Ugo Taucer, 56 anni, già funzionario della prefettura di Savona, designato procuratore generale del Coni. Un curriculum eccellente, senza ombre, né spintarelle; “….di primissimo livello’ ha commentato il presidente Giovanni Malagò. Una notizia accolta, a Savona, con gioia e ‘grande tifo’, compresa Stella dove il dr. Taucer, nei periodi di vacanza, trascorre qualche giorno di relax nella ‘casa di campagna’ che fu acquistata da papà Claudio, gentiluomo, apprezzato e preparatissimo segretario alla Procura della Repubblica di Savona quando aveva sede a Palazzo Santa Chiara. La mamma di Ugo, invece, era insegnante. Taucer che era stato anche nominato sub commissario al Campidoglio in tempi burrascosi.
Ugo Taucer – origini paterne, esodo giuliano-dalmata, noto anche come esodo istriano, evento storico consistito nell’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia, che si verificò a partire dalla fine della seconda guerra mondiale – figlio unico, tanti amici, amiche e coetanei, ha studiato nella città della Torretta, poi all’Università di Genova. Tra i successi nell’Amministrazione statale e nelle Istituzioni, la nomina a capo di Gabinetto della Prefettura di Savona, per spiccare il ‘volo’, nel 2005, al ministero dell’Interno, senza mai dimenticare, o staccare la spina, dalla sua città, i legami famigliari (il papà è mancato e sarebbe stato orgogliosissimo).
Taucer da servitore dello Stato si è distinto per rigore, ma anche tanta umanità,delicatezza senza distinzioni di censo. Sempre cordiale e di buon umore, mai uno scatto d’ira, un urlo, una parola di troppo, né uso a brandire il potere, ma la missione al servizio della comunità e quasi sempre lontana dai riflettori.
Non una macchia nel lungo percorso in tanti anni di vita pubblica, gran parte trascorsi dietro le quinte, senza l’eco dei media e con ruoli delicati e qualificanti. Pur non essendo uso al vecchio detto dell’Arma, ‘lavorar tacendo’, Taucer savonese ha dato prova di indiscusse doti, di fedeltà alla democrazia, ai valori fondanti. Un sincero democratico con se e con gli altri, davanti e dietro la scrivania, senza apparire se non nelle circostanze di premiazioni o pubbliche attestazioni.
E’ vero, non è il solo savonese, figlio di ‘migranti’ a Savona, ad occupare posizioni importanti a Roma, in quello che viene definito l’apparato statale di primo livello. Più o meno della sua età c’è uno dei figli del compianto dr. Antonio Petrella che fu sostituto procuratore e giudice istruttore, a Savona, strappato alla vita da un male che non lascia scampo. La signora Petrella è stata funzionaria in ruoli amministrativi ed operativi come dirigente della Polmare. Anche Petrella jr occupa una posizione di prestigio nelle istituzioni. E potremmo continuare con altri nomi, magari meno conosciuti e di cui non si è mai fatto cenno.
Personaggi si direbbe che, come il dr. Taucer, avevano esordito in questura o in prefettura, in un ufficio periferico. Taucer lo ricordano quando mosse i ‘primi passi’ della carriera nella vecchia sede della Questura (pure a Palazzo Santa Chiara) come impiegato amministrativo. In prefettura arrivò nel 1994 con la qualifica di ‘vice consigliere’.
Ora prende il posto del dimissionario procuratore Enrico Cataldi; forse il coronamento di una vita dove le soddisfazioni hanno avuto un’importanza ed una cadenza straordinaria, con un finale che forse neppure lui immaginava. Ed oggi, sono in tanti, a Savona, anche nei sodalizi cittadini, a congratularsi. Da fine mese sarà il procuratore generale del Coni dopo il placet del Consiglio Nazionale convocato il 26 ottobre prossimo e il benestare ricevuto dalla giunta Coni che si è già riunita a Bologna.