Un hotel che ospita i gatti. Si chiamano ‘cat hotel‘ e, c’è da scommettere, seguiranno i ‘cat cafè‘ sull’esempio di altre città italiane. Non siamo in Giappone dove nella sola Tokio si trovano già tre hotel ed una ventina di café per gatti. A Loano il ‘progetto hotel dei gatti” potrebbe presto concretizzarsi ad opera di una giovane coppia lombarda che, dopo una ricerca di mercato, ha scelto la città dei Doria. Mentre ad Albenga è stato inaugurato il primo ‘Maxi zoo’ commerciale della Liguria; appartiene ad una società tedesca con 1500 negozi. La sede ingauna, ironia della sorte, è nei locali dove si trovava il concessionario di marche automobilistiche affermate in Germania e non solo. Leggi anche: la mostra, a Loano, della pittrice Cristina Sartore. Nel suo profilo Facebook professa: “…io amo i gatti’. Leggi infine: a Diano Castello una storia che non è da libro cuore, ma… di una veterinaria che offre la ricompensa di 500 € a chi ritrova la sua Ginetta, gallina di compagnia. Fuga d’amore alla ricerca del gallo ? O più verosimilmente preda di ladruncoli ?
Anche se non siamo ad aprile per invocare un ‘pesce’ oppure tempo di carnevale, inizialmente non abbiamo preso sul serio l’annuncio di due giovani sposi lombardi che hanno contattato un’agenzia, o forse più, immobiliare di Loano per realizzare un sogno: aprire un hotel per gatti ed altri animali. Un 4 stelle parrebbe, destinato a clientela top. Dopo alcuni tentativi abbiamo trovato un riscontro. Tutto vero perlomeno nelle aspirazioni. Figli di papà verrebbe da dire, provenienti da un lungo soggiorno in Giappone.
Perché proprio Loano e non un altra cittadina della Riviera ? Al cellulare Silvia risponde: “Abbiamo fatto una ricerca di mercato, rassegna stampa inclusa, e nel comprensorio loanese emerge il più alto indice di gattofali/e, di spesa per cani e gatti “. In realtà il più provvisto market della zona si trova a Borghetto S. Spirito, cittadina che quanto a benessere ed tessuto commerciale, sociale, non brilla, dove ha chiuso perfino una banca, oltre ad un centro storico sempre più spettrale. Andiamo avanti cercando di scoprire qualcosa di più.
Ci rendiamo conto che l’interlocutrice parla in viva voce e ha vicino il marito. E solo a discorso inoltrato, come vedremo, si rende conto di conversare con la persona ‘ sbagliata’. Non è agente immobiliare, nè interessato alla loro ricerca di investimento alberghiero per felini e ‘amici dell’uomo’ a quattro zappe. Ascoltiamo cosa dicono nella prima parte della trattativa mancata: ” Il nostro progetto è realizzare ex novo o trovare un’area idonea da destinare a villini per gatti e cagnolini soprattutto di piccola taglia. Con dotazione una sala divertimenti, suite, cucina e refettorio…”. Interloquiamo, pranzi e cene da chef stellati ? ” Risposta sorridente. “Il menù …. prelibate scatolette e abbinamenti per ogni ospite….le giuste calorie…..un gourmet salutistico….’. E’ vero che state scherzando, c’è un equivoco ?
A questo punto ci intrattengono sulla “bellissima esperienza vissuta in Giappone, nei cat hotel dove la regola è ‘non disturbare il felino’ “. Chiediamo: ma continua a citare solo i gatti. Curiosa spiegazione: ” Se i piccoli felini potessero parlare e se non capissimo la loro lingua, quasi certamente ci chiederebbero di portarli in quel lontano paese. Difficile pensare ad un paese che ami e rispetti di più i gatti. E’ questione di cuore e di business che non ha nulla di illegale o speculativo…”. Cioè, industrie e negozi di alimenti per animali danno lavoro agli esseri umani e a chi non ha grossi problemi di arrivare a fine mese, una compagnia alternativa alla solitudine, alle persone sole. Spiegazione: “In Giappone – illustra l’ aspirante albergatrice – hanno aperto pure i cat cafè. Lo stesso vale per Hello Kitty, gattina vagamente leziosa che, da personaggio dei fumetti ,da quasi 50 anni è al centro di un mondo fatto di cartoleria, accessori, abbigliamento, serie Tv e film….”.
