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Lettera da Savona/ Sono un medico in pensione. Ho letto l’articolo del prof. Capizzi ma ritengo l’obbligo del vaccino e Green Pass illegittimi


Ho letto l’art. del Prof.Francesco Domenico Capizzi :” No-Vax, No Greenpass : Libertarismo Indeterminista” e non metto in discussione che, secondo i dati statistici riportati, i decessi e le ospedalizzazioni siano notevolmente più frequenti tra i non vaccinati che tra i vaccinati ma, per le caratteristiche della malattia covid19 e quelle dei vaccini, ritengo che l’obbligo vaccinale e il Green Pass, siano illegittimi.

ULTIMA ORA – Ringrazio per la pubblicazione della mia lettera sull’ultimo numero di Trucioli.it. A conferma della mia denuncia di 1 caso di miocardite o pericardite ogni 25000 vaccini nei giovani, oggi ho letto che la Svezia ha sospeso l’inoculazione del vaccino Moderna nei giovani sotto i 30 anni, proprio per le miocarditi.

Il dott. Ireo Bono

Che ci sia una sottovalutazione degli effetti collaterali avversi e che i cittadini non siano stati correttamente informati, nonostante una campagna martellante e propagandistica. C’é un problema di democrazia che va oltre il Green Pass.
La malattia da sarscov2 é pericolosa e causa letalità specialmente negli anziani, anche con altre morbilità, mentre generalmente decorre in modo blando nei giovani, qualche volta senza sintomi o spesso con leggere sindromi influenzali, conferendo un’immunità naturale, di durata incerta ma sicuramente superiore a quella del vaccino perché venuti a contatto con il virus nella sua interezza e non con una spike.

Allora, come suggerisce l’immunologo John Ioannidis, sarebbe stato ragionevole convincere gli anziani sui vantaggi del vaccino rispetto alla malattia, esponendo con chiarezza gli effetti collaterali del vaccino e i rischi di covid19, lasciando una libera scelta vaccinale e che nei ragazzi e nei giovani si sviluppasse un’immunità naturale invece di spingerli alla vaccinazione per riacquistare la loro libertà o come se vaccinarsi fosse un merito, pur sapendo che questi vaccini producono nei giovani una miocardite o pericardite ogni 25.000 vaccinati e che le stesse aziende produttrici non garantiscono l’assenza di possibili danni futuri.

Invece le autorità sanitarie, EMA, Aifa, CTS, non hanno attuato una sorveglianza attiva, hanno sottovalutato e minimizzato gli effetti collaterali avversi dei vaccini ed il governo Draghi, non potendo imporre un obbligo vaccinale generalizzato perché questi vaccini sono sperimentali, sottolineo sperimentali, ha aggirato l’art.32 della Costituzione con il Green Pass, un obbligo vaccinale mascherato, un ricatto discriminante che condiziona la vita sociale delle persone, la libertà di movimento e perfino il diritto al lavoro ed allo studio. Il Green Pass che dovrebbe entrare in funzione in Italia dopo il 15 ottobre, non esiste in alcun Paese europeo, é in contrasto con la Costituzione italiana e con le raccomandazioni del Consiglio europeo di non obbligare al vaccino e di non creare discriminazioni tra vaccinati e non vaccinati, e non ha neanche una giustificazione sanitaria perché dal punto di vista della trasmissione del contagio non é possibile fare distinzioni.

Anche i vaccinati si contagiano, possono ammalarsi e possono diffondere la malattia. Lo ha confermato sia il Prof. Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, sia, anche più chiaramente, il Prof. Crisanti in un’intervista a ‘Il Fatto Quotidiano‘ del 13 agosto 2021 : ” Il lasciapassare così é pericoloso- Non é una misura di sanità pubblica- Sostenere, come fa il governo Draghi, che crea ambienti sicuri, é una fake news”. Questi vaccini non hanno un valore etico, possono proteggere il vaccinato, ma é scorretto definire altruista il vaccinato ed egoista chi sceglie di non vaccinarsi e, per le loro caratteristiche di vaccini bucati, non danno immunità di gregge e neanche di lunga durata.
Già a marzo 2021 le autorità sanitarie conoscevano gli effetti collaterali anche mortali dei vaccini, in particolare le trombosi cerebrali e splancniche del vaccino AstraZeneca ed invece, mentre in altri Paesi veniva bandito, in Italia si è continuato ad usarlo.

La morte, il 4 aprile a Genova, della professoressa Francesca Tuscano di 32 anni, con una maggior precauzione probabilmente si sarebbe potuta evitare, ma é soprattutto la morte della giovane Camilla Canepa di 18 a. nel mese di giugno che suscitò allarme proprio in quella popolazione oltre i 50 anni che é diventata la meno disposta a vaccinarsi. Nell’ultimo Rapporto Aifa su 555 casi di morte segnalati, solo 14 decessi sono stati correlati ai vaccini in base ad algoritmi che richiedono le prove, difficili da avere se non si fanno neanche le autopsie.
Gli Italiani non sono stupidi, con un atteggiamento più trasparente e veritiero delle autorità sanitarie e meno coercitivo da parte del governo si sarebbe ottenuto lo stesso tasso vaccinale degli altri Paesi europei, più democraticamente e con minor conflitto sociale.
Ritengo inoltre che questo governo abbia concentrato tutta l’attenzione sui vaccini, trascurando il potenziamento della medicina di base, l’assistenza domiciliare dei pazienti covid19, all’insegna della tachipirina e dell’attesa, non dando seguito alle Usca, ostacolando l’impiego degli anticorpi monoclonali dei guariti, proposto dal Prof. De Donno e dai medici del S. Matteo di Pavia, e cercando di fermare con il ricorso al Consiglio di Stato quei medici che hanno curato a domicilio i loro pazienti ammalati di covid19, visitandoli, controllando l’ossigenazione, prescrivendo medicine, secondo le necessità, come antinfiammatori, plaquenil, cortisonici, enoxaparina, antibiotici vari, Vit. C e D, ottenendo buoni risultati.
In questi ultimi 25 anni, l’onda liberista con i suoi tagli allo stato sociale ha colpito anche la sanità pubblica, con un peggioramento dei servizi prestati ai cittadini, con una burocratizzazione della medicina di base e, a parte le eccezioni, un distacco tra i medici ed i pazienti. Anche l’idea di prevenire o curare le malattie con i vaccini, per tutta la vita, dall’infanzia alla vecchiaia, invece di potenziare la medicina di base, fa parte, a mio parere, di un progetto, iniziato in questi ultimi dieci anni, definiti il decennio dei vaccini, di cui l’obbligo di dieci vaccini, oltre a altri 6 consigliati, introdotto in Italia nel 2017, é stato il primo segno. Cari saluti
Ireo Bono – Savona, medico in pensione


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