Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il bussiness: cinghiali, daini, anguille
Caccia ai topi di Loano, Brumotti e il degrado


Deus Aper! Buongiorno affezionati lettori. Sono abbastanza certo che molti di voi hanno il piacere di seguire sulla propria home di Facebook, il resoconto dell’operato dei nostri rappresentati eletti nei Comuni, Provincie, Regione. Uomini scelti dal popolo e dalla legge elettorale, pertanto legittimati e liberi di usare i nostri soldi come meglio credono.  Questa la chiamano democrazia. Sono certo,  così come lo sono “loro”, che nessuno, o pochi tra cittadini/elettori, abbiano mai visitato con resilienza il sito ufficiale del proprio Comune, Provincia, Regione. Male, malissimo, peccato veniale!

Come biasimarvi del resto? Sulla vostra home di Facebook è forse apparsa la pagina sponsorizzata della Regione Liguria? Della provincia? Del Comune di residenza? Certo che no, le persone che avete scelto per amministrare i vostri soldi, evidentemente, ritengono inopportuno sperperare denaro pubblico per informare. Del resto, è sufficiente visitare il sito desiderato: amministrazione trasparente. Qualcuno di voi, tu, tu che stai leggendo, l’ha mai fatto? No. Certo che no.Benissimo, l’ho fatto io per voi…grazie in anticipo, ci mancherebbe altro, con piacere.
Pur riconoscendo la mia oggettiva ignoranza in materia di economia politica, non potevo esimermi dal condividere con voi queste informazioni.Con tutto il rispetto per i cinghiali, i pesci e tutte le creature di Dio, invito i lettori a porsi alcuni interrogativi in merito ai fondi che la Regione ha deciso di destinare per ? Leggete….
50.500 euro
Attivita 1:andatevela a leggere……
Attività 2: Redazione del rapporto ambientale, comprensivo di studio di incidenza.
Attività 3: Supporto al processo decisionale, attraverso l’analisi della vigente pianificazione faunistico venatoria,
sopralluoghi sul campo, incontri tecnici, consulenze specifiche.
Il lavoro dovrà essere svolto alle condizioni e secondo le modalità meglio specificate nella scheda tecnica.
Le attività dell’incarico saranno svolte presso i siti del territorio agro-silvo-pastorale regionale in cui sono previsti aggiornamenti della pianificazione faunistico-venatoria, presso l’Università degli Studi di Genova.
DISTAV, presso gli uffici della Regione Liguria e presso altre sedi (es. ATC e CA, Amministrazioni locali, altri portatori d’interesse locali) funzionali alle attività di realizzazione progettuale. Il soggetto selezionato deve essere disponibile ad operare su tutto il territorio ligure ed eventualmente nazionale, con propri mezzi di trasporto.
25.950 per studiare le anguille
La L.r. 1 aprile 2014 n. 8 “Disciplina della pesca nelle acque interne e norme per la tutela della relativa fauna ittica e dell’ecosistema acquatico”, stabilisce all’art. 2 che la Regione “promuove, indirizza e concede contributi per le attività di sperimentazione e le iniziative di incremento del patrimonio ittico”. Inoltre, con Decreto del Dirigente n. 2114 del 03/05/2018 con il quale sono state approvate le modalità operative per il prelievo mirato della specie A. anguilla, resosi necessario per implementare gli studi già avviati negli anni precedenti sulla specie in parola e, in particolare, per:
• fornire indicazioni atte a quantificare e seguire nel corso della stagione di pesca la pressione cui è
sottoposta la specie, mai stata valutata in ambito regionale,
• permettere, indirettamente, valutazioni quantitative e qualitative sui popolamenti oggetto
dell’attività alieutica.
36.479 euro stanziati dalla regione per studiare i daini e i cinghiali. Non pensate male, tutto regolare, nessuno regala niente a nessuno,bisogna meritarseli. Bando pubblico.
1 Progetto sperimentale per la riduzione dei danni e dei conflitti dovuti alla presenza del Cinghiale (Sus scrofa) con l’utilizzo di recinzioni comprensoriali e il perfezionamento e cura delle recinzioni individuali già presenti – estensione 2019- Progetto 2.2 Elaborazione del piano di prelievo venatorio sul Cinghiale
La definizione del contingente massimo annuale di cinghiali abbattibili deve basarsi su una stima qualiquantitativa
delle popolazioni presenti: dal 2017 tale stima è stata possibile grazie a censimenti alle “governe” (punti di limitato e temporaneo foraggiamento, allestiti a scopo di conteggio) organizzati in collaborazione con ATC e CA, la cui prosecuzione è fondamentale per ottenere dati confrontabili negli anni e per definire il numero massimo di capi abbattibili nella stagione venatoria 2019/20 su attendibili basi tecnico-scientifiche. I risultati dei monitoraggi alle governe, accompagnati dall’analisi dei dati raccolti, dal confronto con gli anni precedenti e dalla proposta di contingente di prelievo dovranno essere trasmessi alla Regione entro il 31 luglio 2019.
