Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Premio Fedeltà Valle Arroscia e Tanaro:
9 km in coda sulla statale Colle di Nava
Lavori in corso da 4 anni, semaforo ceco di domenica. L’Unione dei Comuni se la ride ?


Domenica di relax, 5 agosto, per visitatori e pendolari nei paesi dell’Alta Valle Arroscia e Tanaro. All’andata, nella prima mattinata, tutto liscio, con lo ‘spettacolo’ di essere superati o di incrociare lungo i tornanti bolidi su due ruote. Sorpassano, tagliano le curve, strada trasformata in pista da corsa e di follie. Nonostante sia zeppa di cartelli di divieto… Con la tragedia dietro l’angolo. Un pericolo per tutti, documentano le cronache. Si è scritto, letto, di  ‘serrati controlli’: prevenzione e repressione esemplare. Di pattuglie e di autovelox non c’è traccia. Al ritorno, per tutti, ricompensa da Premio Fedeltà 2018. Un’ora e mezza, minuto più o meno, per percorrere 9 km e superare i lavori in corso, per frana, tra Acquetico e Pieve di Teco. E la ‘burla’ di 4-5 auto ferme in senso contrario. Il semaforo Anas, per nulla intelligente, non tiene conto del traffico e non è presidiato. In compenso il giovane e brillante sindaco, geom. Alessandro Alessandri, rieletto e promosso al suo terzo mandato, dicono sia sofferente di raucedine. Continua a strillare, a destra e a manca,  contro l’Anas. E lui unico capro espiatorio ? Un’ingiustizia per un Uomo giusto ? Ma con la u maiuscola.  Il prefetto massima autorità di governo non ascolta, il questore ed il comandante dei carabinieri si occupano di ordine pubblicò e legalità. La Polstrada, pare decimata e migliaia di km da controllare in tutta la provincia. E si muove solo se riceve ordini dall’alto (vedi Pieve).

Lui, Alessandri,  autorevole, dinamico, presidente  e combattente dell’Unione dei Comuni dell’Alta Valla Arroscia. Si fa in quattro, potesse in cinque, per i cittadini tutti della sua valle, per gli elettori, per progresso turistico ed economico, per Expo Valle Arroscia,  per il carnevale, le fiere e le sagre, le onorificenze a personaggi illustri (generali dei carabinieri), per  il buon nome del territorio. Un  condottiero coraggioso che parte lancia in resta e primo sul fronte. Eppure pare non faccia paura a nessuno, se non  la ‘minoranza’ costretta ormai da 15 anni ad ‘ingoiare’ pure i rospi. Il legislatore l’ha rilegata a spettatore, al ruolo di Pierino  guastafeste.  A Pieve di Teco lotta contro l’emerito incapace di turno, uno dei tanti, dei troppi che amministrano il governo centrale, le Regioni, Province e Comuni, le Municipalizzate o intercomunali (vedi Rivieracqua, Area 24, porto di Imperia, solo a citarne alcuni). I risultati e le conseguenze non avrebbero bisogno di commenti, illustrazioni grafiche, statistiche. E in aggiunta neppure le code al semaforo folle installato sul territorio comunale di Pieve.

Sappiamo che da quattro anni sono in corso lavori su una strada strategica, nevralgica nei collegamenti tra Liguria e Piemonte. Arteria utilizzata soprattutto, nel Ponente Ligure, ma anche da turisti della Costa Azzurra, traffico di auto e moto dei vacanzieri, dell’week-end, dei trasporti su strada che accorciano i km e riducono i costi rispetto all’Autofiori e la Torino – Savona.

Una frana – smottamento, a valle, lato Ovest, ha via via richiesto interventi consistenti anche sul fronte della lunghezza (circa 250 m.). Si aggiunga che la prima impresa che si era aggiudicata l’appalto, è fallita. Ci sono voluti ulteriori tempi burocratici difficile da verificare dai non addetti. Quindi ripresa dei lavori, senza fretta però. Cantiere chiuso di sabato, domenica e festivi. Giorni di pausa che non siamo in grado di numerare. Poco importa se ci troviamo di fronte ad un’emergenza che coinvolge migliaia di utenti stradali, automobilisti che pagano già tasse ed assicurazioni più ‘salate’ d’Europa, benzina a prezzi da record, sempre in Europa. E girando il vecchio continente capita di imbattersi in cantieri stradali no stop. Si lavora 24 ore su 24. Anche nei festivi.

La statale Anas del Colle di Nava non è forse una priorità ? La stagione estiva non merita l’installazione di un impianto semaforico ‘intelligente’ ? O quanto meno la presenza di operai che regolano il traffico ? Basterebbe pure nelle ore di punta. Si racconta che l’argomento sia stato sfiorato in consiglio comunale. Il sindaco abbia detto che con l’Anas è stanco di ‘perorare la causa…’. Non ci parla più.

Ignoriamo se sia stato chiesto, anche da Pornassio, l’intervento del Prefetto, magari per iscritto. Non sappiamo se il sindaco competente per territorio abbia esercitato tutti i poteri che gli conferisce l’ordinamento comunale di fronte ad emergenze vere. Con ordinanze e atti  urgenti. Oppure ci si sia limitati a generiche proteste.  Ricordiamo prese di posizione, con tanto di ordinanze e diffide, di sindaci alle prese con gravi situazioni di viabilità.

