Trucioli aveva dato in anteprima la notizia della candidatura a sindaco del geom. Marino Baccino (vedi…..) e i media locali con enfasi, giusta o sbagliata che fosse, annunciavano che era pure riuscito ad unire le varie anime dell’opposizione in una salutare alternanza democratica. Invece tutto a rotoli. Diego Gambaretto, ‘mister preferenze’, che ha raccolto da allora parecchie citazioni e l’illuminato Uomini Liberi l’aveva incoronato pure a quasi leader della Lega, se ne è andato per ‘palesi dissidi’, sbattendo la porta. Felice, parrebbe, che il Pd non vinca e Salvini abbia decapitato il business migranti. Tagliando le unghie alle cooperative ? bianche e rosse.
Ma davvero il giovane battitore libero, con passione per l’arte, figlio e nipote d’arte, che non ama correre da gregario, ma da capitano, da alleato si è trasformato in avversario di Baccino sindaco ? “Me ne sono andato, anzi ce ne siamo andati, non da fuoriusciti, perchè in quel gruppo a comandare è il signor Alberto Parodi e quel Pd che non ha ancora imparato la lezione dalla storia più o meno recente” – ribatte Gambaretto alle agenzie di stampa. E se fosse considerato un candidato – navigatore- giocatore scomodo ?
Parodi ormai direttore d’orchestra della campagna elettorale e non inedito alle cronache locali. Era salito agli onori della cronaca, ricordano i detrattori puritani, per via di quella villetta…. su cui la magistratura ha indagato e se sarà scagionato ne saremo, almeno sotto il profilo umano, felici. Guai a chi augura il male degli avversari. E poi la sinistra di lacerazioni ha fatto storia, sempre a suo danno.
Di tutt’altra salute sembra invece godere lo schieramento di centro destra nella sua ‘campagna acquisti’, niente cash ovviamente e neppure cambiali ‘pagherò’. Dopo l’ingresso in campo del presidente dei Bagni Marini, Oreste De Rossi, è arrivato un ‘pezzo da novanta’: Simona Poggi, responsabile della comunicazioni e relazione esterne dell’Asl 2, e figlia di una delle persone più stimate nelle albisole dell’arte, Romina Scala Veltri. Che godono pure della sponsorizzazione della sempre giovane e vulcanica consiliera a Palazzo Sisto Elda Olin Verney che nel consiglio comunale di Noli, ai tempi di Carlo Gambetta sindaco, ha lasciato un ottimo ricordo quanto a risultati e concretezza nel sociale.
C’è ancora qualche curiosità non proprio secondaria. Pare nota a tutti l’amicizia e la frequentazione, non solo artistica, di Diego Gambaretto e Angelo Berlangieri, albergatore a Finale Ligure dove è stato assessore in una giunta di centro destra e successivamente chiamato nella giunta regionale di Claudio Burlando bis, con deleghe pesanti quale Turismo, cultura e spettacolo. E’ un dinamico presidente provinciale dell’Unione albergatori (Upa) aderente a Confindustria.
Poi c’è la diserzione, sempre dalla squadra di Baccino, nella partita elettorale – molto di più manco a dirlo di una sfida calcistica – di due eminenti quote rose che erano
all’opposizione del sindaco senatore Franco Orsi: Maria Vezzolla e Serena Cello che già all’inizio degli ‘allenamenti’, non avrebbero esultato all’idea del Pd di candidare proprio Baccino, pur avendo quest’ultima la tessera del partito di centro sinistra in tasca.
Trucioli.it blog che non ubbidisce a nessuno perchè non ha interessi elettorali da difendere, non ospita pubblicità elettorale, non ha scrittori anonimi che scrivono il 98,5 % di articoli anonimi, peraltro apprezzati e seguiti per la capacità di sintesi, la perfetta grammatica e sintassi, mai un errore da consecutio, con bravi informatori dietro le quinte. Leggi Uomini Liberi dell’editore puro, amato dai 5 Stelle, Antonio Signorile, diplomato, al punto che in illo tempore i grillini della Torretta volevano candidarlo sindaco. E forse non sbagliavano perchè almeno in tema di traffico autostradale, da testimone, può essere un esperto.
Trucioli ha sempre sostenuto che una sana alternanza all’americana (Stati Uniti) rappresenta il sale della democrazia parlamentare, dall’alto al basso, ovvero agli enti locali, espressione della volontà dei cittadini. Forse, una squadra all’insegna delle competenza, della meritocrazia, dell’onestà materiale e culturale, avrebbe fruttato alla comunità albisolese una svolta salutare. Visto anche i diffusi cambi di casacca e le crisi da pranoterapeuti. Non solo alternanza tanto per cambiare, ma una giunta di persone preparate e meglio se senza conflitti di interesse. Il rinnovamento sarebbe auspicabile, bisogna pur sempre fare i conti con l’oste del momento.
Il ‘buon Gambaretto’ non avrebbe avuto motivo per gettare ombre ed ulteriore scompiglio in una squadra competitor del centro destera alla Orsi – Vaccarezza. Tutti siamo utili, nessuno è indispensabile, fuorchè mamma e papà, se sono persone a modo, a volte anche le nonne e i nonni, lo testimoniano tanti giovani disoccupati.
Forse per il bene della formazione di Baccino chi avrebbe dovuto restare in panchina, da osservatore e umile suggeritore, era proprio il Parodi Alberto. Sarà pure un fuori serie, anzi se è davvero così Gambaretto e C. hanno le traveggole, smania di potere & protagonismo. I risultati delle urne lo dimostreranno.
Anche Albisola merita una competizione elettorale dove i cittadini elettori non siano abbagliati ed ingannati, ma premiati dalla coerenza e dalla meritocrazia. Senza urlatori e trafficanti di bassa lega che non è quella vincente di Salvini, al secolo Matteo. Per chi suonerà ora l’orchestrina di Diego e Angelo ? (l.c.)