48.695 euro per studiare gli effetti della caccia,contare quanti ne hanno ammazzati tra daini cerbiatti e cinghiali insomma. La Regione Liguria intende affidare un incarico per l’affidamento del Progetto “Studi sull’avifauna di
interesse venatorio” finalizzato alla realizzazione e alla gestione amministrativa e tecnica degli stessi. In particolare, il soggetto individuato dovrà svolgere i seguenti compiti:
Attività 1:
1. implementazione e mantenimento del database relativo agli abbattimenti effettuati durante l’attività venatoria in Regione Liguria (Data Warehouse Caccia – Regione Liguria);
2. estrazione ed elaborazione dei dati, con particolare attenzione alle dinamiche spaziali e temporali, del prelievo venatorio su scala Regionale, Provinciale e sub-provinciale (ATC, CA), inerenti l’ultima stagione venatoria della quale siano disponibili i dati correttamente informatizzati ed un suo confronto statistico con quelle precedentemente analizzate;
3. stesura di una inerente relazione tecnico-scientifica annuale riferita all’ultima stagione venatoria della quale sono disponibili i dati correttamente informatizzati ed un suo confronto con quelle precedentemente analizzate.
Attività 2:
1. definizione del Piano Operativo (pianificazione metodiche raccolta dati; individuazione dei siti di rilevamento; individuazione dei rilevatori; organizzazione metodiche e tempistica raccolta dati); sopralluoghi presso i siti di rilevamento scelti ed individuazione dei transetti;
2. raccolta dati migrazione;
3. archiviazione, analisi ed elaborazione dei dati;
4. stesura della Relazione tecnico-scientifica.
99.000 euro per 36 mesi per effettuare prelievi su terreni agricoli
Attività 1: Redazione studi propedeutici al piano faunistico-venatorio regionale;
art. 1 – Oggetto e sede di svolgimento dell’incarico
Il programma prevede la realizzazione di azioni di supporto:
1. al monitoraggio ambientale e agroambientale del PSR Liguria 2014/20, finalizzate a disporre di elementi utili a valutare gli aspetti legati ai cambiamenti climatici e agli effetti sulle colture e alla determinazione di indicatori integrativi sulla biodiversità;
2. alla verifica del rispetto degli impegni per le misure a superficie (in particolare agricoltura integrata e biologica) e alle richieste di concessione di deroghe a tali impegni tramite la creazione di una rete di monitoraggio che consenta il rilievo sistematico di dati, l’elaborazione, l’analisi e la produzione di rapporti periodici;
L’incarico ha ad oggetto l’esecuzione delle seguenti attività di supporto operativo al Settore Servizi alle Imprese Agricole e Florovivaismo:
 effettuare analisi di laboratorio finalizzate alla determinazione del Qbs nei suoli campionati (conteggio e determinazione artropodi);
 effettuare analisi di laboratorio in ambito agrochimico (es. determinazione carbonio organico) utilizzando la relativa strumentazione e software specifico;
 organizzare e pianificare rilevi agro-fenologici ed elaborazione e interpretazione dei dati rilevati;
 effettuare rilievi fenologici adottando le opportune scale di riferimento;
 effettuare campionamenti di suoli, frutti, parti di pianta finalizzati all’attività di monitoraggio;
 effettuare analisi dati e redigere report periodici sulla base dei risultati analitici e dei rilievi.
Io sono ignorante nella materia, lo ribadisco e non me ne vergogno. Per questo, invito voi lettori ed anzi, chiedo il vostro aiuto per capire.
Oltre 230 mila euro per studiare daini, anguille e cinghiali? Se ve lo avessero promesso in campagna elettorale, cosa avreste pensato? Ma soprattutto mi chiedo, chi saranno i fortunati e certamente meritevoli vincitori del bando pubblico regionale?A chi andranno questi soldi ? Lo sapremo ad appalto concluso. Personalmente sono realmente curioso, ed anche un po’ invidioso a dire il vero. Teniamoci aggiornati, io farò la mia parte, ma tu, caro lettore devi fare la tua. Collaboriamo,daccordo? Grazie.
Giuseppe Valerga (Loano, 9 aprile 1813 – Gerusalemme, 2 dicembre 1872) è stato un patriarca cattolico italiano. Fu il primo Patriarca Latino di Gerusalemme ad insediarsi nella sede, ricostituita da Pio IX nel 1847 e che era vacante dal tempo delle crociate. A mons. Valerga sono intitolate le scuole elementari di corso Europa

