Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Finalborgo Slow Food Liguria al Salone Agroalimentare. Meniero: ‘Volevo salvare il mondo, poi ho salvato la zucca e i semi antichi della val Bormida’. Il programma ‘Assaggia la Liguria’. Cristina Bolla organizzatrice


Casa Slow Food Liguria al Salone Agroalimentare Ligure di Finalborgo. Presente anche Gianpiero Meinero referente e custode del granaio della memoria dei semi antichi della Val Bormida per Slow Food, autore di ‘Volevo salvare il mondo ma poi ho salvato la zucca’. La Regione Liguria presente con un grande stand promozionale ‘Assaggia La Liguria’ dei tre consorzi: Tutela del Basilico Genovese DOP,  Olio EVO DOP Riviera Ligure, Enoteca Regionale della Liguria e Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio. Vedi il programma della manifestazione (……..) organizzata da Cristina Bolla.

Comunicato stampa di Condotta Savonese -Vincenzo Ricotta – Stand di rappresentanza e informazioni di Casa Slow Food Liguria – Pillole del piacere di essere Slow – laboratori – presentazione libri – tematiche Ambientali – Comunità – Degustazioni e piacere di stare insieme . I referenti del CER Slow Food Liguria con i referenti delle condotte e presidi di Liguria saranno a Casa Slow per fare comunità, per sentirsi parte di un progetto buono, pulito e giusto…in libertà per conoscersi in occasione di questo evento tradizionale e divertirsi insieme. Non mancherà qualche laboratorio , qualche degustazione in sintesi:

Venerdi 8 Ottobre

Ore 15.30 Il Miele e le Api a cura di Roberta Pareschi e Condotta di Genova

Ore 16.30 Presidio del Chinotto di Savona a cura di Marco Abaton Presidente dell’ Associazione per la tutela del Chinotto di Savona e produttori referenti del Presidio

Ore 17.30 Acciughe letterarie, racconti, panini burro e acciughe a cura della Condotta Slow Food di La Spezia-Golfo dei Poeti

Sabato 9 Ottobre

Ore 11.00 Comunità Slow Food Nocciola Misto Chiavari Valli del Tigullio si presenta a cura di Parodi Nutra e Parodi Andrea

Ore 12.00 La Conservazione dei frutti di mare del golfo della Spezia “piccole pillole di sapere e piccoli assaggi” a cura della Comunità Slow Food dei muscoli di La Spezia con Sandra Ansaldo e Miticoltori di La Spezia

Ore 15.30 Lo sciroppo di rose, Presidio Slow Food – a cura di Azienda Agricola Dal Pian e le sue delizie

Ore 16.15 Tutto sulle Olive AuRiva di Gaglione Matteo a cura di Slow Food Liguria

Ore 16.45 “ Volevo salvare il mondo ma poi ho salvato la zucca” a cura dell’autore Gianpietro Meinero – referente e custode del granaio della memoria dei semi antichi della Val Bormida per Slow Food Alta Val Bormida

Domenica 10 Ottobre

Ore 15.30 Il Miele e le Api a cura di Roberta Pareschi e Condotta di Genova

Ore 16.30 La Mucca Cabannina , Presidio Slow Food – a cura di Quiradi Luca Quirini e Condotta Slow Food di Genova

Ore 17.30 SfusoDiffuso : Il Mandillo metafora internazionale di sostenibilità con Slow Food e Dott. Nadia Repetto , Slow Food Italia Comitato Scientifico , per cenni sulla pesca in relazione ai cambiamenti climatici.

Cristina bolla con il presidente della Provincia olivieri ed il capogruppo di Cambiamo, Vaccarezza a Pietra Ligure alla recente edizione di Dolcissima

