Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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L’ingegnere del Rifugio di Realdo (Im)
promuove le Alpi Liguri in bicicletta:
una lunga pedalata fino a Monaco di Baviera


Un viaggio in bicicletta, da Bolzano a Monaco di Baviera, per promuovere il turismo nel Parco delle Alpi Liguri e dintorni. Un’iniziativa di marketing di cui la montagna del ponente ligure ha bisogno. Assai più di sagre, feste che ormai sono davvero troppe. Fanno richiamo un paio di giorni mentre serve una lunga stagione di lavoro, capace di creare posti di lavoro, investimenti, sviluppo. Somministrano l’aspirina e l’illusione a chi resiste e presidia il territorio e al malato si infligge un’interminabile agonia. Un accanimento utile soltanto a chi predica bene e razzola male.Fino al 9 ottobre Giampiero De Zanet, ingegnere di Sanremo, guida ambientale-escursionistica, sarà in sella con l’obiettivo di incontrare tour operator e associazioni in Trentino, Austria e Germania. De Zanet gestisce, con crescente successo e tenacia, il Rifugio per conto della Associazione Realdo Vive, il cui nome è già un pronunciamento oltre che un auspicio. Il professionista è uscito dal ciclo del business per confrontarsi con la sfida tutta montanara.

De Zanet si racconta: “ Mi occupo di turismo e di promozione di attività economiche nell’entroterra del ponente ligure. Sono Presidente di un giovane Consorzio forestale nelle Alpi Liguri e membro di un consorzio per la promozione della Valle Argentina nell’imperiese.  Amo viaggiare in bicicletta, da solo o in compagnia, con vari tour in Europa e Sud America, ultimo in Patagonia (2500 km), in Islanda o Mongolia. Mi diletto a cucinare e spesso trovo cavie accondiscendenti ai miei esperimenti “.

A Imperia Tv, i gettonatissimi politici (le solite facce si alternano), ascoltiamo con cadenza settimanale: “Le nostre vallate sono fonte di ricchezza per il nostro turismo, sono di una magica bellezza. Con i pastori, agriturismo, enogastronomia, attirano gente anche dall’estero che sa apprezzare.  Biamonti raccontava il nostro entroterra in modo efficace e semplice, creando sana cultura del territorio…”. Sarà pure una verità. Ma questa musica c’è chi l’ascolta e la subisce sulla propria pelle da almeno 20 – 30 anni. Non è forse giunto il momento di consigliare a lor signori ed ai giornalisti notai di cambiare disco ? Di dare priorità assoluta all’entroterra sempre più povero ed in declino ? La Riviera della cementificazione, dell’arricchimento facile, non ha bisogno di rilancio edilizio, di mutua assistenza alle imprese balneari, di sconti e premi fiscali per i tanti ‘poverelli’ del fisco italiano.

Si creino le condizioni perché sia conveniente e utile recuperare il patrimonio immobiliare in rovina ed in abbandono dei paesi e frazioni, borgate, di montagna e delle vallate. Si pensi alla desertificazione di Borghetto d’Arroscia e Ranzo le prime che si incontrano arrivando dalla costa. Si stanzino fondi per la rete stradale, per opere pubbliche, per finanziare servizi che non siano soltanto assistenziali. Si incentivino non solo le aziende delle ‘note aree di crisi’, servono politiche premiali per chi sceglie aree montane depresse. Intanto facendo subito in modo che chi ha già un’attività, sia turistica, sia alberghiera, sia commerciale ed artigianale, non sia trattato alla stregua delle aziende operanti in zone dal benessere diffuso e con infrastrutture che non sono proprio da terzo mondo. Si faccia in modo che chi ha una seconda casa in aree montane dove la viabilità è difficile, dove il primo negozio è a un’ora d’auto, dove hanno chiuso bar, negozi, pizzerie, non sia trattato alla stregua di una seconda casa al mare dove ogni anno c’è la rincorsa al caro affitti. E l’abusivismo, denunciano gli albergatori, non conosce limiti, facendo illecita concorrenza all’attività alberghiera, a chi rispetta la legge.

