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Cinque Alassino d’Oro, il passato a volte non conta. Gabrielli declina l’invito, c’è l’inchiesta


E’ un bene o un male aver inflazionato i prescelti dell’Alassino d’Oro ? E’ un bene o un male la designazione senza tenere conto del ‘curriculum’ penale o se volete anche solo etico morale di vita ? Fa bene o male al prestigio e alla credibilità di un premio assegnato in nome della prima istituzione democratica (Il Comune) accomunare chi ha una specchiata condotta, coerenza e rettitudine, con se e con gli altri, con chi ha vissuto problematiche comportamentali non proprio edificanti, anche solo a leggere la rassegna stampa alassina ? Non è questione di rivangare, non perdonare, non riabilitare. Semmai di opportunità e di snaturare gli ideali che hanno ispirato i padri dell’Alassino d’Oro. Non siamo affatto convinti della gara, con il primato detenuto dalla passata giunta del sindaco Canepa, a chi si fa più amici. 

E’ verissimo che ad Alassio la pusillanimità è molto praticata, il coraggio di esporsi in prima persona non è dote diffusa. Mentre i tribuni si sbizzarriscono al bar, all’angolo della strada, nel tête-à-tête,. Non ci convincono i sepolcri imbiancati che applaudono e poi diffamano dietro le quinte. Non ci convincono i castigamatti: “…. Ancora una volta, più che coincidenze, falsità e menzogne, orchestrate ad arte da una minoranza che non ha altri argomenti che la diffamazione. Anche per quest’ultima abbiamo provveduto a una denuncia per diffamazione aggravata a mezzo stampa, e spero che il danaro che otterrò per i danni morali e materiali sarà molto e sarà dedicato a coronare il sogno di  a favore dei disabili….”. Avete più saputo come è andata finire ? Avete letto la lettera di scuse ? C’è qualche giornalista che ad Alassio soffre di memoria ? Non è questo il momento di ‘rovinare’ una festa a chi la merita. Dare un solenne riconoscimento che sia di esempio  e non già una passerella.

Non è questo il momento di domandarsi, darsi una risposta pragmatica e reale, alla decisione del capo della Polizia di Stato, il galantuomo e stimato Franco Gabrielli, che dopo aver declinato l’invito ad Imperia, accolto a braccia aperte ad Alassio, ha scelto il ‘no grazie dell’onore, ma ho altri impegni inderogabili.  Che sia tutto casuale ?

COMUNICATO STAMPA – Gli Alassini d’Oro espressione di un rilancio della città, del ruolo che i locali del divertimento e la Dolce Vita Alassina hanno sempre avuto nel richiamare pubblico vicino e lontano

Silvio Fasano

Una giornata importante quella di venerdì 7 dicembre per la Città di Alassio. Entra nel vivo Alassio Christmas Town con la prima Fiera De.Co Street Food ma soprattutto è il momento istituzionale dei riconoscimenti ufficiali, del tributo che l’Amministrazione Comunale rivolge a quanti si sono distinti e hanno operato per fare grande la città del Muretto. Quest’anno al tradizionale conferimento dell’Alassino d’Oro si aggiunge un ulteriore momento di grande rilievo istituzionale.

Alle 12,30 di venerdì 7 dicembre il Consiglio Comunale e le autorità civili e militari del territorio si riuniranno presso la Sala Consiglio del Comune di Alassio per conferire la Cittadinanza Onoraria alla Polizia di Stato, in onore di tutti gli operatori appartenenti al Commissariato di P.S. di Alassio e ai

Franco Ferranti

reparti operanti sul territorio, che da sempre hanno garantito e ancora oggi assicurano la migliore sicurezza ai cittadini residenti e i più alti livelli di tutela e protezione della popolazione locale e non.

Nel pomeriggio al termine delle celebrazioni religiose del Santo Patrono, si terrà la tradizionale cerimonia di consegna degli Alassini d’Oro. Su chi fossero i destinatari di questo prestigioso riconoscimento, un primo indizio il Sindaco di Alassio l’aveva fornito durante la conferenza stampa di presentazione del Calendario di Alassio Christmas Town: “Gli Alassini d’oro, quest’anno saranno protagonisti della movida alassina” aveva detto.

