Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albisola, la ruota dei papabili alle comunali: chi scende e chi sale. Ma mancano gli arbitri


Fare gli indovini, oppure scommettere come gli inglesi. Quale sarà l’epilogo elettorale di Albisola dopo le elezioni della prossima primavera ? Ogni pronostico rischia un flop. L’unica certezza è l’assenza di una candido sindaco forte e di uno schieramento già in pole position, da primi in classifica alla vigilia. Un altro dato di fatto è alla luce del sole: sono trascorsi 5 anni in cui l’opposizione è stata inesistente. Dai banchi della minoranza, è un ritornello frequente, non si conta più nulla, l’azione di controllo si limita ad interpellanze ed interrogazioni, mozioni. Non si incide più di tanto. Il legislatore ha privilegiato la governabilità, ha messo paletti con l’elezione diretta del sindaco e della maggioranza.

Luca Delbene la giovane vecchia guardia sempre in sella e di buon umore

Cerchiamo di tracciare un quadro senza essere né oracoli, né col dono della preveggenza ed infallibilità di analisi. Ci sono semmai alcuni punti fermi. All’interno del PD le faide si amplificano: Luca Delbene, grande amico di Livio Di Tullio (fuori da Palazzo Sisto, a Savona, dopo la sconfitta alle primarie, ma con incarichi nel sindacato) sempre più vicino al Sindaco Franco Orsi, si prodigherebbe per fare in modo che il direttivo non esprima ora un candidato e prenda tempo. Un bel omaggio all’amministrazione Orsi ? Delbene che nel 2007 sul sito di Rifondazione comunista veniva descritto: “… Luca Delbene, attuale presidente dell’ACTS e su cui il consiglio dei revisori dei conti dell’azienda ha puntato il dito per un presunto “illecito amministrativo”. Cosa avrebbe fatto Delbene ? In poche e semplici parole, si sarebbe avocato uno stipendio in più di quello che già percepisce come presidente. Quando il direttore dell’azienda Lorenzo Ivaldo lasciò il suo incarico, Delbene si sarebbe attribuito una somma da direttore d’esercizio della società come parziale compenso della duplice responsabilità della società per azioni e dell’ACTS Linea…”. Non abbiamo più letto come sia finita, tutto fa supporre che il caso si sia sciolto in bolla di sapone.

Due paroline per Di Tullio al quale il direttore di IVG.it, Andrea Chiovelli savonese verace e buon conoscitore della politica, di volpi e polli, aveva affidato una rubrica settimanale prestigiosa, che però si è quasi subito arenata senza peraltro dal conto ai lettori.  Di Tullio in tandem persino con Franco Orsi, già big ligure e savonese, scomparso anche lui dal prestigioso e gettonatissimo Il Vostro Giornale (fratello minore de La Verità)
Tornado all’ipotetico ring di Albisola Superiore dove non c’è box, semmai fendenti e siluri, qualche attività di voltagabbana piuttosto alla moda, a far scuola fu il passato parlamento con 486, tra deputati e senatori,che hanno cambiato casacca. Forse nei Comuni porta meno fortuna, vedremo.
Maria Vazzolla capogruppo Pd sorriso smagliante. E rassicurante ?

Chi sogna la ricandidatura è Maria Vezzolla  capogruppo consiliare “Insieme per Albisola”.  Andrea Toso,  segretario di sezione, lo danno in proficuo contatto col papabile super candidato: il papa dei sindaci più ‘longevi’ (non per età) della Riviera savonese e ponentina: mister Celle Ligure, ovvero Renato Zunino; se il Pd renziano avesse optato a candidarlo al Parlamento probabilmente otteneva un seggio. Facendo il bis sulle orme di Massimo Zunino, nessuna parentela, quasi senatore a vita. Però osare a prenderlo in prestito ad Albisola sarebbe uno schiaffo tremendo.

L’intramontabile homo sapiens della sinistra pragmatica savonese, se farà il sindaco di Albisola intervista assicurata nel salotto buono di Bruno Vespa

‘Don’ Zunino, persona modo e rispettosa con i cronisti, a Celle, ha potuto anche contare sulle debolezze e divisioni tra gli avversari, anche quelli più tenaci, decisi, preparati sulla materia, con un memoria di ferro di tante battaglie al vento. Neppure il ricorso alla magistratura, esposti su esposti, commissione antimafia, articoli di giornale, sostegno a trucioli

Luigi Bertoldi un mastino che approfondisce e scava nelle zone grigie e melmose della sua città ma senza troppa fortuna elettorale e risultati

savonesi e uomini liberi, ha dato risultati. Un nome brilla su tutti, Luigi Bertoldi, un ex Dc con la schiena dritta, ma senza santi in paradiso. Le avversità della vita gli avevano ‘consigliato’ di farsi da parte. Ora è tornato a dare sciabolate, forse troppo tardi. Ha bisogno, per vincere, di coesione ed alleanze. Ma il tessuto sociale cellese fa eccezione alla macchina della propaganda ? Che visti i risultati è quella che funziona meglio. Zunino sindaco, ad esempio, si è distinto per non aver mai fatto un’autocritica, almeno la rassegna stampa non la riporta. Eppure il suo partito (ex Pci, ora Pd) avrebbe perso privilegiando i ‘poteri trasversali’ piuttosto che il diffuso malessere. Ma a Celle, come Albisola, qual è l’indice del malessere sociale ? Della disoccupazione giovanile ? Delle promesse sbandierate e non mantenute ? Della politica degli annunci amplificati da giornalisti senza memoria o troppo ‘freschi’ per ricordare ?

