Cerchiamo di tracciare un quadro senza essere né oracoli, né col dono della preveggenza ed infallibilità di analisi. Ci sono semmai alcuni punti fermi. All’interno del PD le faide si amplificano: Luca Delbene, grande amico di Livio Di Tullio (fuori da Palazzo Sisto, a Savona, dopo la sconfitta alle primarie, ma con incarichi nel sindacato) sempre più vicino al Sindaco Franco Orsi, si prodigherebbe per fare in modo che il direttivo non esprima ora un candidato e prenda tempo. Un bel omaggio all’amministrazione Orsi ? Delbene che nel 2007 sul sito di Rifondazione comunista veniva descritto: “… Luca Delbene, attuale presidente dell’ACTS e su cui il consiglio dei revisori dei conti dell’azienda ha puntato il dito per un presunto “illecito amministrativo”. Cosa avrebbe fatto Delbene ? In poche e semplici parole, si sarebbe avocato uno stipendio in più di quello che già percepisce come presidente. Quando il direttore dell’azienda Lorenzo Ivaldo lasciò il suo incarico, Delbene si sarebbe attribuito una somma da direttore d’esercizio della società come parziale compenso della duplice responsabilità della società per azioni e dell’ACTS Linea…”. Non abbiamo più letto come sia finita, tutto fa supporre che il caso si sia sciolto in bolla di sapone.
Chi sogna la ricandidatura è Maria Vezzolla capogruppo consiliare “Insieme per Albisola”. Andrea Toso, segretario di sezione, lo danno in proficuo contatto col papabile super candidato: il papa dei sindaci più ‘longevi’ (non per età) della Riviera savonese e ponentina: mister Celle Ligure, ovvero Renato Zunino; se il Pd renziano avesse optato a candidarlo al Parlamento probabilmente otteneva un seggio. Facendo il bis sulle orme di Massimo Zunino, nessuna parentela, quasi senatore a vita. Però osare a prenderlo in prestito ad Albisola sarebbe uno schiaffo tremendo.
‘Don’ Zunino, persona modo e rispettosa con i cronisti, a Celle, ha potuto anche contare sulle debolezze e divisioni tra gli avversari, anche quelli più tenaci, decisi, preparati sulla materia, con un memoria di ferro di tante battaglie al vento. Neppure il ricorso alla magistratura, esposti su esposti, commissione antimafia, articoli di giornale, sostegno a trucioli
savonesi e uomini liberi, ha dato risultati. Un nome brilla su tutti, Luigi Bertoldi, un ex Dc con la schiena dritta, ma senza santi in paradiso. Le avversità della vita gli avevano ‘consigliato’ di farsi da parte. Ora è tornato a dare sciabolate, forse troppo tardi. Ha bisogno, per vincere, di coesione ed alleanze. Ma il tessuto sociale cellese fa eccezione alla macchina della propaganda ? Che visti i risultati è quella che funziona meglio. Zunino sindaco, ad esempio, si è distinto per non aver mai fatto un’autocritica, almeno la rassegna stampa non la riporta. Eppure il suo partito (ex Pci, ora Pd) avrebbe perso privilegiando i ‘poteri trasversali’ piuttosto che il diffuso malessere. Ma a Celle, come Albisola, qual è l’indice del malessere sociale ? Della disoccupazione giovanile ? Delle promesse sbandierate e non mantenute ? Della politica degli annunci amplificati da giornalisti senza memoria o troppo ‘freschi’ per ricordare ?
All’interno dell’attuale maggioranza il Sindaco Franco Orsi, ex senatore che in tempi non sospetti pare abbia sbagliato qualche mossa ed alleanza, sembra non essere più sicuro del candidato Maurizio Garbarini, con una buona schiera di avversari, nonostante il grande seguito femminile su cui può contare e non è poco visto che il numero delle votanti donne è di gran lunga superiore ai maschi. Albisola con 888 vedove (2017), 5.184 nuclei famigliari, un reddito di quasi 17 mila euro, il secondo comune con l’età più alta, nella media, della provincia: 50,5 anni, al primo posto Albissola Marina. E terzo comune in provincia con la natività più bassa. Albisola che nel 1971 contava 12.706 residenti oggi di poco superiori a 10 mila. Dati, statistiche, classifiche poco incoraggianti e l’eredità Orsi, nel suo complesso, lascia sul terreno parecchie posizioni, insomma da un personaggio di questa caratura c’era da aspettarsi un balzo avanti, più progettualità e pianificazione, con un esibizionismo sfrenato negli anni in cui il sindaco aveva più potere e visibilità. Poi il personaggio, astro nascente, si è assopito, tra problemi famigliari e mosse avventate nello scacchiere dove si muovono i poteri politici, economici. Sfogliando la rassegna stampa dalla sua ascesa ad oggi è lo stesso Orsi a rendersi conto del ‘bilancio’ in rosso e degli obiettivi mancati.
Come non concludere con l’enfante terrible, già prodige di preferenze personali, Diego Gambaretto. Attivissimo anche con i social, nel sociale, nell’arte, uno che confermano gli amici non bada a tirarsi su le maniche, ora da giardiniere, ora da bagnino. C’è chi l’ha visto all’opera, sulla spiaggia la scorsa estate. I Balneari, forse pochi lo sanno, ricorrono anche alle cooperative, così come accade nei supermercati, uffici pubblici e privati, aziende di servizi. I bagnini delle coopertative pagati 6 € l’ora. Ma avete mai letto qualcosa, oltre che l’assillante martellamento per tenete lontano la Bolkestein Europea ?