Fabrizio Benvenuti

“L’idea – prosegue oggi Melgrati – è quella di dare un segnale forte su una delle mission di questa amministrazione: restituire vita e dinamicità alla città. Ecco perché abbiamo individuato tre uomini che hanno fatto grandi le notti alassine, che con le loro attività hanno saputo richiamare nella nostra città stuoli di giovani e meno giovani. Parlo di Fabrizio Benvenuti, di Franco Ferranti e di Nanni Banchio: ognuno di loro ha animato le serate della città del Muretto, diventando punto di riferimento delle compagnie locali e non”.

A Fabrizio Benvenuti va il merito con il fratello Renzino, prematuramente scomparso, di aver trasformato il Bar Gianni in American Bar: il locale era piccolo, ma il suo dehor era la città e gli anni dell’Ubrecche sono ben stampati nella memoria di tutti noi.

Era il 1961 quando Franco Ferranti aprì col fratello Tito, il Whisky a Gogo in Via Verdi; locale rigorosamente scozzese come il Whisky,  per una clientela giovane e informale. Per un pubblico più formale e adulto nasceva invece il Boccaccio Club. Era l’inizio degli Anni ’70 e Franco Ferranti scelse Alassio quale città dove trascorrere il resto della vita e far crescere la sua creatura.

Stefano Fanelli

Dal Norman, alla Suerte, al Manila, al Corsara Beach ma nel curriculum vitae di Giovanni Banchio c’è molto, molto di più: c’è l’Isola Gallinara, c’è l’Aster… Non gli difettano fantasia ed estro creativo e ama sottolineare come non abbia mai acquistato un’attività già esistente creando sempre ex novo le sue “invenzioni”. Gli anni passano ma ancora non ha perso l’istinto e il desiderio di dare vita a luoghi e situazioni per animare il pubblico e la città di Alassio.

Il quarto alassino d’oro va a un professionista instancabile che da sessant’anni con le sue fotografie porta Alassio nel mondo. “Mi piace considerarlo l’ultimo dei paparazzi – prosegue Melgrati –  Silvio Fasano, il decano dei fotografi della nostra città e quello che più di altri ha saputo interpretare la “Dolce Vita” alassina… dall’alto delle sue scalette“.

Non occorrono spiegazioni per il quinto sigillo. Vincere un campionato mondiale è quanto di più straordinario si possa realizzare nel proprio campo. E’ l’impresa riuscita a Stefano Fanelli laureatosi campione del mondo conquistando la corona iridata Iska 78 kg: un miracolo tutto alassino, costruito con nove anni di duro lavoro e impegno in palestra e nella vita.

Giovanni Banchio

“Vorrei aggiungere alcune menzioni particolari – aggiunge a nome dell’Amministrazione Comunale il Sindaco Melgrati –  Le prime a due persone che già lo scorso anno hanno ricevuto questo riconoscimento. Parlo di Giampiero Colli che anche quest’anno ha superato se stesso portando, ancora una volta, con il suo evento When We Were Kids, il nome di Alassio nel mondo. Allo stesso modo, Pietro Sibello, premiato con il sigillo alassino lo scorso anno, con il fratello Gianfranco, quest’anno si appresta a vivere l’esperienza dell’America’s Cup la massima espressione della vela mondiale. La terza menzione è più complessa: non siamo infatti riusciti a individuare una persona fisica cui presentare il nostro riconoscimento. La stampa li ha definiti “Gli angeli della sabbia” e sono tutti quelli che, alassini, ma non solo loro, il 29 ottobre scorso e nei giorni a seguire si sono adoperati prima a difendere la città dalla forza del mare, poi a soccorrerla. A tutti loro va il ringraziamento dell’amministrazione comunale non solo per il grande lavoro svolto, ma per lo straordinario esempio di dedizione e amore per Alassio, nel momento del bisogno”.

MONICA ZIONI, DALLA SALA CINEMATOGRAFICA ALLA CASSA DELLA LIDL

A FARE SPESA PER RISPARMIARE E DARE BUON ESEMPIO AGLI ALASSINI

 


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