COMUNICATO STAMPA – Lo scopo è quello di proporre itinerari dedicati nel Parco Alpi Liguri, e sull’Alta Via del Sale, l’Alta Via dei Monti Liguri e la nuova Ciclovia dei Liguri. L’amico Giampiero promuoverà anche la cultura e i prodotti tipici locali, donandoli alle persone e alle organizzazioni che incontrerà durante il suo viaggio.

Avrà con sé anche una mascotte, la pecora Brig, una pecora brigasca: la pecora brigasca è una specie diffusa in un’area molto ristretta, la “Terra Brigasca” di cui fanno parte Realdo e altri 6 piccoli centri (cenni storici e culturali sul sito http://realdovive.it). Negli anni ‘80, dopo che la Seconda Guerra Mondiale aveva separato politicamente questo piccolo territorio, i brigaschi hanno visto riconosciuta la propria minoranza linguistica.

Per conoscere la storia di Brig e di Giampiero: http://bit.ly/2QgSejQ

Per seguire la storia di Brig in viaggio per l’Europa: FB e Instagram “Realdo Vive” – Twitter @salacri

Giampiero De Zanet gestore del rifugio di Realdo in terra brigasca

D’estate Realdo si anima, ma solo per poche settimane, quando le famiglie che da qui hanno emigrato nel secondo dopoguerra tornano e aprono le antiche case, Per il resto è pace e tranquillità. Se ami la natura, il silenzio, la meditazione, questo è il posto che fa per te.

Realdo fa parte della cosiddetta “terra brigasca” quell’enclave di autonoma tradizione storica, culturale e linguistica di cui i brigaschi vanno tanto fieri. Prima della seconda guerra mondiale, faceva parte del Comune di Briga Marittima che con Tenda apparteneva alla provincia di Cuneo. Col trattato di pace successivo alla fine del conflitto tutta l’area è stata smembrata, parte è andata alla Francia (La Brigue), parte è rimasta in provincia di Cuneo, mentre Realdo è stata trasferita al Comune di Triora in provincia di Imperia. Nonostante la divisione ancora oggi tra le popolazioni dell’area brigasca rimangono stretti i contatti, rinsaldati da una comune “parlata”, associata al ceppo occitano, che le ha valso il riconoscimento come minoranza linguistica riconosciuta per legge.

Realdo è sovrastata dal massiccio del monte Saccarello, la cime più alta della Liguria, nelle Alpi Liguri, il cui Parco omonimo partecipa ad un grande progetto per il riconoscimento da parte dell’UNESCO come patrimonio dell’umanità per le sue unicità naturalistiche, grande biodiversità e presenza di endemismi, e geologighe. I trekkers e bikers trovano a Realdo un punto di sosta negli itinerari che la attraversano. L’Alta Via dei Monti Liguri in senso longitudinale, la Via Alpina e la GTA Gran Traversata delle Alpi, da nord a sud. Seguire gli eventi organizzati a Realdo e nel circondario da parte dell’Associazione è una buona occasione per entrare in questa dimensione che si sta perdendo e contribuire al suo contrasto.

Una curiosità. Il primo maggio 2016 De Zanet scriveva all’allora direttore del battagliero Il Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro: “Gentile Antonio Padellaro, nell’eterno italico scontro tra politica e giustizia, a leggere Il Fatto tutti i giudici sono angeli e tutti i politici diavoli. Eppure, anche voi sapete benissimo che le cose sono un po’ diverse. Basta pensare agli errori giudiziari scontati da tanti innocenti. Mi dica allora cos’è peggio: l’onorevole che ruba o il […]

A PIGNA DOMENICA 7 OTTOBRE LA FESTA DEL FUNGO

Domenica 7 ottobre a Pigna tornerà l’appuntamento autunnale con la Festa del Fungo, allestita nel centro storico e allietata da musica nelle piazze. A partire dalle ore 12, l’antico borgo offrirà sapori e aromi dei suoi funghi migliori. L’evento proseguirà poi per l’intero pomeriggio e si svilupperà nelle piazze del centro storico, con gruppi musicali, installazioni a tema e fotografie.


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