Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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L’intervista / Pino Josi: Perché De Vincenzi sarà più utile come sindaco che in Regione


Il prof.ing. Giuseppe (Pinuccio) Josi è stato consigliere comunale di Pietra Ligure dal 1964 al ’67. Ha fatto parte del consiglio di Amministrazione dell’Università di Genova eletto come rappresentante degli Associati Ordinari e dei Professori Incaricati dal 1967 al 1978, delegato alla nuova edilizia universitaria. Eletto nel consiglio comunale di Genova nel 1976, e assessore comunale, nel capoluogo Ligure, nei primi anni ’80, quindi presidente delle nove associazioni generali delle Usl genovesi. Nel 1983, nelle file del Psi, entra nel consiglio regionale della Liguria e dall’agosto 1983 gli viene affidato l’incarico di assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Sociali. Nel 1985 rieletto in Regione, mantiene la Sanità e l’Informatica. Forse pare utile, a chi ama la memoria storica, ricordare che col Piano sanitario Josi il Santa Corona viene elevato a DEA di II livello e dal 1983 al ’90 vengono installati in Liguria 14 tra Tac e RMN. E viene approvata le legge, primo caso in Italia, sugli acquisti unificati nella sanità Pubblica.

L’ingegner Pino Josi, pietrese doc, personaggi di cultura inesauribile, per 7 anni assessore alla Sanità della Regione Liguria e padre del Dea di II livello al Santa Corona che da anni la politica di centro sinistra e centro destra sta di fatto smantellando e depauperando mentre avanza in Liguria la Sanità privata made Lombardia. Si aggiunga la lotta senza fine per la supremazia nel ponente ligure tra il San Paolo, con i suoi santi protettori e il Santa Corona con pochi difensori divisi, in eterno palleggio di responsabilità passate e presenti

La carriera del cittadino pietrese (il papà era titolare di una storica farmacia) che ha compiuto i suoi primi studi tra Pietra, Loano, Finale e Savona, lo vede dal 1990 al ’94 presidente dell’AMGA di Genova, società pubblica di servizi idrici ed ambientali. Con una parentesi che lo vede tornare nel parlamentino della sua Pietra Ligure dal 2004 al 2009.

D – Pietra Ligure alle urne per il parlamentino locale. I candidati hanno un comune denominatore:  il mantenimento del Dea di II° livello del Santa Corona. Quali sono le ragioni che hanno portato di fatto al depotenziamento dell’ospedale ? Solo la perdita dell’autonomia ? E ora come può essere invertita la fase discendente, il Comune quali strumenti può mettere in atto concretamente.

La città ha avuto il suo momento migliore al termine dei due mandati a sindaco di Luigi De Vincenzi. Oggi si presenta piuttosto trasandata: giardini, verde pubblico, strade carenti di manutenzione sono sotto gli occhi di tutti. La città si trova con tre problemi aperti: ponte sul Maremola, Santa Corona e l’uso dell’area ex Cantieri. La Giunta Valeriani non ha fatto nulla per avviarli a soluzione. L’atteggiamento della Giunta Toti è a dir poco freddino nei confronti del S.Corona: scarse le risorse assegnate per un DEA di II livello che oltre a difendersi dalla voracità del S.Paolo di Savona dovrà ora fare i conti con la privatizzazione dell’Ospedale di Albenga che certamente cercherà di sottrarre tutte le attività di pregio e quindi remunerative al S.Corona lasciandogli i maggiori gravami e un futuro sempre più incerto. Ma ve li immaginate i “privati” lombardi che portano risorse economiche a favore della Liguria. Già all’inizio degli anni 2000 espressi l’opinione che il nuovo ospedale di Albenga sarebbe diventato una trappola per il Santo Corona. Se lo ricorda l’on. Enrico Nan ?

D – Il candidato De Vincenzi è più utile da sindaco, per la causa del Santa Corona, prima azienda della città e del comprensorio, o da consigliere regionale ?

Sono convinto che De Vincenzi possa, per una serie di ragioni, essere molto più utile a Pietra e che gli sia stata utilissima l’esperienza regionale (conoscere la macchina regionale, frequentarne gli uffici, è molto importante e poi perché consiglieri, assessori, nei cinque anni di legislatura si parlano e s’incontrano, a qualunque schieramento appartengano.

