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Liguria e Basso Piemonte

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Taucer savonese procuratore del Coni


Ugo Taucer, 56 anni, già funzionario della prefettura di Savona, designato procuratore generale del Coni. Un curriculum eccellente, senza ombre, né spintarelle; “….di primissimo livello’ ha commentato il presidente Giovanni Malagò. Una notizia accolta, a Savona, con gioia e ‘grande tifo’, compresa Stella dove il dr. Taucer, nei periodi di vacanza, trascorre qualche giorno di relax nella ‘casa di campagna’ che fu acquistata da papà Claudio, gentiluomo, apprezzato e preparatissimo segretario alla Procura della Repubblica di Savona quando aveva sede a Palazzo Santa Chiara. La mamma di Ugo, invece, era insegnante. Taucer che era stato anche nominato sub commissario al Campidoglio in tempi burrascosi.

Ugo Taucer  quando lascia il Campidoglio dove era subcommissario il 9 novembre 2015

Ugo Taucer – origini paterne, esodo giuliano-dalmata, noto anche come esodo istriano, evento storico consistito nell’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia, che si verificò a partire dalla fine della seconda guerra mondiale – figlio unico, tanti amici, amiche e coetanei, ha studiato nella città della Torretta, poi all’Università di Genova. Tra i successi nell’Amministrazione statale e nelle Istituzioni, la nomina a capo di Gabinetto della Prefettura di Savona, per spiccare il ‘volo’, nel 2005, al ministero dell’Interno, senza mai dimenticare, o staccare la spina, dalla sua città, i legami famigliari (il papà è mancato e sarebbe stato orgogliosissimo).

Taucer da servitore  dello Stato si è distinto per rigore, ma anche tanta umanità,delicatezza senza distinzioni di censo. Sempre cordiale e di buon umore, mai uno scatto d’ira, un urlo, una parola di troppo, né uso a brandire il potere, ma la missione al servizio della comunità e quasi sempre lontana dai riflettori.

Non una macchia nel lungo percorso in tanti anni di vita pubblica, gran parte trascorsi dietro le quinte, senza l’eco dei media e con ruoli delicati e qualificanti. Pur non essendo uso al vecchio detto dell’Arma, ‘lavorar tacendo’, Taucer savonese ha dato prova di indiscusse doti, di fedeltà alla democrazia, ai valori fondanti. Un sincero democratico con se e con gli altri, davanti e dietro la scrivania, senza apparire se non nelle circostanze di premiazioni o pubbliche attestazioni.

E’ vero, non è il solo savonese, figlio di ‘migranti’ a Savona, ad occupare posizioni importanti a Roma, in quello che viene definito l’apparato statale di primo livello. Più o meno della sua età c’è uno dei figli del compianto dr. Antonio Petrella che fu sostituto procuratore e giudice istruttore, a Savona, strappato alla vita da un male che non lascia scampo. La  signora Petrella è stata funzionaria in ruoli amministrativi ed operativi come dirigente della Polmare. Anche Petrella jr occupa una posizione di prestigio nelle istituzioni. E potremmo continuare con altri nomi, magari meno conosciuti e di cui non si è mai fatto cenno.

Personaggi si direbbe che, come il dr. Taucer, avevano esordito in questura o in prefettura, in un ufficio periferico. Taucer lo ricordano quando mosse i ‘primi passi’ della carriera nella vecchia sede della Questura (pure a Palazzo Santa Chiara) come impiegato amministrativo. In prefettura arrivò nel 1994 con la qualifica di ‘vice consigliere’.

Ora prende il posto del dimissionario procuratore Enrico Cataldi; forse il coronamento di una vita dove le soddisfazioni hanno avuto un’importanza ed una cadenza straordinaria, con un finale che forse neppure lui immaginava. Ed oggi, sono in tanti, a Savona, anche nei sodalizi cittadini, a congratularsi. Da fine mese sarà il procuratore generale del Coni dopo il placet del Consiglio Nazionale convocato il 26 ottobre prossimo e il benestare ricevuto dalla giunta Coni che si è già riunita a Bologna.

 


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