Da ottuagenaria, non ho potuto non commuovermi durante la recente festa per l’inaugurazione del Centro Polivalente, presso la Scuola “Bernardo Gandoglia” di Noli. Commuovermi, rivedendomi scolaretta di V elementare entrare per la prima volta in questa bella Scuola, nuova di zecca, tanti anni fa. Spazio, luce e i fiori di noi bambini portati alla maestra per abbellire l’aula, come ho sentito proporre dagli alunni intervenuti alla festa con i loro insegnanti.
L’incontro è stato molto partecipato dalla Comunità nolese e ha visto la presenza di alte Autorità locali e regionali. Offrendo un’immagine esaltante dell’impegno profuso e dell’esito raggiunto, sia per ll Centro-palestra, che per il preesistente edificio scolastico: abbiamo tutti giustamente apprezzato. Al culmine dell’evento c’è stata l’intitolazione del Centro Polivalente al compianto amico Giuliano Moggio che ha ben meritato il solenne riconoscimento.
Musica, canti, discorsi commemorativi e augurali, persino un cenno al bell’ambiente esterno su cui si affaccia la Scuola.
E qui ha cominciato a rompersi l’incantesimo…,almeno dentro di me. Non ho potuto fare a meno di riandare a quella bambina di tanti anni fa, che certo frequentava una scuola più povera dell’attuale, ma che, affacciandosi alle grandi finestre della sua aula, non aveva di fronte , sulla collina di S. Michele, un alto palo della telefonia mobile pronto ad ospitare niente di meno che un Polo multitelefonico.
Non aveva sul retro, in via Defferrari, 26, a soli 28 METRI dall’edificio scolastico un altro impianto e per giunta POTENZIATO.
Non aveva, nel giro di soli 20 numeri civici della stessa via Defferrari, al n° 6, sull’Hotel Gino – e quindi più vicino al Nido della Scuola dell’Infanzia “Defferrari”– un ulteriore impianto, anche quello POTENZIATO: un concentrato di emissioni elettromagnetiche il quale va ben al di là di un servizio che dovrebbe conciliarsi con la tutela delle cosiddette”fasce sensibili” quali sono quelle scolastiche. Oggi invece, la nostra Scuola, arricchita, messa a lucido, festeggiata a dovere, si trova al centro di un triangolo che, con il completamento del S.Michele, godrà probabilmente di quella sommatoria di onde contro la quale già tanto tempo fa, con la sola ipotesi del S.Michele, un esperto aveva messo in guardia.
Tali installazioni hanno potuto essere effettuate in primo luogo perché il Comune ha varato un Piano, in itinere dal 2004, soltanto a fine 2018, quando ormai i Gestori avevano liberamente scelto i loro siti e piazzato le loro antenne,come la legge permette di fare, se manca un Piano che le regolamenti.
Ma altri motivi completano il quadro
– Per quanto riguarda il Polo multigestore di S.Michele, è stata concessa dalla precedente Amministrazione un’autorizzazione che pare in contrasto con l’articolo del PRG riguardante i crinali e pare pure che non ci si sia accorti delle difformità tra progetto e simulazioni; anche in seguito, alla luce delle prove congiunte, durante l’attuale Amministrazione, è stata presentata nella difesa – visto il Ricorso del Gestore contro la revoca comunale della licenza – una documentazione incompleta rispetto alle prove, con in più un errore di forma: in tal modo il Comune si è messo in condizione di perdere e il Gestore è tornato in possesso della primitiva autorizzazione.
– Per quanto riguarda la Stazione Radio Base di v Defferrari 26, se la precedente Amministrazione avesse applicato la SALVAGUARDIA, secondo il DPR 380/01, l’impianto sarebbe almeno a 50 metri dalla Scuola e non a 28, come invece è. Preoccupante, inoltre, il suo POTENZIAMENTO.
– Per quanto riguarda la Stazione Radio Base di v. Defferrari 6, installata nel 2016, l’attuale Amministrazione, che pure aveva ammesso la legittimità della salvaguardia, in effetti non l’ha applicata perché non ha dato in tempo utile il DINIEGO AL POTENZIAMENTO, essendo, quello, un sito che può ospitare un impianto con potenza non superiore a 10 watt, qual era quella installata originariamente.
Questo superbo scenario intorno al Complesso scolastico che va dal Nido alla III Media, si è verificato proprio a Noli, nonostante la dura battaglia di un Comitato cittadino che per anni si è opposto non alle antenne, ma alla loro installazione su siti critici, troppo vicini a Scuole e abitazioni; si è documentato, ha informato attraverso incontri pubblici, convegni, interventi di esperti, cercando anche la collaborazione con le Amministrazioni; e poi ha contestato senza ricevere smentite o avere un confronto, ha vigilato e denunciato. Ma il risultato del suo impegno civico non ha prodotto quei frutti che erano a portata di mano e avrebbero consentito di tutelare maggiormente i nostri alunni. Inoltre da tempo “va tutto bene, signora marchesa” con conseguente rimozione del problema. Chissà se quando sarà ultimato l’impianto sul S.Michele ci si accorgerà del reale impatto, anche solo sotto il profilo paesaggistico, impatto sempre minimizzato dai tecnici comunali?
Ma il sipario è calato sulla festa e anche sulle amare riflessioni; le luci si sono spente, quelle dello sconcerto e dell’indignazione, no.
Maria Vincenti (Presidente del Comitato nolese per la difesa di Salute e Ambiente)