Nel corso degli incidenti è stato picchiato dalla polizia il giornalista di “Repubblica” Stefano Origone finito all’Ospedale Galliera.
di Franco Astengo
Questa la cronaca stringata dell’avvenimento
“Manganellate e fumogeni contro i tentativi degli antagonisti di sfondare la zona rossa posta a difesa di piazza Marsala dove nel pomeriggio si è tenuto il comizio di Casapound. La Genova antifascista è scesa in piazza in via Roma davanti alla Prefettura per manifestare contro il primo evento all’aperto delle tartarughe nere, un’iniziativa che nella città medaglia d’oro della Resistenza è stato vissuto come un ulteriore passo dell’escalation dell’ultradestra.”.
Alcune schematiche considerazioni:
- La principale responsabilità di questi fatti spetta alle autorità che hanno concesso la piazza a Casa Pound, invece di adoperarsi perché la manifestazione fascista si svolgesse in luogo chiuso. CasaPound alle elezioni avrà circa l’1% dei voti, la presenza di questo gruppo nella contesa elettorale serve soltanto a mettere in moto la macchina della provocazione.
- Senza cadere in teorie del complotto appare evidente che fatti di questo genere con relativa “reazione poliziesca” verso i manifestanti antifascisti è utile soltanto verso chi persegue idee di svolta autoritaria.
- Come abbiamo già avuto occasione di osservare il modello di comportamento, il linguaggio, la simbologia di Casa Pound tutta interna alle pulsioni razziste che stanno animando settori della società italiana non rappresenti altro che una sorta di punto di riferimento per altri soggetti: prima di tutti la Lega forza di governo e forse partito di maggioranza relativa alle elezioni del 26 maggio.
- Le forze democratiche dovrebbero richiedere con grande impegno l’applicazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Repubblicana e la sua relativa attuazione legislativa nota come “Legge Scelba” sulla ricostituzione del partito fascista.
Esiste una necessità storica dell’antifascismo da sviluppare in due direzioni: la prima come fatto culturale di educazione civica di massa; la seconda posta sul piano più propriamente politico di capacità di valutare correttamente il rischio di un’involuzione autoritaria. Occorre capacità di analisi per non commettere gli errori di 100 anni fa, quando soltanto alcuni illuminati esponenti politici seppero intuire ciò che stava accadendo mentre le forze politiche maggiori assistevano alla “resistibile ascesa”.
Franco Astengo
COMUNICATO STAMPA DELLA QUESTURA DI GENOVA
Il questore: «Mi sono scusato con il giornalista ferito»
Il questore Vincenzo Ciarambino ha detto: «E’ stato garantito il diritto della democrazia. Ci hanno tirato di tutto, abbiamo atteso e poi abbiamo effettuato cariche di alleggerimento per permettere manifestazioni della parte pacifica che aveva diritto a manifestare».
«Con Origone ho chiarito la dinamica. E’ stata un’operazione convulsa. Mi sono scusato con lui», ha aggiunto Ciarambino. «Origone era vicino a una persona fermata che stavamo portando via, c’è stato un tentativo da parte dei manifestanti di sottrarlo alla polizia ed è partita una carica, Origone non si è accorto in tempo della carica, è caduto e ha preso qualche colpo». Il questore ha poi spiegato che «Piazza Marsala era tra i siti elettorali. Per noi era una piazza difendibile. Non si vietano comizi in campagna elettorale».
UN SUSSULTO DI DIGNITA’ INTERNAZIONALISTA E ANTIFASCISTA
di Franco Astengo
La decisione dei portuali genovesi (e liguri) di non provvedere a caricare i generatori militari che, al Genoa Metal terminal, dovevano salire sulla nave saudita Bahri Yanbu rappresenta un sussulto di dignità internazionalista che ci riporta indietro nel tempo assegnando così la categoria della continuità in un impegno il cui filo francamente ritenevamo spezzato.
Ci troviamo nella scia delle lotte degli anni’70 quando si era impedito a navi americane di imbarcare armi destinate alla guerra del Vietnam mentre dal lato opposto della solidarietà internazionalista si organizzavano navi contenenti generi utili per le situazioni più difficile: un ricordo particolare per quanti s’impegnarono, in quel senso, per una nave destinata al Nicaragua. Gli esempi però potrebbero essere tanti.
Un segnale non piccolo di recupero d’identità in un momento così complicato nel quale i “nostri” valori sembrerebbero in gran parte smarriti. Sempre da Genova arriva un’altra notizia che merita annotazione: per la prima volta dal Luglio’60 neofascisti tentano a Genova la via della piazza. Casapound, infatti, ha organizzato per giovedì 23 un comizio in Piazza Marsala.
Una provocazione da respingere non soltanto con una condanna verbale ma con una presenza fisica, sicuramente pacifica, degli antifascisti per le strade. Solidarietà internazionalista, antifascismo: due valori di fondo della nostra identità da recuperare e portare avanti con coerenza.
Franco Astengo