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Savona: Azzurrità di Mare nell’ex Nautico


«Azzurrità di Mare»: grazie a Francesco Ottonello, Maria Scarfì Cirone e Gaetano Colletti, il cui operato è ben noto ai lettori, nell’ex Istituto Nautico una mostra rielabora gli stilemi cromatici.

Un tema presente in molti capolavori del passato reinterpretato anche per mezzo di tecniche espressive nuove, che valorizzano la resa cromatica. Il mare, l’acqua col suo battito regolare, la spiaggia sabbiosa, in un orizzonte senza fine. L’uso di tonalità che vanno dal blu, all’azzurro, svela il sogno, la distanza, lo sguardo, che non mira ad alcun oggetto definito ma al contempo sprigiona la bellezza più recondita. Opere costituite da una cifra d’azzurro che è via via esternazione, unità, che è il celeste, il luminoso, la distanza, in composizioni incorniciate talora di silenzio. Percezioni soggettive che irrompono in un mondo minato alle basi della modernità, reso fragile, in un frangente in cui, mancando ogni punto di riferimento, tutto si dissolve in una sorta di liquidità. E qui emerge l’assunto del recente scomparso Zygmunt Bauman, che era il filosofo della ‘società liquida’.

L’esposizione dal titolo «Azzurrità di Mare» presenta una selezione di artisti, quasi tutti noti nel panorama locale e in larga misura adducibili a quello che, fino a qualche tempo fa, era il bacino de «La Casa delle Arti», uniti nell’intento di indagare ambiti espressivi essenzialmente legati all’ambiente marino.

Da sx: Maria Scarfì Cirone, Francesco Ottonello e Gaetano Colletti, gli organizzatori.

Arte, cultura e cooperazione interassociativa sono gli elementi chiave dell”iniziativa, che rappresenta la prima vera e propria collaborazione congiunta fra il «Centro Culturale Cenacolo degli Artisti» di Albisola Superiore e l’«Associazione Amici del Nautico» di Savona, realizzando un connubio soltanto apparentemente innaturale tra «belle arti» e «arti marinaresche».

La vecchia sede dell’Istituto Nautico accoglie un format completamente nuovo, pensato per portare il pubblico a farsi una visione completa sulle prospettive comuni ad arte e tecnica. Si prefigura uno strumento concesso agli artisti per proporre all’utenza i propri lavori in modo diretto e tangibile, testimoniando la propria creatività, tuttavia non è possibile prevedere ora quali saranno gli esiti a distanza.

L’operazione si è concretizzata attraverso la solerzia e la diligenza di una collaudata triade di figure eccellenti in ambito culturale cittadino, ma non solo: Francesco Ottonello, Maria Scarfì Cirone e Gaetano Colletti, il cui operato è ben noto ai lettori, in quanto ampiamente citato in precedenti articoli.

Il programma dell’inaugurazione e dell’intero periodo di svolgimento della mostra è visibile nella locandina qui pubblicata.




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