Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alassio, finalmente un sindaco inedito
tenore solista alla Santa Messa domenicale
Il Pd gli offre la Presidenza della Provincia


La presenza di un cantore solista alla S. Messa celebrata ogni domenica nella chiesa parrocchiale – la collegiata barocco di Alassio – forse è sfuggita ai media o magari ha meno visibilità di una cerimonia mondana di cui è ricca la cronaca della Baia del Sole. Eppure un sindaco che ancor prima di essere rieletto, ha un appuntamento fisso alla Messa domenicale o festiva delle 18, pare una notizia inedita e piuttosto insolita nel panorama degli 7.981 Comuni (due si sono fusi, nell’imperiese). Se poi si tratta di un personaggio da ‘belle vie’ passata, più caustica la presente, come l’architetto imprestato alla politica, Marco Melgrati, c’è davvero da sorprendersi. Sarà un futuro di cambiamento ? Intanto, corre voce, non smentita dall’interessato, che il Pd gli abbia proposto la presidenza della Provincia al posto di Monica Giuliano, sindaco di Vado Ligure.

Quando Marco Melgrati non era ancora sindaco nella corale della chiesa di Sant’Ambrogio, a destra nella foto di Silvio Fasano

Lui che non molti anni or sono aveva festeggiato con una serata molto particolare. Allora, con Silvio Fasano, si collaborava a trucioli savonesi (ora trucioli.it): “…Considerato il re delle notti alassine, e per il cinquantesimo compleanno la moglie gli ha regalato una festa a sorpresa, con tanto di spogliarelliste. Ovviamente è il sindaco  Marco Melgrati che mercoledì scorso ha tagliato il traguardo del mezzo secolo di vita. La moglie è Maria, ex modella, oggi agente di polizia che per una volta  ha messo da parte la gelosia coniugale e ha pensato di assecondare  l’indole viveur del marito ed anzi di giocarci pure un po’….” Le foto delle ‘ballerine’ molto osé, tra i tavoli di amici festanti e divertiti, avevano fatto scalpore, un’infinità di commenti, tra ‘scandalizzati’ (…è pur sempre il primo cittadino che ci rappresenta tutti…) e chi esultava alla goliardia e all’humor di sindaco e invitati.

L’arch. Marco Melgrati cantore solista ogni domenica alla Santa Messa delle 18 nella chiesa parrocchiale Sant’Ambrogio di Alassio

Nella vita di Melgrati, anche gli anni ‘portano consiglio’. Si è separato da Maria, resta un affettuoso e premuroso papà, non ha remore di farsi fotografare con la sua nuova compagna. C’è un particolare, tra le ‘tante sue dichiarazioni’, uno che ha la penna facile, mai un accenno a quell’impegno serio e puntuale che é la Santa Messa delle 18. La cantoria della collegiata non ha uno storia, non è sorella minore della più longeva ed affermata ‘Banda Città di Alassio’. I suoi componenti variano, a secondo delle circostanze e della disponibilità. Non c’è un elenco di soprani, contralti, tenori e bassi. C’è un organista (Giovanni Puerari di Albenga che è direttore della banda cittadina). In cantoria si vedeva spesso l’ex assessore esercente Angelo Vinai, il presidente della Banda Città di Alassio, Renata Vallò, una sorella del parroco, mons. Angelo De Canis. C’è la signora Dolores, recentemente salita alla ribalta di trucioli.it per una simpatica festa serale e bagno in mare. In quella circostanza il sindaco Melgrati, al microfono con Dolores, sulle note di una canzonetta, ricordava: “Dopo tanto cantare ai funerali stasera finalmente siamo insieme con musica leggera….”.

