Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona pagine da Grande Guerra: Circolo femminile culturale e Università popolare Chi era Zama Gaggiotti (ucciso), avvocato, segretario di Siderurgica. Ritratto di Picciola


Savona al tempo della prima Grande Guerra. Alle 21 la vasta, elegante sala di via Pia, diventata ritrovo dell’hig live savonese a trattenimenti artistici ed intellettuali, era convertita in un folto parterre di viventi fiori di grazia, bellezza ed eleganza femminile, pubblico sceltissimo che lo ascolta con amore ed interessamento. Pagine di storia e personaggi illustri. Cronache de ‘Il Cittadino. Savona che la sera del 28 dicembre 1912 aveva ascoltato Angelo Barile (Albisola 1888- 1967). Parlò di letteratura imperialista elogiando Rudyard Kipling nella conferenza ‘Genio francese e genio italiano’. Savona, al Teatro Wanda (1915) si esibiva Filippo Tommaso Marinetti (sposò la savonese Benedetta Cappa) nella rappresentazione di teatro futurista suscitando la consueta gazzarra. Savona che ascoltava il promettente avv. Gian Battista Verrando al Casinò di lettura in l’Asino dei fiori.

Gian Luigi Bruzzone autore del saggio una Conferenza su Giuseppe Picciola a Savona nel marzo 1915

E al Chiabrera la celebre scrittrice e giornalista Flavia Steno  parlava sull’Ora delle donne. Savona che per iniziativa del Circolo femminile di cultura invitava Emanuele Gaggiotti a parlare di Giuseppe Picciola, scolaro e segretario di Giosuè Carducci. Come sempre la poesia risulta un efficace mezzo per diffondere determinate idee anche politiche.

Picciola (Parenzo 16 settembre 1859- Firenze 12 giugno 1912) insegnante dal 1885, studioso, poeta ‘accorato cantore della patria lontana’. Solo dopo morto, Picciola fu amato e compreso, schivo della pubblicità e dello scalpore, durante la sua vita i suoi versi non furono noti che a pochi intimi, tra cui il Mazzoni ed il Carducci.  Nei versi del Picciola,  spirito sentimentale, predomina l’armonia e la virtù dello stile sovrano in lui, artista delicatissimo. Più bella, più numerosa e diversa forse sarebbe stata la sua produzione lirica se non fosse stato costretto a lottare col bisogno e legato all’insegnamento.

Emanuele Gaggiotti era membro solerte dell’Associazione nazionalista savonese, presieduta dal prof. G.B. Zanutta e poi dal cav. Bartolomeo Accornero, titolare della Società Anonima Mineraria.

Gaggiotti nato a Terni nel 1889, figlio del cav. Zama Gaggiotti, segretario generale  della Siderurgica (per questo era giunto infante a Savona) laureato in giurisprudenza, avvocato, consiglieree della Dante Alighieri, sottotenente di fanteria, ucciso in combattimento il 9 giugno 1916 da una pallottola in fronte a Passo Buole, in Val Laganina, meritando una medaglia d’argento al valore militare alla memoria. La conferenza del figlio Emanuele, seguita con entusiasmo, suscitò un proporzionato ragguaglio giornalistico che merita di essere riproposto sia per l’estrema  rarità del quotidiano, sia perchè evoca l’atmosfera di quella serata, sia perchè suggerisce particolari e sfumature possibili soltanto ad un testimone.  Pochissimi oratori hanno la fortuna di parlare ad una così affascinante umana fioritura di grazia e di poesia. Numerosissimo il pubblico maschile, insegnanti, professori, studenti di ginnasio, del liceo, delle scuole tecniche, dell’istituto tecnico nautico, della scuole femminili,  il comando ed ufficiali del 41° il il comando ed ufficiali del 5° reggimento bersaglieri.

Savona  che affollava le conferenze  promosse da partiti politici, da movimenti ideologici, da sodalizi, quale l’Università popolare (fondata  nel 1905 su iniziativa della Società generale di mutuo soccorso).

di Gian Luigi Bruzzone


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