Festa dei diciottenni ad Andora. Dopo i nati del 2002 che, con un anno di ritardo a causa della pandemia, si sono riuniti per festeggiare la maggiore età, è stata la volta dei nati della classe 2003. Con una visita speciale alla sede della locale Protezione Civile. E il buon esempio del Comune con 70 mila € per lavori di pulizia del torrente Merula e l’oasi protetta.
COMUNICATO STAMPA – Andora – Festa dei diciottenni, si replica ad Andora. Dopo i nati del 2002 che, con un anno di ritardo a causa della pandemia, si sono riuniti venerdì scorso per festeggiare la maggiore età, in questo fine settimana è stata la volta dei nati della classe 2003. Come di consueto la Festa, organizzata dalla parrocchia di Santa Matilde in collaborazione con il comune di Andora, è iniziata con un incontro, istituzionale sulla carta, ma in realtà molto informale, con il sindaco Mauro Demichelis che li ha accolti a Palazzo Comunale.
28 giovani, fra ragazzi e ragazze, che si sono dimostrati molto interessati al funzionamento della macchina amministrativa e politica e che hanno avuto modo di conoscere da vicino anche il mondo del volontariato, visitando la sede del Gruppo Comunale di Protezione Civile.
“Non rinunciate mai a esprimere il vostro voto, un diritto-dovere che acquisite con la maggiore età che è sempre comunque importante far valere a sostengo delle vostre idee – ha detto il primo cittadino – Soprattutto, cominciate già da oggi a fare proposte per migliorare la nostra Andora. Se mi incontrate per strada non abbiate remore a fermarmi e comunicarmi il vostro punto di vista. Stiamo lavorando per incrementare lo sviluppo economico di Andora e permettervi di costruire il vostro futuro qui, se lo vorrete”.
Alberto Petrucco, responsabile del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Andora, dopo aver presentato l’attività e gli obiettivi del gruppo, la sede e i mezzi a disposizione, ha invitato i ragazzi ad entrare nel gruppo. “Ogni lunedì ci riuniamo e, dalle 17.30, la sede è aperta anche a chi voglia conoscere meglio la nostra attività e magari provare a far parte del gruppo – ha detto Petrucco – Nella Protezione Civile, ognuno ha il suo ruolo, sia operativo sul territorio che amministrativo o di organizzazione interna: tutti sono importanti. Siamo felici di poter dire che, quest’anno, molti giovani sono entrati a far parte del gruppo. Troverete coetanei che vi faranno sentire a vostro agio e volontari più esperti pronti a insegnarvi e condividere con voi la loro esperienza”.
Soddisfazione è stata espressa anche da Don Emanuele Daniel, parroco di Santa Matilde, che ha accolto successivamente i giovani per la santa Messa a loro dedicata e cui è seguita una cena organizzata dei ragazzi. “Sono felice che abbiano accolto il nostro invito a vivere insieme questo momento in cui la nostra Andora li accoglie come membri attivi – ha detto Don Daniel – La Parrocchia, quale comunità educante, conferma anche in questa occasione la disponibilità all’ascolto e al sostegno dei ragazzi che si affacciano alla vita, anche per un momento di confronto che possa aiutarli, renderli indipendenti e consapevoli delle scelte che fanno”.