Ormai un appuntamento fisso quello del sindaco, non fa neppure più ‘meraviglia’ tra i fedeli. Mentre alla Messa delle 9 del mattino c’è un altro solista, questa volta  loanese diventato alassino per via della moglie, ex farmacista. Nel comprensorio loanese è, a sua volta, un personaggio: Gianni Bruzzone titolare di quella

Gianni Bruzzone loanese, alassino d’adozione, cantore solista nella chiesa parrocchiale e nel Coro di San Francesco

che un tempo era definita l‘Agricola, punto ‘obbligato’ per agricoltori, giardinieri, acquirenti dei prodotti per la compagna, orti, giardini, attrezzature, magine per animali e volatili. Un ceppo famigliare storico. Gianni, tenore come il sindaco Melgrati, non manca alla Messa mattutina. Non è un compito molto impegnativo perchè di fatto il solista fa da prima voce al canto dei fedeli. L’alleluia, il Gloria, i cantici dell’Offertorio, il Sanctus, l’Itemissa est.  La chiesa di Sant’Ambrogio dove è raro trovare ben tre organi. Il più antico (1700) ospitato nell’attiguo e comunicante oratorio; sopra l’ingresso principale l’organo ‘maggiore’ del 1800 e l’ultimo arrivato, quello dietro l’altare utilizzato più comunemente, anche di ausilio alla cantoria meno professionale ed orecchiabile nei canti sacri e popolari. Quei canti che hanno via via preso il posto, dopo l’auge del canto gregoriano, con le corali ‘inventate’ da Martin Lutero e che spinsero il compositore Johann Sebastian Bach  a scrivere e dedicarsi anche ai cori  meno impegnativi. Gianni Bruzzone che fa pure parte della cantoria di San Francesco della chiesa parrocchiale Santa Maria Immacolata dei frati Cappuccini.

Ma forse farà più scalpore e discutere, l’indiscrezione che il Pd (provinciale?) abbia proposto a Marco Melgrati, che ci starebbe facendo un pensierino, la presidenza dell’Amministrazione Provinciale. E’ vero che è stata ‘svuotata’ di gran parte del potere e delle competenze, resta pur sempre una ‘poltrona’ di visibilità politica. A questo si aggiunga che Melgrati presidente sarebbe una pedina del mosaico in formazione che vede l’avanzare, con precise mire, del più potente ex ministro e sindaco (voto plebiscitario) di Imperia, Claudio Scajola.  Se nel lontano passato il ‘colonnello di riferimento’, per Scajola, era Angelo Vaccarezza  (unitamente a Roberta Gasco Mastella) al quale aveva giurato fedeltà anche nei tempi cruciali e delle debacle. Oggi per coerenza l’ex sindaco di Loano e ex presidente della Provincia, non può tradire il ‘modello Toti – Rixi’ che nonostante le recenti delusioni nelle comunali, si presenta sempre solido e buone prospettive di successi. Si aggiunga che lo stesso Toti, in un incontro con parlamentari e senatori del Piemonte, non aveva fatto mistero che il futuro è quello di rinsaldare il centro destra e che il Berlusconi attuale fa solo perdere voti. Si aggiunga  che l’età può sfociare da un momento all’altra nella necessità di ‘sostituirlo’ da vivo o da defunto.

La tela di Penelope Scajola – Melgrati ha un piano abbastanza fattibile e verosimile. Spostare l’asse verso il Pd di Matteo Renzi che nel ponente ligure è rappresentato dall’unico parlamentare eletto, Franco Vazio, albenganese, da sempre legale di fiducia (nel penale) dello stesso Melgrati.

Scajola che a Savona haun sostenitore macchina da voti e preferenze quale è Piero Santi.

La presidenza della Provincia porterebbe altri armi pesanti nella ‘batteria’ Scajola – Melgrati. E poi si sa come potrebbero andare le cose qualora emergesse una supremazia e tutti o quasi, pronti a salire sul carro del vincitore. Impossibile credere che l’ex ministro si impegni in una battaglia senza essere sicuro di vincere. Ha troppa esperienza di politica praticata a tavolino e sul territorio.

AD ALASSIO : una promessa è una promessa !

