Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Borghetto S. S. quando vinceva il Pci
Documenti e pagine utili da ricordare


E’ stato il 1975 l’anno della vittoria del Pci a Borghetto S. Spirito. Un’interruzione con l’arch. Pierluigi Bovio sindaco, senza capolista, candidati in ordine alfabetico. Battuta la coalizione tra Dc, Socialdemocratici e socialisti del Psi. Quali erano gli argomenti, i programmi più gettonati, i problemi da risolvere. Come era la cittadina nel 1975 ? C’è chi rimprovera trucioli.it di rispolverare un passato che non interessa più. Semmai seguire di più i temi, gli input che arrivano dai social, pezzi brevi e poco impegnativi, dichiarazione di Tizio e il giorno dopo risposta di Caio. Basta e avanza. Questo è il vero giornalismo, modello Ivg.it che raccoglie per primo l’interesse e l’ammirazione della politica locale, sindaci, assessori, consiglieri e migliaia di cittadini. Vale a dire come consiglio dei lettori di Facebook: non scavare mai troppo e non disturbare più di tanto la cabina di regia.

Sarà certamente così, mettere la museruola al libero pensiero.  Alla nostra terza età, con l’esperienza da modesti cronisti di provincia, crediamo che non dimenticare possa servire da insegnamento, o quanto meno riflessione. Avere coscienza di come e da chi era stata amministrata la città, con quali conseguenze e ricadute positive o negative o perchè si è sbagliato. Dove siamo arrivati e cosa ci può riservare il futuro, soprattutto per le generazioni a venire. Quali errori, eventuali, si continuano a commettere nella visione di insieme della città e di chi oggi l’ha eredita nel bene e nel male. Il ruolo di collaborare, programmare anche in ambito comprensoriale.

E’ vero che forse rischiamo di scontentare già i pochissimi lettori (e ci dicono neppure borghettini) che seguono il blog e che magari vorrebbero essere rallegrati, informati da qualche messaggio pubblicitario che rende la vita più rosea, meno cupa. Raccontare storie di gatti e gattini che si perdono, di cagnolini che devono essere sfamati e cercano padrone. Non educano invece articoli che ci ricordano – dati Istat – che in Italia due milioni di bambini soffrono la fame, che 5 milioni di famiglie sono in povertà assoluta, che milioni di ammalati non possono ricorrere alle cure private per non attendere mesi da un medico e ambulatorio Asl, che in Liguria torna a crescere la disoccupazione, scendono arrivi e presenze turistiche (- 2%). Ci sono tanti posti di lavoro e impieghi sottopagati.

La Dc e soci, già nel ’75, chiedeva il voto perché  “Borghetto sta attraversando un momento difficile, ci siamo convinti che sono più le idee  che ci uniscono da quelle che ci dividono…occorre garantire  libertà e concordia per un effettivo sviluppo di Borghetto….e una critica alla lista di indipendenti che non ci sono a Savona, Genova e Roma…Molto lavoro con le amministrazioni Dc è stato fatto, bisogna riconoscerlo.  Piano regolatore (non si direbbe visto i risultati finali ndr), fognatura bianca e nera, serbatoio di Pineland, trivellazione di pozzi, passeggiata a mare di ponente, nuovo edificio scuola materna, costruzione del campo sportivo, calcio, tennis bocce via Ponti e regione Rocche, arenili e ripascimento, giardini pubblici, studio correnti marine.  Consultorio Onmi, Poliambulatorio e centro medico psicopedagogico, apertura scuola media e materna, centro lettura, assistenza domiciliare anziani”. E poi la lista delle opere da realizzare.

La lista del Pci ricordava invece  i danni causati al Paese a guida Dc: dalla pressione crescente di gruppi, caste, clientele, rendite parassitarie, con l’imperversare di interessi personalistici e corporativi.  Nel programma l’istituzione della farmacia comunale (che oggi vogliono vendere per far cassa causa debiti pregressi degli ultimi 10 -.15 anni), l’urbanizzazione primaria e  secondaria, piani edilizi per i meno abbienti, servizi di assistenza domiciliare per anziani.

La lista indipendente puntava sul rilancio turistico, contro l’inquinamento marino, valorizzazione del Centro storico (purtroppo non sono stati ascoltati e poveri proprietari di immobili), case per lavoratori, impianti depurazione comprensoriali. Con amministratori  competenti, animati da entusiasmo.

E probabile che questi affreschi di ieri non destino interesse alcuno. Oggi sulla scena politico amministrativa borghettina siedono altri eletti dal popolo, altra caratura culturale e preparazione rispetto a ieri. Non c’è più bisogno di cronisti che con certosina pazienza rileggono il passato per meglio comprendere il presente. I tempi sono cambiati, forse in peggio o forse in meglio, anche in Municipio, e sono finiti i tempi delle coscienze critiche. I giullari hanno più considerazione, remano nella stessa direzione. I cittadini forse si adeguano, almeno la stragrande maggioranza. Da qui la necessità di stare al passo con i tempi. Ma la vecchiaia non ci aiuta. E dopo aver letto quanto segue, perderemo anche gli ultimi affezionati ‘naviganti’ ?

 

 


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