ENOGASTRONOMIA, DALL’8 AL 10 OTTOBRE AL VIA IL SALONE DELL’AGROALIMENTARE DI FINALBORGO. VICE PRESIDENTE PIANA, “EVENTO CHE VALORIZZA IL TERRITORIO E FAVORISCE LA DESTAGIONALIZZAZIONE”.
COMUNICATO STAMPA – GENOVA. Venerdì 8 ottobre sarà inaugurata la XVII edizione del Salone dell’Agroalimentare Ligure di Finalborgo, evento patrocinato da Regione Liguria, presente con un grande stand promozionale gestito attraverso la presenza del progetto ‘Assaggia La Liguria’ dei tre consorzi: di Tutela del Basilico Genovese DOP, dell’Olio EVO DOP Riviera Ligure, dell’Enoteca Regionale della Liguria e quello del Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio.
Si può parlare di un’edizione della ripartenza vera e propria di una manifestazione che, in tanti anni di attività può vantare molti successi, sia in termini numerici, relativi agli espositori presenti sia in termini di contenuti dei molteplici eventi collaterali.
“Un sincero ringraziamento va ai partners istituzionali – spiega – Cristina Bolla, Organizzatrice della manifestazione -, Regione Liguria, Provincia di Savona, Comune di Finale Ligure che da tanti anti, fin dall’inizio dell’evento, hanno creduto nella manifestazione che, di solito di svolge a marzo, ma che nel mese di ottobre, da due anni ha ritrovato il suo grande pubblico. Un plauso, va anche alle molte Associazioni presenti, agli Enti Locali che sostengono la manifestazione con la presenza attraverso l’animazione e l’allestimento di uno stand. Un ringraziamento va anche all’Ufficio Scolastico Regionale, che nel 2021 vede una presenza importante al Salone, presenza che spero rimanga anche nelle prossime edizioni, visto il grande lavoro dei diversi istituti nel settore specifico del Salone. Questo evento è nato per destagionalizzare il turismo e dare slancio ai prodotti dell’agroalimentare e dell’artigianato, progetto che si rivela ancora vincente dopo tanti anni, anche come rilancio dopo la pandemia da Covid-19”.
Il Salone si svolgerà dall’8 al 10 ottobre 2021, seguendo le normative vigenti in materia di Covid-19. Il Salone dell’Agroalimentare Ligure, giunto alla diciassettesima edizione, è un evento enogastronomico consolidato e di carattere nazionale ed internazionale, molto atteso dal territorio e dal pubblico. Il tema del 2021 è un inno alla ripartenza partendo proprio dai giovani.
“Eventi come questo – commenta il vice presidente e assessore all’Agricoltura di Regione Liguria Alessandro Piana – mostrano su un proscenio internazionale il valore delle eccellenze agroalimentari e di tutta la filiera, guardando alla ripartenza senza dimenticare però gli ingenti danni subiti dalle aziende agricole in questi giorni per il maltempo, a cui va il nostro sostegno. Le molteplici iniziative in calendario, su organizzazione di OroArgento, vedono la proficua sinergia di Regione Liguria con il Comune di Finale Ligure, Genova Liguria Film Commission, l’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria, Slow Food Liguria e la Provincia di Savona. Tra le principali novità ricordo soprattutto il potenziamento dell’area dedicata ad “Assaggia la Liguria”, a dimostrazione del grande lavoro svolto in questi anni dei Consorzi di Tutela dell’Olio EVO DOP Riviera Ligure, del Basilico Genovese DOP e dell’Enoteca Regionale della Liguria. Altro importante portabandiera della Liguria nella splendida location di Finalborgo il Consorzio della Focaccia di Recco, per rinnovare una vera e propria classicissima del gusto”.
La sede del Salone dell’Agroalimentare Ligure è, come ogni anno, il prestigioso Complesso Monumentale di Santa Caterina con l’Oratorio, i Chiostri ed il Giardino Botanico, oltre ad alcune piazze del centro storico di Finalborgo, premiato nel 2008 “Borgo più bello d’Italia”. La rassegna espositiva comprende un’ampia area di spazi espositivi, in cui le imprese liguri potranno presentare i propri prodotti caratterizzati da elevati livelli di qualità e tipicità, con la presenza di aziende “ospiti” delle Regioni limitrofe alla nostra Liguria.
“Il Salone dell’Agroalimentare Ligure è un evento che si pone l’obiettivo di valorizzare il territorio ligure – spiega l’Assessore Turismo e Cultura per il Comune di Finale Ligure Claudio Casanova – attraverso le peculiarità enogastronomiche regionali e le sue produzioni di qualità. E’ un appuntamento irrinunciabile per il nostro Comune, che ogni anno si arricchisce di partecipazione da parte di visitatori ed espositori. Il programma di eventi collaterali ci proietta sempre più verso un target internazionale che riconosce ed apprezza la connessione tra prodotti, tradizioni, ambiente e cultura. La tendenza di frequentazione del nostro territorio sta cambiando: da un turismo “mordi e fuggi” di un weekend, stiamo osservando una permanenza più lunga che supera la stagione balneare e che permette di vivere quest’area, tra cielo, mare e palestre di roccia, a 360 gradi. L’enogastronomia, così come le tradizioni artigianali diventano valori culturali e sociali fondamentali per riformare un concetto di secondo welfare, essenziale in questa fase post pandemica di ridefinizione delle comunità attraverso la coesione e la sostenibilità”.

 


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