Quando è accaduto domenica – avevamo letto in precedenza un articolo ad acqua di rose sul Secolo XIX di Imperia a proposito delle code – è paradossale e scandaloso. Omettiamo il vergognoso perché ormai in politica le ‘facce di tolla‘ sono inflazionate. Ebbene mentre chi tornava dalla giornata trascorsa in alta valle (Arroscia e Tanaro, c’era pure la Festa religiosa e raduno al Redentore del monte Saccarello)  costretto a procedere incolonnato per un’ora e mezza, lungo 8-9 km, prima di superare l’impianto semaforico. Colmo della beffa, sul versante opposto c’era il deserto e sulla direzione mare – monti, attendevano quattro, cinque auto, come potrà testimoniare don  Enrico Giovannini che alle 19,30 transitava con la sua Panda vecchio tipo verso la casa canonica di Cosio d’Arroscia.

Tutti in coda, a passo di lumaca (neppure di tartaruga) chi era diretto verso Imperia, le sue valli; Albenga e la sua valle. Gli unici ‘fortunati’ i motociclisti ‘autorizzati’ a sorpassare la ‘colonna’ delle quattro ruote, con la colonnina tra 32 – 3o gradi. Motori accesi, livelli di CO2 inquinanti, zolfo e particolato nemici ovunque della qualità dell’aria. Se nelle ultime consultazioni il super sindaco ha sbaragliato gli ‘avversari’ che però con un accorato appello ha esortato alla collaborazione e pacificazione, nulla può contro  l’insensibilità, la ‘malvagità’ di Anas, dei suoi responsabili regionali e provinciali. Speriamo che il governo del cambiamento Salvini – Di Maio, leghisti e grillini, vittoriosi anche perchè ‘sparano’ dritto, sottragga presto i cittadini dalle forche caudine della statale del Colle di Nava. Almeno una dozzina di ‘vittime’  della strada negli ultimi decenni. Si muore poco? Si muore troppo ? Sicuramente meriterebbe ben altra considerazione dalle autorità preposte.

Un’ultima piccola curiosità. Nei giorni precedenti una pagina di pubblicità della ‘Manzoni’ & C. Servizi promozionali ‘(su Secolo XIX e La Stampa) annunciava ed invitava i cittadini, per domenica 5 agosto, alla ‘Fraternità Montanara’ sul Saccarello con la commemorazione della stele. “Quest’anno verrà celebrata – scriveva il giornalista Andrea Pomati –  la scadenza del terzo  triennio con il solenne trasferimento  alla teca contenente la pergamena del ‘Giuramento della fraternità montanara‘. E celebrazione della Santa Messa da parte del vescovo della Diocesi di Ventimiglia, mons. Antonio Suetta.  Che dire forse è in ossequio alla ‘fraternità‘ che tutti, pare, hanno accettato il mini calvario sulla strada del ritorno. L’Anas ed i sindaci della valle non si allarmino. Qui ci sono cronisti pagati a pezzo e che firmano pure le pagine pagate dagli inserzionisti. Altro che ‘valle di lacrime‘ ! Qualche km a passo lento non fa poi così male seduti sull’abitacolo. Senz’altro più salutare a piedi, ma sarà per la prossima volta ?

(l.cor.)

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Il Sindaco Alessandri  tra diffide legali e debiti fuori bilancio tenuti nascosti.

Volti sorridenti e distesi in occasione dell’87esimo compleanno del benemerito presidente della Valle Arroscia Pallapugno, Augusto Bertolini, con il maresciallo Torterolo prossimo alla pensione con qualche grana sulle spalle e il sindaco Alessandri solitamente gioioso

Martedì 31 luglio si è tenuto il secondo Consiglio Comunale. In quello di insediamento, di un mese fa, il Sindaco, nella relazione di inizio mandato da lui sottoscritta,  aveva rassicurato che i conti del Comune erano in  ordine e soprattutto che non vi erano debiti fuori bilancio, ma bensì un avanzo di amministrazione.  La verità venuta a galla, purtroppo,  è ben diversa. L’Eni – Gas a fine giugno ha inviato al Comune una diffida, reclamando il pagamento delle bollette a partire dal 2013, pena sanzioni e la revoca del contratto. Pesantissimi debiti fuori bilancio quindi, da approvare in Consiglio, per 106.171,79 Euro. Ben 32.550 Euro per bollette Enel e 53.621 per fatture del gas per il riscaldamento del Comune, vecchie, di cinque anni arretrate.

Una situazione surreale tenuta  nascosta.  Crediamo sia l’unico Comune che sia stato capace di portare fuori bilancio una spesa certa, prevedibile e quantificabile,  quali sono le bollette della luce e del gas. Abbiamo chiesto le ragioni per cui la Giunta comunale ha adoperato i soldi,  di queste spese certe,  per altre cause, ma non abbiamo avuto risposte sensate. Che le bollette siano arrivate in ritardo o che i computer del comune non funzionassero bene,  come raccontato dal Sindaco in Consiglio,  non giustifica una simile situazione. E’  la  conferma della superficialità, se non peggio, di come vengono gestiti i soldi pubblici.  Non siamo a casa nostra dove prendiamo  i soldi dal portafoglio senza rendere conto a nessuno. Nonostante tutto ciò i consiglieri di maggioranza non hanno proferito parola, come se tutto questo fosse nella normalità delle cose, ed hanno approvato.   Abbiamo poi chiesto al Sindaco per quale ragione, a distanza di due mesi dalle elezioni, non abbia completato la nomina degli assessori.  Anche su questo nessuna risposta è arrivata.  Sappiamo  che a deliberare  c’è solo il  vicesindaco Sig.ra Rosanna Zunino. Se questo è un Comune normale!?

Pieve di Teco  7 agosto 2018

Gruppo Consiliare “Pieve Bene Comune”

I Consiglieri: Renzo Brunengo, Franco Roggero, Camilla Molinari

 


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