Di Maio, vice ministro, giovane e specchiato, lo sa che alle elementari Valerga di Loano ci sono i topi? Qualcuno ha avvisato il vicepremier? Facile vivere così,vero Giggino? A chi tocca dare la caccia ai roditori ? Proclami elettorali, parole, promesse da bibitaro e poi? Vergogna! Questo governo ed i subalterni se ne fregano delle elementari Valerga di Loano. Poco importa se gli insegnanti sono stati costretti a riunirsi per il collegio al secondo piano perchè il primo è dimora di topi. Nessuno ha avuto il coraggio di raccontare a Di Maio – a dire il vero toccherebbe al Ministro della Pubblica Istruzione – che gli operai del Comune di Loano per ottemperare all’incarico ricevuto (non sappiamo da chi) hanno di fatto murato vivi topi ma anche gatti randagi ? Voci di paese direte voi, no, fatti di pubblico dominio ritenuti di scarso interesse dagli organi di informazione locale. Situazioni talmente gravi che nemmeno i genitori interessati hanno avuto il coraggio di raccontare. Nessun post di denuncia sui social. Meglio tacere, del resto il Comune di Loano ha rimediato prontamente.Tane murate, per i topi non c’è scampo, moriranno di fame o finiranno in pasto a quei pochi gatti che sono ancora ‘topari’. Giustizia è fatta.

Brumotti nel suo primo show a Loano nel 2012

Il post di Brumotti cittadino illustre e benemerito di Boissano e non solo.

Vittorio Brumotti, chi non lo conosce? Ha superato in termini di notorietà e visibilità anche l’autoproclamato ‘signore’ di Loano, il ragioniere Angelo Vaccarezza.
Qualche settimana fa, il noto biker inviato di Striscia la Notizia del patron Antonio Ricci, Fininvest editore, ha pubblicato su Facebook un video che mostra il degrado e la sporcizia della zona adiacente la piscina e quella che dovrebbe essere l’area cani. Migliaia di visualizzazioni ed addirittura un articolo sul Secolo XIX Savona,o forse era la Stampa Savona ?  Bhà, poco importa. Sarà vero? Dobbiamo crederci o è un fake montato ad hoc dai soliti facinorosi? Qualora non fosse così, si tratterebbe di un fatto clamoroso. Abbiamo visto il nostro (si può dire?) Brumotti rischiare la vita nei quartieri più pericolosi d’Italia dove lo spaccio regna/o regnava sovrano: solo alcuni quali Napoli, Palermo,Roma, Bologna, Milano.Un contributo, il suo, decisamente eroico ed encomiabile, da medaglia al valore. Il suo coraggio non ha certo cambiato le cose, fermato lo spaccio, ma è un esempio di senso civico, un modello se non da seguire, da ammirare e riportare come esempio ai giovani.
Tornando al video in questione, sul degrado di Loano, Brumotti, se pur marginalmente, parla anche di spacciatori di droga presenti nella zona. La sua non può essere una deduzione, evidentemente lui, come tanti residenti conosce le zone di spaccio. Lo sanno tutti o quasi. Il paese è piccolo come si suol dire…Loano fa meno rumore, meno clamore di Albenga. Un paradiso che non finisce  quasi mai nella cronaca nera, un rifugio sicuro per tutti, topi compresi.
Lo Spiffero
TURISMO ITTICO IN LIGURIA 2018

Comunicato stampa – Si è chiusa la stagione 2018 di pesca sportiva acque interne in Liguria. La Regione ha acquistato 2 milioni di uova embrionate, che hanno dato origine a circa 1,7 milioni di avanotti, e circa 100 quintali di trote. A questi numeri vanno ad aggiungersi le semine delle associazioni di pesca che, tra manifestazioni sportive e riserve turistiche, hanno immesso oltre 600 quintali di pesce. “Le immissioni – spiega l’assessore all’Agricoltura e alla Pesca Stefano Mai – sono necessarie per il mantenimento della biodiversità, gravemente messa a rischio dagli uccelli ittiofagi che sempre più imperversano nei nostri torrenti: aironi, ma soprattutto cormorani. Dopo un attento monitoraggio, attraverso le associazioni di pesca e l’Università, abbiamo avviato un progetto per prevenire i danni causati dai cormorani. Con l’utilizzo di dissuasori acustici e visivi, stiamo provando ad allontanare tali uccelli dai punti di maggiore interesse alieutico, e stiamo ottenendo i primi risultati. Per risolvere il problema affronteremo il tema anche con Ispra, cercando di trovare la soluzione a questo fenomeno che sta mettendo in crisi la biodiversità della Liguria”.

I pescatori nella stagione appena conclusa sono stati circa 7000: 3500 nella provincia di Genova, 700 in quella di Savona, 700 in quella di Imperia e 2000 in quella di La Spezia. “Ringrazio le federazioni e le associazioni sportive – conclude l’assessore – per il grande lavoro che svolgono quotidianamente e costantemente”.


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