E non c’è altro da consigliare ? “Lei dovrebbe andarci se ha passione e non si pentirà. Ci sono i maneki neko, gatti che danno il benvenuto”. Scusi, animali ammaestrati ? Risata: “Non, mnacche !!!!Sono statuine di ogni dimensione e colore che ritraggono un piccolo felino seduto che saluta muovendo la zampa destra. Amati, protetti, rispettati, fonte di ispirazione per ogni forma d’arte. Hanno una lor storia. I gatti sono arrivati in Giappone dalla Cina, anche se non te lo ammettono… Il gatto è un dono speciale ed ha doti di cacciatore di topi….”. Insomma una prmozione per i cat hotel. “Solo a Tokio esistono una ventina di cat café, gestiti da umani, i cui padroni sembrano essere i gatti. I cat hotel si trovano già in molte altre città…”.
Come deve essere la struttura alberghiera che intendete aprire a Loano. “Dobbiamo pensare a quanto abbiamo già visto….dunque ogni stanza ha un ospite fisso a quattro zampe…”. E la funzionalità ? “Come nei cat café, prenotando in quell’hotel si accetta di incontrarlo (il gatto cliente ndr), ma senza disturbarlo troppo. Deciderà lui se avvicinarsi, far intendere se ha bisogno di qualcosa e magari, chissà, dormire ai piedi del letto o sulla vostra testa…”. Scusi, lei sta leggendo un depliant…. sta parlando con un giornalista e volevo sapere solo se in effetti siete voi che la coppia interessata ad aprire un albergo per gatti…., così ci hanno le persone che voi avete contattata….dopo quello che raccontate del Giappone, siete sulla buona strada. I nostri albergatori sono ormai ridotti al lumicino perchè il turismo alberghiero non consente più un ritorno economico e la stagione di lavoro sempre più ristretta, oltre ad un generale decadimento qualitativo della clientela. I ricchi scelgono altre mete. I gatti e cani no ? Dal Giappone a Loano, sarà una bella promozione per la cittadina. E c’è una zona alberghiera che attende da 30 anni.
La giovane coppia lombarda avrà che è arrivato il momento di scommettere ed investire, diversificando l’hotel e la ‘clientela’. A Loano attraccano pure yacht da nababbi; sarà pur vero che la comunità di gattare è più alta e benestante che in altri comprensori, più attive, possono contare sulla visibilità dei social popolari e diffusi in ogni strato sociale, come Ivg.it ed i quotidiani, con cronaca provinciale. Vedi Il Secolo XIX che ogni settimana dedica una pagina alla voce ‘cani e gatti’, cercasi…. Le notizie degli amici a quattro zampe sono tra le più lette. Insomma è radicata la coscienza e la sensibilità verso gli ‘amici dell’uomo’.
C’è chi pensa e scrive di poter dividere l’universo in amanti dei gatti e dei cani, ma non solo. E’ una forzatura ? Entrambi questi animali hanno moltissimo da darci ed insegnarci, ascoltiamo spesso. E dal Giappone dovremmo imparare – ha scritto Giulia Crivelli sul Sole 24 Ore giornale della Confindustria – che in nessun altro paese al mondo, i gatti sono ospiti fissi di strutture alberghiere e proprio per quanto riguarda i gatti, come le persone, non si possiedono mai. Amarle significa rispettarne la natura e gli spazi. Servono anche a questo i cat café che si stanno diffondendo e in Italia e i cat hotel, che speriamo arrivino presto, conclude l’autrice.
