Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Anci Liguria e Savona capofila: compie 10 anni la task force comunale antievasori Risultati zero e piani d’azione del colonnello


Tutti benevolmente zitti, anzi nel cassetto. Il 15 ottobre 2010, pagina nazionale del Secolo XIX, a firma del redattore esperto Francesco Margiocco: “Un ispettore comunale antievasori. Vinai (Anci Liguria). Avrà tutte le competenze per partecipare agli accertamenti fiscali. Oggi al via il corso di formazione per i futuri funzionari degli uffici tributi”. E a corredo l’intervento dell’allora comandante provinciale della Guardia di Finanza, col. Roberto Visentin, brillante curriculum, già in servizio a Ventimiglia e nel porto di Genova (Vedi curriculum ….). Da li a poco rinuncerà alla carriera in divisa per il ruolo di segretario generale dell’Autorità Portuale di Savona – Vado in anni cruciali per lo sviluppo, con Asl secondo centro di potere, di appalti milionari e posti di lavoro della Provincia. Un robusto e qualificato staff dirigenziale composto da Marina Monti e Antonella Granero (entrambe giornaliste professioniste che hanno lasciato il  Secolo XIX di Genova e Savona), Federica Moretti, Rossana Varna,. Flavio Destefanis, Paolo Canavese.

Il comandante Visentin che in quei giorni di ottobre 2009 ricordava: “La Liguria è tra le regioni dove l’evasione fiscale, nel 2008, è aumentata di più, pari al + 6,8 per cento.  Peggio stanno soltanto Lazio, Lombardia, Veneto e la Campania resta capofila”. E Pierluigi Vinai, segretario generale Anci Liguria parlava di ” scarsa educazione alla legalità. Le basi dell’educazione civica, a scuola, non vengono insegnate’. Testimonianza di un padre di quattro figli”. E Visentin: “Molto spesso le scuole di Savona ci invitano…spieghiamo che cosa significa contribuire alle risorse dello Stato, dei Comuni. Cercando di far loro capire, ad esempio, che se le strade sono illuminate da lampioni, se i bambini posso imparare l’alfabeto e le tabelline è proprio grazie ai cittadini onesti che pagano le tasse.” E concludeva con un’amara constatazione: Purtroppo a giudicare dalla realtà in cui ci imbattiamo ogni giorno….l’evasione è molto diffusa”. Pagando tutti si pagherebbe di meno tutti. Diamo sempre priorità alla caccia agli evasori totali. Che si annidano un po ovunque: professionisti, commercianti, artigiani, ricchi e meno ricchi; i tanti proprietari di quattro, cinque e più appartamenti, rigorosamente affittati in nero”.

E la politica, i politici locali, i sindaci, assessori, consiglieri comunali che aiuto concreto danno all’articolo della Costituzione che sancisce l’obbligo dei cittadini di pagare in base al proprio reddito ? Chi non demorde dalla lotta, diciamo politica all’evasione, non ha futuro elettorale e non sarà campione di preferenze. I cronisti che si impegnano con più coerenza nella diffusa corsa a sottrarre al fisco statale e comunale si ritrovano emarginati e scomodi.

Nei giorni scorsi si è letto che per dare ossigeno ai bilanci comunali pochi comuni liguri partecipano alla corsa alle multe. Anche se nell’estremo ponente le statistiche riportate indicano un boom di incassi e tra i più colpiti risultano i francesi. Più o meno nella media la situazione savonese, con Savona che comunque si distingue per rigore dovuto in particolare alla ormai consolidata e brutta abitudine dell’auto in doppia fila.

Nessuno  può realisticamente ritenere che il segretario Vinai di nomina politica, dall’alto della sua esperienza e competenza, doveva essere il condottiere dell’equità fiscale praticata dalle amministrazioni comunali della Liguria. Non è raro leggere di Comuni in cui si scopre, da parte dei nuovi amministratori in carica (vedi il dr. Silvano Montaldo a Savona, commercialista di rango ed ex sindaco a Laigueglia) tributi non riscossi per anni, non parliamo della lotta agli infedeli del fisco. Si procede ad operazioni di recupero spesso forzose, laceranti. molte volte con un pugno di mosche. Non è mai una priorità elettorale se non si vuole perdere le elezioni, anzi bisogna ripetere che la pressione fiscale è destinata a scendere. Non ha fatto gran clamore che un Comune può persino finire in predissesto, amministrato ora dal centro destra, ora dal centro sinistra, anche con sindaci ed assessori commercialisti. A Borghetto si è raggiunto l’orlo del fallimento non solo per debiti  dovuti a mala gestione di due cause civili, per i crediti accumulati da cittadini contribuenti, Milioni di euro che i funzionari dicevano di non poter riscuotere o accertare per mancanza di personale nell’ufficio competente. Ci sono comuni (Loano era uno di questi) dove la forza ‘ufficio tributi’ è stata ridotta al minimo e un impiegato troppo ‘segugio’ e tenace si è ritrovato confinato ad altro incarico e di fatto innocuo. Al di là, come può succedere, dei caratteri e del modo di proporsi con i dirigenti ed assessori, sindaco. Basta leggere le determine dirigenziali – solitamente ignorate dai media e sconosciute alla maggioranza dei cittadini (forse non è sempre casuale se ci sono città dove la percentuale dei votanti continua scendere) in cui si deve procedere ad operazioni di recupero di tasse comunali per centinaia di migliaia di euro che messe insieme nel corso degli anni sommano a milioni persi. Poi c’è l’impegno o il mancato impegno agli accertamenti, a chi riesce a sfuggire. Chi ricorda i numeri emersi quando il Comune affidava a società private – con la percentuale in base al recupero evasione – si sarà fatto un quadro tra il dichiarato, l’accertato e l’evaso, parliamo sempre di tributi comunali.

