Documentazione ufficiale dell’archivio del Consiglio regionale della Liguria. Riproporre la rilettura di chi preferisce approfondire e documentarsi, confrontarsi, rispetto ai tuttologi della politica e non. E’ sempre utile per imparare, ragionare con la propria testa anzichè per sentito dire o peggio portare il proprio cervello all’ammasso. Così rileggendo un articolo che scrisse, nel 2008, il prof. Pietro Oliva, consigliere regionale di Forza Italia, a proposito delle aree dismesse dalle ferrovie (quelle già libere con i vecchi tracciati e le future con trasferimento a monte dei binari). Oliva che aveva abbracciato la politica per passione, spirito di servizio, proponeva tra le alternative il mantenimento di ‘treni turistici’. Una sorte di metrò urbano con tutte le sue peculiarità, a cominciare dai collegamenti tra le cittadini costiere alle prese del un traffico ormai infernale, inquinamento di cui nessuno o quasi parla. Ovvero salute e costi economici.
Il 21 aprile 2016 da trucioli.it: …Che dire dire di chi ha scelto di lasciare, non ricandidarsi. Il prof. Pietro Oliva, presidente del consiglio comunale, già vice sindaco, già consigliere regionale, per anni tra i politici loanesi più in vista ed apprezzato. Ha deciso di passare il ‘testimone’ al rinnovamento, ai giovani, alle nuove leve del centro destra. Non vuole l’etichetta del ‘gerontocomio’, preferisce l’hobby del coltivatore agricolo nella sua ‘tenuta di Verzi’ di Loano. Alle auto di rappresentanza, ha finito per scegliere l’Ape utile e semplice da parcheggiare. Pietro Oliva tra i custodi dei ‘segreti’ di Palazzo Doria, dell’apparato, di chi conta davvero e chi comanda dentro e fuori il Comune.
ULTIMI INCARICHI – Oliva che come ultimo incarico pubblico era stato ‘chiamato’ alla vice presidenza della Servizi Ambientali Spa, la maggiore società pubblica partecipata del ponente savonese, nel ruolo di fatto di presidente, in sostituzione del vice prefetto dr. Andrea Santanastaso che, mentre ricopriva la carica di commissario prefettizio al Comune di Borghetto, era finito agli arresti domiciliari per un’inchiesta sulla ‘prefettura’. Oliva era entrato in consiglio regionale dopo le elezioni 2005. Era vice presidente della Commissione attività produttive, membro delle commissioni Programmazione e Bilancio, Territorio e Ambiente, Controlli. Consigliere di minoranza, molto attivo, ha chiamato a far parte della sua segreteria Teresita Saettone, Eleonora Risso, mentre all’assessore comunale di Loano, Remo Zaccaria, era affidato il coordinamento dei “rapporti con il territorio”. Oliva venneo dichiarato decaduto dal tribunale civile di Genova (ineleggibile a causa della sua presenza nella Finanziaria regionale Filse al momento dell’elezione) e a seguito del ricorso di un suo collega di partito, il geom. Graziano Falciani, valbormidese, impreditore.
Il prof. Oliva che non apparteneva alle categoria di chi ha il nasino all’insù, arroganti e permalosi; educato e rispettoso dei ruoli, anche nei confronti di chi, nel lavoro di cronista, capitava di non scrivere ‘agraiment‘. E’ stato anche vice sindaco, assessore al Bilancio (settore finanziario di palazzo Doria), presidente del Consiglio comunale, coordinatore provinciale di Forza Italia nei tempi fulgidi di Berlusconi, segretario della sezione loanese, legame di amicizia tra sua moglie e quella di Claudio Scajola. Uno scajolano convinto che non aveva tradito neppure nei momenti più difficile dell’illustre politico imperiese.
Il forzitaliota loanese che non stravedeva per certi personaggi della ex nomenclatura rossa savonese. Carlo Ruggeri? Il prof. Oliva, da assessore, scriveva una lettera aperta a La Stampa dove elencava le presidenze di cooperative rosse ricoperte da Ruggeri e finite in fallimento. Solo per la Sabazia di Vado il dissesto (non da addebitare alla “diabolica” presenza Ruggeri ma affidata quasi ad un prestanome, il compagno Milano) si aggirava intorno ai 15-18 miliardi di lire. Oliva concludeva ironicamente “…Se da sindaco, egregio Ruggeri, otterrà uguali risultati….povera Savona…!”.
E A DIANO MARINA SI PENSA AI PRIMI 300 METRI DELLA EX FERROVIA
CON I PROGETTI DELL’AMMINISTRAZIONE DEL SINDACO CHIAPPORI GIA’ SENATORE LEGHISTA