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Savona, si avvera la ‘profezia’ del vescovo Lupi: Tra dieci anni molte chiese senza pastore. E Museo Diocesano di Albenga mostre prorogate


Era il 16 aprile 2008 e l’allora vescovo mons. Vittorio Lupi lanciava un grida d’allarme per l’età dei preti: Tra dieci anni molte chiese rimarranno senza pastore. Ed è quanto sta avvenendo. La Diocesi di Savona – Noli è in grave sofferenza. Le parrocchie sono 71 con 5 vicariati, i sacerdoti in servizio sono 45, 11 sono i presbiteri religiosi, 9 i diaconi permanenti. Deserto il seminario. Leggi anche: Formae Lucis: prorogate  a fine ottobre le due mostre sul territorio diocesano.

Accadeva nella chiesa parrocchiale di Luceto, ad Albisola Superiore,  dove era in corso la cerimonia della Cresima. Il compianto giornalista Ivo Pastorino dava conto delle parole d’allarme del vescovo.  “La prima cosa che ho fatto prendendo possesso della Diocesi è stata quella di verificare l’età dei parroci e dei sacerdoti.  Ebbene non posso tacere che  ho avuto un brivido.  Nell’arco di dieci anni  molte delle nostre comunità religiose resteranno prive di sacerdote, L’età media dei nostri parroci e molto elevata e in quest’arco di tempo è prevedibile che il buon Dio ne chiami a se non pochi”.

La crisi di parroci e per fortuna ci sono gli stranieri, sono dieci in Diocesi. Mons Lupi ha lasciato per raggiunti limiti di età nel 2016 (aveva fatto il suo ingresso  a novembre del 2007) al successore mons.Calogero Marino.  Con 68 parrocchie in provincia di Savona e tre nella città metropolitano di Genova (a Cogoleto).  Una popolazione di 153 mila abitanti, battezzati il 99%. Un parroco ogni 2700 fedeli. La necessità che ogni sacerdote debba coprire più parrocchie e c’è da tenere conto che oltre alla celebrazione delle Messe, ci sono i funerali, assai più frequenti dei matrimoni e dei battesimi. Le feste patronali, le processioni. Le visite agli ammalati. C’è la Cattedrale. La Curia Vescovile. Ci sono incombenze che spesso non possono essere rinviate.  Di grande aiuto i diaconi e i religiosi. L’impegno e la disponibilità dei sacerdoti a far fronte ad uno stato di emergenza continuo.

LA DIOCESI SAVONA NOLI E’ ANCHE –

MUSEO DIOCESANO PROROGATE  LE VISITE FINO AL 31 OTTOBRE

Formae Lucis: prorogate le due mostre in corso ad Albenga e sul territorio diocesano

L’arch. Castore Sirimarco direttore Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici e Tecnico – Amministrativo

Saranno visitabili fino al 31 ottobre l’esposizione ospitata al Museo Diocesano di Albenga  dedicata a preziose sculture in legno e la mostra diffusa sul territorio che ha per tema l’arte effimera dei cartelami. 

Il successo di pubblico dei mesi estivi e il ritorno della vita culturale dopo il complicato periodo dell’emergenza sanitaria premiano le iniziative di Formae Lucis. Il progetto di valorizzazione dei beni artistici della Diocesi di Albenga Imperia segna il traguardo delle cinquemila visite per le due mostre Regnavit a Ligno Deus e Pitture sui cartelami da illuminarsi alla notte, allestite rispettivamente al Museo Diocesano di Albenga e in dodici tappe diffuse sul territorio diocesano.

Un primo incoraggiante risultato che vede protagonisti soprattutto gli utenti stranieri e al quale hanno contribuito anche le numerose attività di animazione svolte intorno alla mostra diffusa, come il ciclo di incontri danteschi a Laigueglia, le cene di Ligo o gli incontri culturali all’Oratorio di San Pietro di Imperia. Nonostante gli ostacoli dovuti al contingentamento e agli ingressi, il riscontro in termini di visitatori spinge quindi l’impegno progettuale oltre il termine previsto per le mostre, il 15 settembre, e proroga l’apertura delle due esposizioni fino al 31 ottobre 2021.

A un anno esatto dal lancio di Formae Lucis – che ha preso il via il 2 ottobre 2020 – le mostre segnano dunque un percorso avviato che andrà arricchendosi di iniziative in presenza e online, sempre finalizzate alla valorizzazione delle peculiarità artistiche del territorio e al loro racconto, anche digitale, al più ampio pubblico possibile.

Non a caso le due mostre attualmente in corso sono state inserite in un più ampio progetto dedicato ai 700 anni dalla morte di Dante: «Tremò la terra il ciel s’aperse». Viaggio con Dante tra i cartelami della Diocesi di Albenga-Imperia. L’iniziativa ha incluso una rassegna di eventi e incontri incentrati su Dante e la Commedia in collaborazione con la parrocchia di San Matteo a Laigueglia nell’ambito del cartellone di Di voci e d’accordo. In particolare, è stato proprio il gran teatro dei cartelami di San Matteo a ospitare la messa in scena in forma teatrale dal titolo Il figlio dell’uomo, con la compagnia I cattivi di cuore per la regia di Giorgia Brusco, andato in replica il 2 settembre a Dolcedo (IM). Anche l’Oratorio di San Pietro al Parasio di Porto Maurizio, tra le tappe della mostra dedicata ai cartelami, è stato protagonista di un ciclo di incontri dedicati alla storia del luogo e all’arte effimera, organizzato dall’omonima confraternita.

Protagonisti della mostra diffusa sul territorio in 12 tappe, i cartelami sono al centro di Pitture sui cartelami da illuminarsi la notte, mostra che coinvolge i siti di Albenga, Imperia, Civezza, Vasia, Cosio D’Arroscia, Acquetico, Andora, Laigueglia, Zuccarello, Ligo, Toirano e Borgio. Nel corso della stagione estiva Formae Lucis ha predisposto, per ognuna delle tappe in mostra, delle apposite guide all’ascolto che hanno lo scopo di approfondire l’iconografia e le storie dei cartelami esposti, accompagnando la visita. Le guide sono gratuite e si possono ascoltare accedendo al canale Youtube di Formae Lucis (qui: https://bit.ly/3wnN7mD) da qualsiasi dispositivo. Ai video, in forma di slider di immagini, si accompagna un commento audio dedicato a ciascuna opera.

 


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