In Liguria quale è la sorte di aree agricole, un tempo coltivate e produttive ? Come sta reagendo la giunta ‘arancione’ del presidente Toti al di là del fiume di annunci, comunicati stampa, dell’assessorato del leghista Stefano Mai, ex primo cittadino di Zuccarello. Con quali risultati e quali confronti. Trucioli lo scorso numero con uno sforzo verso quel giornalismo di approfondimento e della memoria sempre meno praticato, addirittura assente in quotidiani on line di strepitoso successo (vedi IVG.igt), aveva dato conto di una legge varata, 5 anni fa, dalla Regione Liguria (vedi…..). Titolo: Liguria dimenticata…Con innegabile fiuto il capogruppo in regione di FI, Angelo Vaccarezza ed il collega Claudio Muzio, con depositato un’interrogazione con risposta immediata.
Avranno chiesto lumi sullo stato di applicazione della legge Barbagallo, ex assessore regionale all’Agricoltura, imperiese, che aveva proposto e fatto approvare all’unanimità gli interventi legislativi per affrontare la drammatica realtà che affligge le aree montane, collinari e da qualche anno fa strage delle fertili terre ricche di potenzialità nella fascia costiera, dalle fasce e terrazzamenti (con serre) dove si coltivavano i fiori nell’imperiese, alla pianura ingauna la più estese in Liguria. Una vera e propria catastrofe che se sui monti significa anche incremento del rischio geologico a valle, dei corsi d’acqua, sulla pianura è un gravissimo impoverimento nell’economia agricola, in origine la prima, a pari passo con l’industria, in provincia di Savona e Imperia, seguiti dal turismo che poi ha preso il sopravvento con la diffusa urbanizzazione e cementificazione che si è tuttavia tramutata in falso sviluppo e selvaggia aggressione ambientale.
Mettiamo da parte il passato, se non come insegnamento storico e sociale, produttivo, con ricadute virtuose sul territorio, e affrontiamo il tema del futuro, quello immediato. Il capogruppo di Forza Italia ritiene che la soluzione ideale stia nella semplificazione della legge regionale n. 18 del 1996. Questo il comunicato stampa.
UTILIZZO DEI TERRENI INCOLTI, ANGELO VACCAREZZA E CLAUDIO MUZIO (FI) CHIEDONO LA SEMPLIFICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE.
Con una Interrogazione a risposta immediata depositata stamane, i consiglieri regionali di Forza Italia Angelo Vaccarezza e Claudio Muzio, chiedono alla Giunta Toti di semplificare la legge regionale n. 18 del 1996 relativa alla disciplina la possibilità di utilizzo delle terre incolte o abbandonate. “Obiettivo di questa iniziativa – dichiarano – è quello di snellire le procedure previste per affidare ad agricoltori, allevatori e boscaioli, con il consenso dei proprietari, le terre incolte, in modo che possano essere recuperate alle originarie attività agricole.
Il fenomeno dell’abbandono e dell’incuria delle terre oltre a rappresentare una sconfitta in termini di mancato sviluppo dell’agricoltura e della selvicoltura, ha portato negli anni a conseguenze negative anche dal punto di vista della sicurezza idrogeologica dei nostri territori, esponendoli a rischi di frane, alluvioni ed incendi. Per comprendere l’importanza e l’urgenza del tema vi è inoltre da considerare il fatto che la percentuale di superficie boscata in Liguria è cresciuta in maniera sensibile negli ultimi 25 anni, passando dal 54% al 75%.
Per tutti questi motivi – concludono Vaccarezza e Muzio – abbiamo chiesto alla Giunta di porre mano alla legge regionale del 1996, la cui formulazione e le cui modalità attuative si sono rivelate inadeguate a soddisfare le finalità previste. Occorre una semplificazione che consenta di poter recuperare all’attività agricola i terreni abbandonati e di garantire un maggiore presidio ed una maggiore salvaguardia del territorio”.
COMMENTA GIOVANNI DAMELE: LE TERRE INCOLTE ED ABBANDONATE DEBBONO ESSERE DATE A GIOVANI CHE VOGLIONO INTRAPRENDERE LA VITA AGRICOLA. ASSOLUTAMENTE NON VANNO TRASFORMATI IN ZONE DA RIEMPIRE DI CEMENTO. CAPITO VACCAREZZA E TOTI? BASTA CEMENTO IN LIGURIA. STATE DISTRUGGENDO LA BELLISSIMA LIGURIA. VERGOGNATEVI UNA BUONA VOLTA.
L’EX ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA BARBAGALLO, RICHIESTO DA TRUCIOLI, RISPONDE:
La legge regionale che trucioli.it mi attribuisce non e più stata gestita dall’ attuale maggioranza. Ad esempio non è più stata finanziata la possibilità di acquistare terreni abbandonati limitrofi a quelli coltivati. Non e stata finanziata la possibilità di formare consorzi per gestire terreni boschivi. E soprattutto niente e più si è fatto per recuperare terreni dismessi o comunque non più coltivati da riaffidare. Insomma non si e più voluto dare corso ad una legge che peraltro era stata votata all’unanimità nella passata legislatura con il presidente Claudio Burlando. Che dire … se non il mio più totale disappunto. Poi si ci lamenta quando ci sono i gravi fenomeni naturali e tutto ci viene addosso.