Pare assodato che nelle città di mare, soprattutto, ci sono più ‘quattro zampe’ che bambini. E la musica non cambia in altri paesi europei. C’è un documentario. Kedi, la città dei gatti’, è girato ad Istanbul dove vivono più gatti che persone. Si vedono in ogni dove, liberi di salire e scendere dagli alberi, dai tetti delle case, presenti nei negozi, bar, ristoranti. Camminano in mezzo alla gente, se non ricevono abbastanza cibo vanno a caccia di topi, uccelli. Lunga vita, dunque, ai gatti liberi o meno.
Ecco perché fa un cat hotel in Riviera, pur sempre spinta dall’avanzare di un business. Dopo quello degli ambulatori veterinari,dei negozi specializzati, ora è la volta dei grandi magazzini e all’orizzonte cafè ed alberghi di scopo. Ci sarà pure quel prete che dal pulpito non si stanca di ricordare ai fedeli i milioni di bambini che muoiono di fame o denutriti, anche in Italia, anche nella nostra opulenta provincia la povertà in famiglie con bambini non è uno scherzo. Il sacerdote che con il Vangelo tra le mani sprona a preoccuparsi prima di tutto delle creature di Dio, delle loro sofferenze, senza per questo ignorare le quattro zampe, la loro utilità. Ma allora il pastore di anime dovrebbe non dovrebbe ignorare le tonnellate di derrate alimentari che finiscono nelle pattumiere e pochi si preoccupano di distribuire ai tanti poveri, quelli che fanno vita di strada e le povertà racchiuse tra quattro mura, dunque nascoste o meno appariscenti. Gli amici degli animali non sono dei buoni cristiani. Non sia mai detto. Un hotel per gatti è sempre un hotel, ognuno investe e spende i soldi come meglio crede. Siamo nella società del consumismo, c’è chi spende e si impegna per gli esseri umani e chi per le bestiole. Certo bisognerebbe non esagerare. Magari per i credenti e praticanti utile rileggersi alcuni brani di San Francesco patrono d’Italia e ‘fratello degli animali’. Quegli stessi animali che vengono pure benedetti, con l’acqua santa, nelle chiese nel giorno che si festeggia Sant’Antonio Abate.
ALBENGA DOVE GIA’ OPERANO TRE STRUTTURE COMMERCIALI DI PRODOTTI PER ANIMALI
HA APERTO ‘MAXI ZOO’, COLOSSO EUROPEO CHE DETIENE IN ESCLISIVA 15 MARCHI
La sede della società è a Krefeld in Germania. Fondatore: Torsten Toeller. Anno di fondazione: 18 gennaio 1990 a Erkelenz (Germania). Filiali: MAXI ZOO France SAS, Equiva GmbH, Pet Vision AG. Sono oltre 1500 i negozi in attività della catena. Una ventina presenti nell’Italia centrale e settentrionale. In Liguria è stata scelta Albenga, la seconda città della provincia, non solo come abitanti, ma anche come numero di banche e centri commerciali. Non può stupire che anzichè strutture alberghiere, da sole e mare, per turisti d’oltralpe, l’imprenditoria della prima locomotiva economica d’Europa (la Germania) scelga invece un supermercato per animali. In realtà, in zona 8(lbenga e Ceriale) operano con successo due Lidl di proprietà di una famiglia tedesca, colosso europeo del settore.
Nel 2019 in centro città (area Lamberti) aprirà un moderno supermercato della catena Arimondo di Imperia, in collaborazione con Pam importante azienda nazionale veneta. Insomma per gli esercizi commerciali tipo famigliare è ormai sempre più difficile resistere sul mercato. Con l’estinzione dietro l’angolo.
LA MOSTRA A PALAZZO DORIA DI CRISTINA SARTORE:
ADORO DIPINGERE E IL GIARDINAGGIO, AMO I GATTI
UNA STORIA SINGOLARE ED ORIGINALE ARRIVA DA DIANO CASTELLO
PROTAGONISTI UNA VETERINARIA, ALESSIA MURAGLIA, E LA SUA INSEPARABILE ‘DAMA’ DI COMPAGNIA
LA GALLINA GINETTA. PUR DI RITROVARLA LA DOTTORESSA HA SCELTO UNA RICOMPENSA DI 500 €