Ad Albisola per trovare un accordo con l’attuale maggioranza (regista il capogruppo di maggioranza Antonio Saettone) si affaccia Alberto Parodi, il candidato che potrebbe giocarsela più degli altri, appoggiato dal recordman di preferenze Marino Baccino. Ha da risolvere dei piccoli problemi (il Sindaco Orsi sa, almeno quelli passati dalla sua scrivania, e che racconta  felicemente). Poi l’ex Lionello Parodi. Perché non potrebbe essere lui il prossimo candidato, spinto dalla sua attuale compagna che ricopre le Posizione organizzativa Settore demografici cultura e istruzione nel Comune ?
I M5S saranno l’ago della bilancia anche delle comunali ? Con 1721  (29,8%) al Senato e 1882(30,6) alla Camera. La giunta uscente tifa affinché scendano in campo, ma non hanno molte chanches  causa la carenza di comunicativa e di fare squadra della Scarrone, probabile candidata Sindaco e perché andrebbero a togliere alla forza che rappresenta la discontinuità. Nei comuni sotto i 15000 abitanti, come Albisola, vince chi prende almeno un voto in più del secondo.  Invece, in un Comune sopra i 15 mila abitanti, è possibile presentare delle liste collegate, cioè delle coalizioni, ed è previsto il ballottaggio nel caso in cui al primo turno nessuna lista o gruppo di liste abbia preso più del 50% dei voti validi.
Ivan Bertoli, candidato indipendente, non ha nessuna possibilità di vittoria,  ma dicono sia tentato a provarci. In fin dei conti deve solo raccogliere 60 firme e qualche volontario da inserire in lista, sacrificarsi per fare numero. C’è chi si dice dispiaciuto che un giovane ragazzo volenteroso si bruci prendendo pochi voti ed il serio rischio che si disinnamori della politica che sarebbe privata di un potenziale talento.
Maurizio Garbarini prediletto dall’elettorale femminile

All’interno dell’attuale maggioranza il Sindaco Franco Orsi, ex senatore che in tempi non sospetti pare abbia sbagliato qualche mossa ed alleanza, sembra non essere più sicuro del candidato Maurizio Garbarini, con una buona schiera di avversari, nonostante il grande seguito femminile su cui può contare e non è poco visto che il numero delle votanti donne è di gran lunga superiore ai maschi. Albisola con 888 vedove (2017), 5.184 nuclei famigliari, un reddito di quasi 17 mila euro, il secondo comune con l’età più alta, nella media, della provincia: 50,5 anni, al primo posto Albissola Marina. E terzo comune in provincia con la natività più bassa. Albisola che nel 1971 contava 12.706 residenti oggi di poco superiori a 10 mila. Dati, statistiche, classifiche poco incoraggianti e l’eredità Orsi, nel suo complesso, lascia sul terreno parecchie posizioni, insomma da un personaggio di questa caratura c’era da aspettarsi un balzo avanti, più progettualità e pianificazione, con un esibizionismo sfrenato negli anni in cui il sindaco aveva più potere e visibilità. Poi il personaggio, astro nascente, si è assopito, tra problemi famigliari e mosse avventate nello scacchiere dove si muovono i poteri politici, economici. Sfogliando la rassegna stampa dalla sua ascesa ad oggi è lo stesso Orsi a rendersi conto del ‘bilancio’ in rosso e degli obiettivi mancati.

Diego Gambaretto, attivissimo nel sociale e sui social, non ha le sembianze di un Arsenio Lupin ma sotto l’ala protettrice di Angelo Vaccarezza può prendere il volo

Come non concludere con l’enfante terrible, già prodige di preferenze personali, Diego Gambaretto. Attivissimo anche con i social, nel sociale, nell’arte, uno che confermano gli amici non bada a tirarsi su le maniche, ora da giardiniere, ora da bagnino. C’è chi l’ha visto all’opera, sulla spiaggia la scorsa estate. I Balneari, forse pochi lo sanno, ricorrono anche alle cooperative, così come accade nei supermercati, uffici pubblici e privati, aziende di servizi. I bagnini delle coopertative pagati 6 € l’ora. Ma avete mai letto qualcosa, oltre che l’assillante martellamento per tenete lontano la Bolkestein Europea ?

Diego ha messo davvero giudizio e vuole restare fuori da corride o schiacci sassi. Non manca chi aspira al suo aiuto e chi sarà il candidato preferito ? Comunque non esageriamo anche l’attivismo di Gamberetto ed amici deve scontrarsi con l’umore degli elettori, la loro appartenenza alla scala di valori, di cultura e conoscenza, il grado di memoria del passato. Essere informati, conoscere la realtà in cui si vive, crescere nella qualità della vita, altrimenti è facile essere destinati a vivere da sudditi, supini al ‘furbastro di turno’ anziché essere protagonisti e partecipi del futuro del proprio paese e delle generazioni a venire.
Il postino
LUCIO FONTANA E ALBISOLA: TAVOLA ROTONDA AD ALBISSOLA MARINA

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