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Albisola, a Renata Scotto il premio ‘Cirone’
al debutto Centro Culturale ‘Cenacolo Artisti’


A Renata Scotto il premio «Pino Cirone» 2018: il Centro Culturale «Il Cenacolo degli Artisti» debutta. Amarcord di vecchie glorie o fucina di nuovi talenti? Prospettiva da inventare per la nascente associazione.
Ad Albisola Superiore. giovedì 30 agosto, alle 19, nell’Oratorio di Santa Maria Maggiore, è stato consegnato il premio «Pino Cirone» edizione 2018  al soprano Renata Scotto, sono stati ospiti d’onore il direttore d’orchestra Aurelio Canonici, e il pittore, scultore ed architetto Giorgio Oikonomoy. Folto il pubblico.

Anche quest’anno il riconoscimento è consistito ne «Il Libro di Vetro», conferito personalmente da Maria Scarfì Cirone. L’ex insegnante, affermata scrittrice, è autrice di una trentina di libri tra cui, unico al mondo, proprio «Il Libro di Vetro», realizzato su pagine vitree per donare trasparenza e spiritualità alla parola. La Scarfì fu anche molto attiva come film-maker, grazie alla partecipazione del marito Pino Cirone, alla memoria del quale l’evento è consacrato, girando circa duecento film amatoriali spesso premiati a festival internazionali.

Si tratta di pellicole prevalentemente dedicate alle figure umane e artistiche che hanno animato gli anni d’oro di Albisola, facendola diventare la piccola Atene, dell’arte e della cultura, rendendola importante e conosciuta nel mondo, un ambiente ricco di fervori, intenti e realizzazioni, che nascevano con estrema naturalezza da parte di coloro il cui nome ha raggiunto i vertici immortali dell’arte.

L’intervento dell’assessore prof.ssa Giovanna Rolandi
Il pubblico

Maria Scarfì Cirone dialoga con Renata Scotto (a sx)

Un’epoca ove, infatti, grandi artisti di fama internazionale frequentavano le fornaci sparse tra il mare ed i caruggi e, con la terracotta ed i suoi smalti, vollero esprimere il proprio estro. Parliamo, e non è poco, di Lucio Fontana, Asger Jorn, Giuseppe Capogrossi, Emilio Scanavino, Wifredo Lam, Nino Strada Tullio d’Albisola, Esa d’Albisola, Milena Milani, Eliseo Salino, Aligi Sassu, Roberto Crippa, Franco Assetto, Emanuele Luzzati e tanti altri esponenti delle arti visive, nelle diverse correnti del Novecento: dal Futurismo all’Astrattismo, dallo Spazialismo al Surrealismo, dal Simbolismo alla Pop Art. In questa stagione memorabile, fecero ad essi compagnia anche poeti, scrittori e critici d’arte come Salvatore Quasimodo, Camillo Sbarbaro, Angelo Barile, la stessa Milena Milani, inventrice proprio lei del termine la piccola Atene, talentuosa ed eclettica in ogni genere di espressione artistica, ed il suo compagno Carlo Cardazzo, intraprendente mercante d’arte del Novecento nel mondo.

All’iniziativa, avvenuta con il patrocinio del Comune di Albisola Superiore, ha debuttato il Centro Culturale «Il Cenacolo degli Artisti», anch’esso patrocinatore. Secondo le anticipazione, l’operazione che ha comportato la nascita della nuova associazione ruota intorno all’idea di rinverdire gli intenti originali dell’epoca del filmato: «Il Cenacolo degli Artisti» di Pino Cirone e Maria Scarfì, la quale, secondo indicazioni ufficiose, peraltro sarebbe vicepresidente del Centro. Un proposito dal palese sapore di amarcord e soprattutto gradevole a un certo tipo di pubblico più attempato e culturalmente intellettualmente qualificato, come quello presente in sala durante la serata.

La figura di prestigio della Scarfì ha così aggregato una compagine in gran parte composta da personalità già facenti parte, come lei, essendone vicepresidente, de «La Casa delle Arti», associazione albisolese in prima fila nelle iniziative di promozione socio-culturali, in provincia di Savona, anche grazie al supporto dell’Unione Provinciale Albergatori Savona, con il suo presidente ed ex assessore regionale Angelo Berlangieri. L’Associazione negli ultimi tempi ha subito una vera e propria diaspora, provocando in alcuni casi sia curiosità che disorientamento tra gli aficionados.

