Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Celle Ligure vota, si scaldano i motori
Irruzione notturna di Belfagor guastatore


Luigi Bertoldi anche quando non firma è un illuminato ‘ispiratore’. Un solo interrogativo aleggia nei lettori meno smaliziati: una battaglia, la sua, contro i mulino vento di quella che qualcuno definisce la Zunino dinasty ? E perchè, invece, non porsi altre riflessioni. O la Zunino story, a Celle, ha arrecato più danni che benefici alla comunità, alle generazioni del domani, badando solo a pillole della felicità a distratti cellesi viventi; o ancora, è la fotocopia della gemella di Corleone city dove comandava un re che non ha mai neppure graffiato, da regnante, un concittadino, e le sue ‘opere di bene’ si propagavano a macchia d’olio.

Finché un giorno, terzo secolo dopo Cristo…. Oppure come è molto probabile c’è stata una sapiente ‘cabina di regia’(non importa il numero, ma la qualità) che ha somministrato, senza sonnifero, manna di benessere e sviluppo, assai meglio di tante altre località rivierasche . Ed ha goduto le divisioni (provocate o meno) di chi non è stato capace ad organizzare la coesione. Col rischio di finire nel banco dei disfattisti. E che dire di quel maledetto blog che chiamano davvero trucioli.it, vivente da 7 anni, esperienza da blogger  a trucioli savonesi, propagatore, dalle piccole città ai ‘nano’ paesi dell’entroterra montano, di ‘uniti si vince’, basta divisioni, lotte fratricide, avanti nel confronto e nella coesione di idee, programmi, obiettivi e soprattutto risultati da segnare nell’agenda giornaliera, mese, anno. La lista degli impegni assunti e rispettati. La condivisione che soltanto la forza dell’unione spaventa, anzi vince sui furfanti. Belfagor custodisce una piccola rassegna stampa (e non solo) di Celle come eravamo. Leggerla è almeno istruttivo. Buone feste dai belfagoriani.

LA CONTROINFOMAZIONE ? E PROPOSTE

Luigi Bertoldi

Perché non proporre, almeno per i giovani, per non dimenticare, un contro-manifesto anti-stamposovietico ?

Remo Zunino candidato sindaco Uniti per Celle

Badando bene che col solo ‘anti’ si finisce prigionieri nell’acquitrino, popolo dei Verdi (italci) docet.

Un spazio all’humor per rasserenare l’atmosfera inquinata dal malessere. A Celle non passa lo ‘straniero’ noi vogliamo il budda nero !? Dobbiamo cantarla tutti in coro e non solo. Il sacro suolo della nostra Patria cellese  è più che mai in pericolo di essere invaso dalle teste pensanti antizuniniane (opera attribuita a Belfagor, re dell’inferno e alleato con i vincitori).

L’ARTICOLO PUBBLICATO DA ‘UOMINI LIBERI’ RECANTE IL ‘MANIFESTO’ UNITI PER CELLE

E stato diffuso il comunicato  (VEDI A FONDO PAGINA ndr) della lista “UNITI PER CELLE” con il PD. Dagli accenti e dalle forme espressive pare un comunicato di chiaro stampo sovietico.

Si racconta di rinuncia alle primarie, unanimità di decisione, designazione a furor di popolo di un candidato sindaco. 

Si racconta di unanimità occultando volutamente il dissenso.

Nessun accenno a Caterina Mordeglia che ha condiviso nel tempo passato (quasi mezzo secolo) tutte le amministrazioni di Zunino ed ora aspirava alla carica di Sindaco. E’ stata scaricata, neutralizzata da un sistema di costruzione del consenso che ti carica, ti lusinga, ti utilizza e ti scarica malamente quando non gli servi più.

Sono innumerevoli i casi di persone lusingate, utilizzate e poi malamente scaricate che si sono succeduti nel tempo nelle amministrazioni cellesi.

Si proclama una designazione popolare a fronte di una decisione già preventivamente adottata, acquisita e la si spaccia come ansia civica unanime.

Nel Marzo scorso avevamo salutato la scomparsa a Celle Ligure di un personaggio che, oltre ad aver sapientemente diretto il periodico d’informazione locale “A CIVETTA” , è stata una bandiera della democrazia cristiana cellese negli anni 80′.

Non conoscevamo personalmente Vincenzo Testa, ma ci ricordiamo alcune considerazioni rilasciate telefonicamente ancora pochi giorni prima del suo congedo:

1)  Vincenzo Testa considerava inconcepibile l’appoggio che il suo amico di partito, Michele Manzi, aveva offerto alle ripetute Amministrazioni della dinastia degli Zunino di Celle Ligure.

2) Vincenzo Testa rifiutava la logica che il potere locale fosse considerato da qualcuno come una cosa propria.

Diamo ragione a Vincenzo Testa e volentieri lo ricordiamo per  la sua onestà intellettuale

 Celle  ligure  è  un paese  distratto, addormentato  o  anestetizzato ?

IL MANIFESTO UNITI PER CELLE (E GIA’ VITTORIOSI ?)

 


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