieni di sabbia o di acqua, ecc… e creare un’isola attrezzata per ogni famiglia. Ma non con il plexiglas!!! (Che scemenza e quanto costerebbe poi!?) ///Per i servizi di cibo e bevande. Tutto rigorosamente confezionato e messo prima in abbattitore ( tutto pubblicizzato chiaramente). oppure: Chi vuole può portarsi da casa il suo frigo con merenda ( non barbecue!?). L’idea base consiste nel creare delle “isole” attrezzate e solo “idealmente” separate. Ormai la gente ha capito. Importante sono i lavandini per lavarsi con igienizzanti e all’entrata sanificazione di ciabatte e piedi, come si fa nelle piscine pubbliche… Infine, ma non ultimo come importanza: compratevi ( e pubblicizzatelo) un sistema di sterilizzazione all’ozono o luci UV (ne esistono anche solo per igienizzare frutta e verdura fino a stanze intere- vedi Amazon. Prezzi Abbordabili ) Spero di essere stata almeno una buona ispirazione e di non aver sparato troppe scemenze…poi siete voi i professionisti, ovviamente…buon lavoro!!! Alessandra Bergero.

3 AGOSTO 2015  DA IVG.IT – A CISANO SUL NEVA NASCE KM O PIT STOP (EX BAR LE CASCATE)Cisano sul Neva. Cercare di “educare” e tutelare i giovani e contemporaneamente valorizzare i prodotti locali. Sono questi gli obiettivi principali di “Km 0 Pit Stop”, locale di Cisano sul Neva nato dalle ceneri del “Bar Le Cascate” che per precisa volontà dei titolari non serve superalcolici ma solo vino, birra o cocktail di frutta fresca e bollicine.

Alcuni mesi fa nella cittadina alle spalle di Albenga si è costituito un gruppo di cittadinanza attiva, “Le Mamme di Cisano”. Tra le iniziative promosse dall’associazione c’è stata anche quella che poi si è concretizzata grazie all’impegno di Cinzia Ratti, Alessandra Bergero, Alessia Olivera e Maria Rosa Damiano, che hanno deciso di riportare a nuova vita la terrazza del vecchio bar accanto all’officina meccanica della stazione di servizio sulla provinciale e di trasformarla in un lounge bar.

Però un lounge bar molto particolare, nel quale non si servono drink a base di superalcoli ma soltanto vino, birra o cocktail assai più leggeri: “I ragazzi di oggi – spiegano – bevono molti più superalcolici rispetto ai loro coetanei delle generazioni precedenti. Secondo una ricerca, ciò è dovuto al fatto che tanti giovani non hanno avuto qualcuno che li ‘iniziasse’ alla degustazione del vino con prudenza e cautela. Per questo abbiamo deciso di mettere in atto questa iniziativa e di rinunciare anche al guadagno dato da questo genere di consumazioni per tutelare i nostri ragazzi“. Ma a essere protetti non sono solo i giovani. Il locale, infatti, è “sostenibile” sotto tutti i punti di vista: dall’arredamento, realizzato con materiali industriali riciclati, all’utilizzo di prodotti naturali a chilometro zero per merende e apericene originali e innovative, che includono specialità esotiche e vegane d’autore, fino alla scelta controcorrente di non servire super alcolici, per promuovere (soprattutto tra i più giovani) un modo di divertirsi più sostenibile e meno dannoso.


Avatar

Trucioli

Torna in alto