Si veda oggi, per farsi un’idea, persino il grado di evasione del bollo auto o moto (controllo dalla Regione),  autoveicoli e motoveicoli  addirittura sprovvisti di copertura assicurativa. E il danno viene risarcito, in questi casi, solo in presenza di feriti dal sistema assicurativo associato.  Ecco di fronte a tante fotografie, ci sarebbe da incoraggiare, perseverare, e anche applaudire, l’idea dell’ispettore comunale antievasione.  Trucioli aveva già riportato, senza la minima reazione, la notizia che i comuni liguri, noi ci occupiamo del ponente, non si erano distinti quando venne approvata la norma che con la caccia agli evasori del fisco avrebbero avuto  una compartecipazione nelle somme riscosse.  Nessuno ha mai diramato un comunicato stampa o una dichiarazione per rendere conto di questo o quel comune.

E allora ? In Italia, è un detto comune, finchè non ci scappa il morto, nulla si muove. Ecco la controprova. Le cronache nazionali hanno dedicato pagine alla lady di ferro che stoppa le licenze “se non paghi la tassa, chiude il locale”. Renata Tosi sindaco di Riccione e la crociata anti-evasori. Trovata una leva per far rispettare la Trai a chi non lo fa”. Credete che qualche media, cartaceo o on line, abbia ritenuto di constatare le reazioni dei nostri sindaci ? Ancora una volta bisogna ammettere che l’esperienza del sindaco Marco Melgrati e del suo staff di giunta, ha fatto la differenza con l’iniziativa (vedi a fondo pagina) della mediazione tributaria.

ORGANIGRAMMA DELL’ANCI DELLA LIGURIA 2018

DIRETTORE GENERALE Pierluigi Vinai, VICE DIRETTORE, Luca Petralia. STAFF OPERATIVO INTERNO Anna Fracchiolla, Daniela Guerisoli, Elena Cocchi, Monika Pupo, Roberto Margutti, Tommaso Lorenzetti. COLLABORATORI ESTERNIAnnalisa Cevasco

Centro Studi Medì: Ilaria Mazzini, Lucio Brignoli. UFFICIO STAMPA Francesca Russillo, Studio Gardella.

ALASSIO – Mediazione tributaria: un ufficio per la prevenzione dei contenziosi

Approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Comunale è già operativo presso il Servizio Tributi

Nei giorni scorsi la Giunta Comunale ha approvato l’istituzione di un Ufficio di Mediazione Tributaria che è ora operativo presso il Servizio Tributi del Comune di Alassio. “L’ufficio – spiega Patrizia Mordente, Assessore al Bilancio del Comune di Alassio – si prefigge lo scopo di instaurare un dialogo costruttivo con l’utente finalizzato all’individuazione di soluzioni condivise in materia di tributi locali. Giungere ad accordi condivisi, infatti, consente alle parti, sia al cittadino-utente, sia all’Ente, un risparmio significativo in termini di tempo ed economie”. “Quello della mediazione – aggiunge Mordente –  è un istituto già introdotto dall’Agenzia delle entrate per risolvere le controversie con l’Amministrazione Finanziaria fino al valore di 50 mila euro, al fine di fornire uno strumento di risoluzione stragiudiziale e ridurre il contenzioso tributario”. Attivo al secondo piano del palazzo comunale è affidato alla competenza del Dott. Enrico Tomat, funzionario comunale, che si avvarrà della collaborazione della D.ssa Elena Tobia e del geom Ambrogio Todde che svolgeranno le nuove mansioni oltre a quelle già assegnate, sotto il coordinamento della dirigente del III Settore, D.ssa Gabriella Gandino.

 


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