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Liguria e Basso Piemonte

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Borghetto S. Spirto, emergenza Humanitas, vergogna. Clamorosa ordinanza del sindaco. Anziani “nel forno”, dimissionario il direttore sanitario, denuncia all’Asl 2 e ai carabinieri


I primi di giugno un blitz del sindaco, con il comandante della municipale, rilevava varie mancanze tra cui, le più eclatanti, la mancata revisione da almeno 2 mesi degli estintori e di tutti i dispositivi antincendio, il riscaldamento ancora acceso e altre inadeguatezze. Ora un’ordinanza sindacale clamorosa, senza precedenti almeno nel savonese, la n. 91 del 2 luglio. Il sindaco Giancarlo Canepa non vuole commentare. E’ tutto scritto, o almeno in buona parte, in due pagine che fanno rabbrividire. Un intervento estremo, si direbbe, dopo nuove segnalazioni da parenti di ospiti della struttura per anziani Humanitas, gestita da Sereni Orizzonti. Il sindaco si era presentato accompagnato dal comandante della Polizia locale. Tutto inutile ?

Nonostante le assicurazioni, non sarebbe cambiato nulla. Anzi, il direttore sanitario si è dimesso (da tre giorni) e non risulta sia stata nominata un’altra figura. E ancora, nonostante la direttrice della struttura abbia dato tempestive assicurazioni di aver segnalato le problematiche (impianti di condizionamento in  primis) al responsabile della manutenzione e alla direzione centrale con sede a Udine.

Borghetto, Casa di riposo, Rsa, residenze per anziani, Humanitas, gestita da Sereni Orizzonti
Giancarlo Canepa sindaco di Borghetto S. Spirito ha firmato l’ordinanza urgente per la paradossale situazione creatasi all’Humanitas

Non abbiamo notizie di quali provvedimenti urgenti fossero stati  adottati in precedenza dall’Asl 2 e dalla Regione Liguria, a seguito appunto della prima segnalazione. La notizia diffusa, tra l’altro, sui media locali e liguri. E per quale ragione debba essere ancora il sindaco ad assumersi la responsabilità di un intervento doveroso, ma nel contempo che chiama in causa le istituzioni di controllo regionali e statali.

La prudenza del sindaco Canepa si legge nella risposta alla richiesta del cronista di ulteriori chiarimenti. “Non ho altro da aggiungere, né commentare rispetto all’ordinanza pubblicata all’albo pretorio del Comune”.

Vediamola. Si premette che in data 31 maggio e 6 giugno, il sindaco con il comandante dei vigili, dr. Enrico Tabò, si recava  alla residenza per anziani Humanitas (nulla a che vedere con il complesso ospedaliero – universitario di Rozzano e Milano del Gruppo Rocca, con antenati a Loano) e riscontravano  “numerose anomalie ed inefficienze subito segnalate alla direttrice della struttura, dr.ssa Maria Giunta, nonchè al capo area dr. Luca Ghiglione.

Analoga segnalazione  veniva fatta al personale dirigente della struttura (cioè ai suoi vertici), all’ente regionale preposto ai controlli sulle residenze per anziani Alisa,  in data 11 giugno, oltre all’Asl 2 e al Comando stazione carabinieri.

Il sindaco Canepa scrive: ” Oltre alle problematiche già segnalate si è aggiunto il malfunzionamento dell’impianto di climatizzazione con temperature che all’interno della struttura hanno raggiunto i 30 gradi con pesanti disagi per la salute degli ospiti… ricoverati“. Lo stesso sindaco faceva pervenire  notizie della gravissima situazione alla direzione centrale di  Serena Orizzonti.  Nel frattempo è pervenuto un esposto di Luigi Trevia il data 29 giugno e 1 luglio che dava conto di disumani disagi in cui si trovavano i ricoverati.

La direttrice  Maria Giunta,  in data primo luglio, segnalava pure  “la mancanza  del direttore sanitario, dr. Roberto Fucà che aveva contestualmente rassegnato le dimissioni” e che la stessa aveva informato il responsabile della manutenzione dr. Matteo Antoniello, ma a tutt’oggi – riporta l’ordinanza sindacale –  non si è avuto riscontro da parte della società Sereni Orizzonti, né che si sia provveduto a risolvere le problematiche tecniche”.  Tra l’altro, la stessa società che ha sede a Udine, nella sua veste di soggetto avente in gestione la struttura, non avrebbe, al momento in cui scriviamo, provveduto alla designazione del nuovo  direttore sanitario. Uno stato di cose paradossale, ovvero l’assenza di un medico che, per legge, è un presupposto per l’esercizio dell’attività di residenza per anziani. E pure in regime di convenzione con la Regione Liguria.

Il sindaco ordina  di procedere entro tre giorni all’accurata verifica  e manutenzione  dell’impianto di climatizzazione e messa in servizio in perfetta efficienza, evitando soluzioni posticce e foriere di ulteriori disagi per i pazienti ospiti.  Al termine delle operazioni dovrà essere comunicato l’esito.  Secondo punto: “in caso di impossibilità a riparare in tempi brevi il guasto all’impianto si adottino soluzioni tecniche alternative quali l’acquisto di climatizzatori portatili….” Infine “si voglia valutare il trasferimento di quei degenti che  abbiano patologie incompatibili con le attuali condizioni climatiche”. Il sindaco da mandato all’Ufficio tecnico comunale e al comando di Polizia locale  quali “incaricati dell’esecuzione dell’ordinanza”.

C’è da chiedersi quali siano i controlli esercitati da chi ha diretta competenza sia a livello di prevenzione, che di eventuale intervento amministrativo e forse con aspetti giudiziari, da Procura della Repubblica.  C’è la Regione, il prefetto, ma anche gli uomini del Nas, e non ultimo certamente il commissario straordinario dell’Asl 2.  Un sindaco, data l’urgenza sanitaria, ha il dovere di intervenire, ma le istituzioni regionali e statali quali controlli esercitano prima che sia troppo tardi, che accada magari l’irreparabile. Cosa significa per un anziano, specie se di salute cagionevole e debilitato, essere esposto per giorni a  30 gradi nella sua stanza ? E con un possibile nesso di causalità a potenziali conseguenze proprio sulle sue condizioni psicofisiche. C’è un limite a tutto, alla vergogna di condannare innocenti ed impotenti a subire forme di ‘tortura‘ disumane. Non parliamo da paese civile. Qui siamo al grottesco, se un sindaco arriva a tanto e, almeno nella nostra provincia, non si ricorda un precedente analogo.

BORGHETTO, PROPOSTA UNA CONSULTA GIOVANILE

Incontro tra l’amministrazione comunale  e un gruppo di ragazzi borghettini. L’idea è iniziare un percorso che tramite il dialogo e la condivisione della varie problematiche possa portare all’istituzione di una Consulta giovanile permanente e magari ad un consiglio comunale dei giovani. L’incontro si è svolto in sala giunta e in rappresentanza dell’ente erano presenti il sindaco Canepa, e il consigliere delegato alle politiche giovanili Carolina Bongiorni, Numerose sono state le segnalazioni e le proposte da parte del gruppo di giovani. Tra le altre cose si è deciso si organizzare una giornata alla quale ha promesso di partecipare anche il sindaco in cui ‘bonificare’ un’aiuola dove purtroppo in maniera abitudinaria

L’incontro dei ragazzi con il sindaco Canepa e il consigliere delegato Bongiorni

vengono abbandonate numerose deiezioni canine. Al termine dell’incontro il consigliere Bongiorni ha fatto visitare il palazzo comunale ai ragazzi spiegando loro le funzioni dei vari uffici.

 

 


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