D – Che giudizio si può dare di un candidato, Sara Foscolo, che dichiara “essere parlamentare  è un valore aggiunto perché porterò a Roma le istanze del territorio, rinuncerò all’indennità di sindaco destinandola ad un’associazione di volontariato….2- 3 giorni in Parlamento, il resto mi occupo del Comune.

Non sono in grado di dare un giudizio sulle qualità amministrative dell’onorevole, ma temo che essere stata, lei, vice-sindaco di un ex-vicesindaco che diventato sindaco non ha avuto l’ambizione di portare a termine il “suo” progetto per Pietra, non ci consenta di avere grandi aspettative. I problemi li avevano, ma con loro la soluzione la città non è avanzata di un centimetro. Certo che a Roma e in Parlamento troverà ancora grandi conforti: una presenza del sottosegretario alla presidenza de consiglio, Giorgetti e del ministro Salvini, in campagna elettorale, sarà il massimo che avrà ottenuto. Per riguadagnarsi il posto dovrà occuparsi del “territorio” piuttosto che della nostra Pietra.

D – Il candidato De Vincenzi ha esperienza di due mandati da sindaco, da capo dell’ufficio tecnico del Comune di Borghetto ha un’esperienza di funzionario  tecnico.  Pietra ci ‘guadagna di più’ con le credenziali della Foscolo ( 4 anni di vice sindaco della giunta Valeriani)  o con il ritorno di De Vincenzi

Per fare, bisogna avere un po’ di “paranoia del fare”, e per fare bene occorre conoscenza dei problemi, competenza, capacità di confronto, conoscenza dei pregi e difetti della macchina burocratica, l’importanza di stimolarla per farsi che i dipendenti del Comune, coinvolti nel “progetto”, siano soggetti nella crescita dell’ente, non semplici esecutori. Sono convinto che De Vincenzi ha già largamente dimostrato di possedere queste qualità e possa essere il sindaco che porterà a termine i gravi compiti irrisolti e nascosti sotto il tappeto in questi anni. Ha esperienza da vendere, capacità di ascoltare e voglia di dare risposte nuove e ispirate al bene pubblico. Per quanto riguarda l’ area ex-cantiere sgravata da ipotesi ormai di carattere ideologico (un lavoratore di servizi, non è di meno di un lavoratore della cantieristica). Per  il DEA credo che bisogna prepararsi ad un grande convegno pubblico (pietresi, loanesi, valmaremolesi, cittadini e lavoratori) da tenersi al Moretti dove la Regione, toltasi la maschera, venga a illustrare le sue intenzioni sul S.Corona e sulle funzioni che a suo tempo, come assessore, assegnai alla struttura prima nella prassi e infine nel Piano sanitario regionale. L’ho fatto nascere  e non vorrei vederlo morire. Per la sanità sul territorio credo, inoltre, nell’utilità di PietraMedica che, a suo tempo, opportunamente collocatasi fuori dell’ospedale, ha dato un’importante risposta di salute a Pietra e alla Valmaremola e credo che possa, se sostenuta, fare anche di più in favore dello stesso S.Corona. Auguro a De Vincenzi  sindaco una opposizione variegata e ricca di proposte. Sono convinto che lui e la sua nuova giunta saranno più che disposti ad ascoltarle.

D -La Lega di Salvini ha il vento in poppa dal Sud al Nord. Quanto potrà incidere questo momento favorevole nelle comunali di Pietra Ligure.  Quanto conta essere oltranzisti, oppure persone che si caratterizzano per equilibrio. Pietra Ligure a quale connotazione appartiene.

Salvini ha il vento in poppa? Sì, ma il vento è un elemento mutevole e capriccioso, e noi, popolo di navigatori, lo abbiamo sempre saputo e sappiamo navigare anche di bolina! Salvini ha il torto di stimolare sentimenti di paura e di insicurezza, chi lo segue crede di essere più libero e difeso e sarà invece ossessionato dal diverso. E questo non ci aiuta ad essere più europei.

L. Cor.

 


L.Corrado

L.Corrado

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