Una prima componente fuoriuscita è rappresentata dal Maestro ceramista ed organizzatore di eventi artistici, anche a livello nazionale, in collaborazioni con grandi esponenti del settore, da Vittorio Sgarbi a Philippe Daverio, Ettore Gambaretto, fino alla scorsa primavera presidente, poi dimissionario, che attualmente con la sua nuova creatura «Atelier d’Arte Gambaretto», unitamente al critico Marco Pennone, prosegue nelle sue consuete iniziative, con un seguito pressoché inalterato. Prova ne è la pregevole mostra collettiva tenutasi lo scorso mese nell’ambito del centro commerciale «Corte di Mare» a Varazze.

Gli esiti incerti della lunga transizione attraversata da «La Casa delle Arti» e la contestuale promessa, già fatta nei mesi passati e rinnovata di recente in rete, di ricominciare le proprie attività, con previsione al 2019, reiterando con lo stesso entusiasmo e la maggiore esperienza un impegno che ha comportato numerose iniziative negli scorsi anni ed una grande visibilità sui vari organi di informazione, possono dunque non aver del tutto convinto diversi membri del sodalizio, ora confluiti nel Centro Culturale «Il Cenacolo degli Artisti».

La situazione è palese, tanto che «Il Club Albisola», di cui è artefice la famiglia Spano, con oltre vent’anni di presenza sul territorio, il cui fiore all’occhiello è uno dei più attesi e importanti concorsi canori liguri: il Festival Musicale Albisolese Voci Nuove del NordOvest, giunto ormai alla 18esima edizione, che si è tenuto presso la Terrazza sul Mare, ad Albisola Superiore, con «La Casa delle Arti» ormai pressoché inattiva, risulta praticamente l’unico soggetto associativo al momento operante in iniziative di promozione socio-culturale a favore del grande pubblico popolare in sede locale.

Il compito di invertire il trend de «La Casa delle Arti», recuperandone lo spirito propositivo con un programma esteso e ad alta fruibilità, sta quindi nelle mani dell’asse formato da Benito Piemontino, presidente, con una lunga militanza nel volontariato in vari ambiti, e dal segretario Diego Gambaretto, ex consigliere comunale di Albisola Superiore, cofondatore e fervente animatore dei City Angels a Savona, assai attivo nella comunicazione sui social network ed in altre iniziative di impatto pubblico, quali ad esempio il «Il Presepe degli Abissi delle Albissole».

Sorgono pertanto numerose aspettative intorno al Centro Culturale «Il Cenacolo degli Artisti», la cui presidenza è andata ad un parvenu dell’arte, ma molto attivo e noto in campo cittadino, Francesco Ottonello, ex docente di fisica dell’Istituto Nautico e Capitano di Macchina, anche presidente pro tempore dell’Associazione Amici del Nautico, fautore della «Mostra Permanente delle Scienze Nautiche», che si trova nello storico palazzo sede del Nautico, oggi Liceo Classico. Strumenti, apparecchiature, modellini di nave in scala, nonché un raro planetario storico racchiusi all’ultimo piano dell’istituto, esposti permanentemente su una superficie di 500 metri quadrati.

In attesa di comunicazioni ufficiali, Anna Santoiemma dovrebbe ulteriormente ricoprire la carica di segretario del Centro, il cui organico annovera largamente vecchie glorie del panorama artistico locale, con l’aggiunta di qualche new entry. Altre figure di spicco nel direttivo, tra cui Gaetano Colletti, in passato affermato barman e titolare di storici locali della riviera, tra i quali il «Bar Liro» di Savona ed il «Boccaccio» di Finale Ligure.

I prossimi mesi saranno determinanti per comprendere se i programmi della nuova associazione si limiteranno alla velleità, all’insegna della nostalgia e della riconoscenza, di ricordare la stagione meravigliosa de «Il Cenacolo degli Artisti», andando a sovrapporsi a numerose iniziative già perpetrate negli anni dalle amministrazioni e da altri soggetti del territorio, o contempleranno, come esigenza da più parti sentita, la valorizzazione dei giovani talenti delle differenti discipline artistiche.


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