Dopo il mondiale anche il titolo italiano è alassino! Dopo il mondiale di Fanelli, l’Alassio Kombat Team mette a segno un altro colpo tricolore: Vittorio Iermano, carabiniere del Comando alassino, è campione italiano.

UNA COMMISSIONE DEL PAESAGGIO

DAVVERO DI TECNICI SENZA CONFLITTO DI INTERESSI

La giunta comunale del sindaco architetto Melgrati ha designato all’unanimità i componenti della Commissione locale per il paesaggio, in conformità al regolamento edilizio comunale. Ne fanno parte tutti personaggi (tecnici) assai noti in città. Dal geom. Ernesto Schivo storico e presidente dei Bagni Marini (l’associazione che ha maggior peso, si dice, nel governo cittadino), dall’arch. Giacomo Airaldi, dall’avv. Emanuela Preve, dall’arch. Luigi Poggi e dal geom. Marta Pirovano.

CAUSA COMUNE – FINCOS ( GRAND HOTEL) DECRETO DEL GIUDICE

La determina dirigenziale prende atto che l’avv. Mauro Vallerga, incaricato del patrocinio legale del  Comune (di recente con una condanna in primo grado nell’ambito di una vicenda edilizia) nel giudizio pendente in Corte d’Appello di Firenze, promosso da Fincos Alassio Srl, ha confermato l’avviso di liquidazione notificato al Comune di Alassio dall’Agenzia delle Entrate. L’avviso riguarda l’imposta di registro conseguente alla condanna  del Comune a pagare 860 mila euro, oltre interessi di mora, oltre alla relativa imposta di registro. Da qui la necessità di impegnare, con atti dirigenziale di Enrico Paliotto, dirigente del 4° settore, la somma di 30.486 euro.

‘ALASSIO IN BIANCO’ ECCO LE SPESE A CARICO DEL COMUNE

Stampa materiale, da artigrafiche Pozzi:  207 €; Servizio audio – luce:  Ditta Croce Service di Giuseppe Croce: 1.098,00;  Servizio stampa materiale promozionale della Winner di Gollo:  214,00;  Prestazione artistica musicale di Eliano Calmaro: 375,00;  prestazione musicale Debora Tedeschi: 375,00;  prestazione musicale Silvia Groppo: 375,00; prestazione musicale, Elisa Rosalia Franzetti: 375,00; prestazione artistica  per conduzione evento; Marco Dottore: 500,00; prestazione artistica  ‘Bolle di sapone giganti’ e gadgets ditta Ilaria Pintossi di Cisano sul Neva: 687,00;  allestimento piazza Partigiani a cura ditta Maya Gruop sr: 1.220,00;  adesione all’Associazione di Promozione sociale  detentoire del marchoio ‘Cena in Bianco’ in qualità di socio promotore locale per anno 2018: 350,00;  incarico professionale per assistenza alla sicurezza alla ditta Armax Consulting: 244,00; assistenza sanitaria della Croce Bianca di Alassio:; 50,00;  Cooperativa sociale Arcadia di Albenga per fachinaggio durante la manifestazione: 1000,00.

LA GIUNTA ADEGUA IL ‘DOVEROSO’ AUMENTO ALL’ING. PALIOTTO

La giunta Melgrati ha deciso un ‘doveroso riconoscimento nei confronti dell’ing. Enrico Paliotto‘.  Ha stabilito un’indennità annuale lorda ad personam di 10 mila euro per tredici mensilità. Paliotto che si è conquistato con la nuova giunta l’incarico a tempo pieno anzichè parti time. Nonostante il vice sindaco Angelo Galtieri, da capogruppo di opposizione, avesse sparato cannonate contro il professionista della giunta Canepa e che pare non avesse controllato l’attività del manutentore dell’antincendio per cui erano  arrivati i Vigili del Fuoco, comandante in testa, a provvedere a tamburo battente. C’è chi ipotizza che Paliotto, per quella vicenda, sia sottoposto ad indagine. Tra le conseguenze la sostituzione della ditta inadempiente con la seconda classificata .

 


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