Strada Statale n° 28 “Cantarana – Armo”: qualcosa si muove ? Ogni tanto se ne parla, si scrive, è tema nell’ambito di convegni. Era il 7 giugno2002. La Repubblica a firma di Giò Barbera, ricordava che ” La Riviera di Ponente, dopo mille difficoltà, è davvero più vicina al basso Piemonte. E l’ex ministro dell’Interno Scajola spiegava: «Si tratta di un’ opera importante fortemente voluta dalla Regione Liguria, dal ministro Lunardi, ma anche dell’ Anas. Se la statale 28 sta diventando una realtà lo si deve anche all’impegno delle passate amministrazioni e non solo a quella attuale”. Erano i giorni dell’inaugurazione della variante Pontedassio – Pieve di Teco.
E aggiungeva: “Qui più che una questione politica si è trattato di ragionare su un sistema viario efficace che potesse alleviare il traffico sull’ Aurelia e sull’ Autofiori. La statale 28 è un’ opera importante per lo sviluppo turistico, commerciale, ma anche del terziario. La variante di Pontedassio è un altro tassello che si aggiunge ad un progetto che ha visto l’ impegno non solo degli enti locali, ma anche di ingegneri, tecnici e operai che sono l’ espressione del genio italiano». Poi tutto nel dimenticatoio, ogni tanto qualche revival nella cronaca locale. Trucioli ha dato ampio spazio all’urgente di ‘accorciare’ i tempi di percorrenza tra ponente ligure e Basso Piemonte.
Salvo variazioni al programma ancora provvisorio, se ne parlerà nella mattinata del prossimo sabato 20 luglio in un convegno all’aperto presso l’imbocco del pre foro (foro pilota) lato Cantarana organizzato dal Presidente della Camera di Commercio di Cuneo, dott. Ferruccio Dardanello (nella foto).
Il decreto Sblocca Cantieri, decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali permetterà qualche passo in avanti nella realizzazione della variante tra Pieve di Teco e Ormea?
Il collegamento era stato previsto dalla legge nº 443 del 2001, conosciuta anche come Legge Obiettivo, strumento legislativo che stabiliva procedure e modalità di finanziamento per la realizzazione delle grandi infrastrutture strategiche in Italia per il decennio dal 2002 al 2013. Dopo la presentazione a Genova del Progetto definitivo alle Regioni Liguria e Piemonte a inizio 2013, la variante Imperia-Ormea della SS.n° 28 sembrava scomparsa nei meandri degli uffici ANAS di Roma. Probabilmente anche causa l’avvicendarsi di Dirigenti dell’Ente strade, dice il Dott. Marco Botto (nella foto), già Vice Presidente ed Assessore Provinciale di Cuneo, che segue attentamente le vicende della statale 28. Per la verità, nel 2016, al progetto vennero apportate delle varianti riguardanti miglioramenti allo svincolo di Cantarana.
Il Progetto Preliminare dei lavori della variante Pieve di Teco – Ormea con traforo di valico Armo – Cantarana approvato con delibera CIPE 93/04 del 20/12/2004 prevedeva: lunghezza 9.296 metri, pendenza max del 6%, gallerie per 6.362metri e viadotti per 550 metri, con un tracciato che correva per circa il 70% dell’estensione totale in galleria.
Il Progetto Definitivo prevede la lunghezza di 9.235 metri, la pendenza max sempre del 6%, gallerie per 4.820 metri e viadotti per 700 metri, con sensibile riduzione dei tratti in galleria (1,5 km in meno, – 25%), che consente il duplice beneficio di una riduzione dei costi e del materiale di risulta dagli scavi, pur soddisfacendo i requisiti funzionali e geometrici della categoria di strada C1 (D.M. 5/11/2001).
Rispetto al Progetto preliminare per cui era prevista la spesa di 352.800.000 €, il Progetto definitivo alternativo prevede la spesa di 271.950.000, con riduzione del 23%.
Fotointerpretazione della progettata variante alla S.S. n° 28 nella zona di Armo