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Tovo San Giacomo, quando Accame tuonava: Fantoni ha vinto solo per 20 voti e oscure lettere diffamatorie. Oggi si respira un altro clima


Cosa accedeva a Tovo San Giacomo nella campagna elettorale del 2006 ? Albino Accame candidato sindaco lamentava la perdita per soli 20 voti (a Balestrino persino per 2) rincarando: “Fantoni non rappresenta l’intero paese e sono arrivate a casa dei tovesi lettere diffamatorie”. Oggi si respira un altro clima. C’è la prima candidata rosa a primo cittadino nella storia del paese. Mentre il capo della giunta uscente presenta i risultati raggiunti.

Abbiamo costruito un gruppo credibile di persone inserite e presenti nel tessuto socio economico, che parlano all’insegna della concretezza  e soprattutto non abbiamo burattinai” si legge (punzecchiando) in un dei tanti commenti della squadra capeggiata dal sindaco.

Alessandro Oddo: Il mio ultimo giorno di impegno istituzionale- Su invito della Dirigente Scolastisca prof.ssa Giuseppina Manno, ho partecipato alla scuola Primaria “Tobia Oddo” di Tovo San Giacomo all’apertura del nuovo Ambiente di Apprendimento intitolato a “Leonardo Da Vinci”. Si tratta di un’aula ad alto contenuto tecnologico dove gli studenti apprendono e si applicano utilizzando le moderne tecnologie creando una modalità di didattica avanzata, moderna e polivalente. Un valore aggiunto della nostra offerta scolastica.

Al termine, ho accompagnato le insegnanti e la preside al Museo dell’Orologio da Torre G.B.Bergallo a Bardino Nuovo dove Sergio Bendo e Norma Disconzi hanno illustrato e raccontato le bellezze e la storia del nostro Museo. Quello di oggi è stato il mio ultimo impegno istituzionale di questo mandato.
IL SINDACO INVESTITI 500 MILA € PER 2 EDIFICI COMUNALI
In questi ultimi 5 anni, come Amministrazione comunale abbiamo investito oltre 500.000,00 euro per rendere nuovamente fruibili a tutti due edifici comunali: le ex scuole elementari a Bardino Vecchio e l’ex asilo in piazza a Tovo. Il prossimo obiettivo sarà la riapertura di un altro bene comunale: l’ex circolo ricreativo sempre in piazza Tovo, chiuso da troppo tempo.
Visto che l’argomento suscita molto interesse riscontrato anche in questi giorni di incontro con i cittadini, ritengo corretto e utile a tutti, ma proprio a tutti tutti, chiarire le vicende e soprattutto spiegare come la Lista Perunnuovopaese vuole fare in concreto per rendere anche questo luogo di nuovo disponibile alla comunità!
Bisogna partire dal 10 giugno 2020 quando il Tribunale di Savona ha dichiarato risolto ipso iure alla data dell’ 1 marzo 2019 il contratto nella causa promossa dal comune di Tovo San Giacomo nei confronti della Cassiopea Cooperativa Agricola Sociale sulla gestione del Caffè in Piazza. Sempre il Tribunale ha condannato la Cooperativa a pagare tutti i canoni scaduti e non versati per un importo di 53.099,37 euro oltre agli interessi legali e al pagamento delle spese processuali pari a €. 7.000,00 per compensi al difensore, oltre oneri fiscali, previdenziali e tariffari nella misura di legge.
Rimane aperta ancora la questione relativa ai beni mobili del bar (come ad esempio i tavolini, le sedie e soprattutto il bancone): l’avvocato Paola Devincenzi che segue la pratica per il Comune di Tovo San Giacomo ad agosto ci ha comunicato di essere arrivata ad una soluzione con il liquidatore della Cooperativa (perché, a complicare la vicenda, nel frattempo l’ex gestore è stato messo in liquidazione) che permetterà quindi al Comune di rientrare nel pieno possesso di tutti i beni.
Terminata questa fase, si dovranno eseguire degli interventi di manutenzione interna e rendere accessibile ai disabili i servizi igienici al primo piano con un montascale. A questo punto sarà bandita la gestione del bar (piano terra, compresi i servizi igienici). Ci piacerebbe che il nuovo gestore chiamasse il locale “Il dopolavoro” che richiamerebbe il toponimo con il quale molti di noi hanno sempre identificato questo luogo.
Per il primo piano, l’idea è quella di effettuare una manifestazione d’interesse per farlo diventare la sede delle associazioni sportive del territorio che così avrebbero un luogo di ritrovo e di riunione oltre che un posto dove poter far conoscere ai cittadini le loro attività. Le sale invece sopra alla macelleria, rimangono a disposizione della Pro Loco e del gruppo Alpini val Maremola.
Infine i campetti e relativi spogliatoi: qui l’interesse per la riapertura dell’area è alto, pari a quello per il bar. L’idea è quella di trasformare l’ex campo di pallavolo in un campo da padel e gli ex campetti di bocce in una struttura di fitness o svago all’aperto (saranno i partecipanti ad indicare le soluzioni). Anche in questo caso, nella massima trasparenza, sarà bandita una manifestazione d’interesse pubblica. Fare il meglio, per tutti!
E LA CANDIDATA SINDACA IOLE AICARDI
Non avrei mai immaginato che molte persone, neppure sollecitate, si complimentassero per la mia candidatura, per il coraggio dimostrato nell’accettare la sfida ed un apprezzamento particolare in quanto donna.
La vera parità di genere non si dimostra eguagliando il numero dei candidati, ma riservando anche ruoli apicali.
Vorrei approfondire il punto 6 del nostro programma elettorale: riorganizzazione degli uffici comunali.
Pur consapevoli delle limitate risorse umane disponibili e la non sostenibilità di bilancio di ulteriori unità lavorative, occorre implementare l’apertura al pubblico, con un orario più flessibile degli uffici e la creazione di uno sportello dedicato ai rapporti con il cittadino.
Si potrebbero coinvolgere persone volontarie, che hanno già avuto esperienze lavorative specifiche, in grado di raccogliere le istanze dei cittadini ed indirizzarli nella soluzione dei problemi. Sono accaduti spesso disguidi con le bollette dell’acquedotto: i cittadini si sono sentiti abbandonati, non avendo un punto di riferimento per far valere i propri diritti. Ci attiveremo per far sì che ci sia un rapporto di collaborazione con la cittadinanza, sostenendoli nelle loro necessità.
Il quarto punto del nostro programma. Vorremmo fornire maggiore assistenza e sostegno alle famiglie, prevedendo agevolazioni per l’infanzia, mediante contributi a favore di quelle con figli a carico e capacità di reddito limitate ed aiuti alle persone fragili, mediante la collaborazione con i servizi sanitari e sociali, incentivando gruppi di volontari che possano fornire assistenza domiciliare agli anziani soli.
Non sarebbero iniziative impossibili da realizzare, ci sono persone che hanno tempo libero e si presterebbero a dare il proprio contributo. Si tratterebbe di organizzare in modo organico tali risorse, soprattutto coinvolgendo di più la popolazione e facendoci sentire tutti parte integrante della nostra comunità. Tutti insieme cerchiamo di dare un impulso a questo cambiamento.

IL 31 MAGGIO 2006 DA LA STAMPA- ALBINO ACCAME: PERDERE  LE ELEZIONI PER 20 VOTI,

FANTONI HA VINTO SOLO GRAZIE ALLE FRAZIONI.


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