Non è solo la stagione turista da boom, assalto alle spiagge, a caratterizzare l’estate loanese. La dove c’era un supermercato famiglia, sull’Aurelia, nei pressi della rotatoria dei Cappaccuni, ora sono in corso lavori per ospitare la futura filiale di Loano di quello che è ormai un colosso in Italia degli apparecchi acustici. La popolazione invecchia, la Riviera fa da calamita ad anziani di altre regioni ed ecco che il mercato della ‘sordità’ fa faville. Tra l’altro, qualche hanno fa avevamo appreso che la più importante manager del gruppo in Liguria era una loanese, figlia di papà loanese e che da qualche tempo si è trasferito a Cisano sul Neva.
L’arrivo di Audibel in locali occupati fino a qualche tempo fa una rivendita di alimentari, frutta e verdura, su oltre 200 mq. (i muri sono di proprietà dell’architetto Scarrone, papà e mamma gestivano nella zona di via Como negli anni ‘5’ e ’60 un magazzino che commercializzava frutta e verdura all’ingrosso) rappresenta un’iniezione di fiducia sulla piazza di Loano. Il centro ospiterà infatti anche spazi per ambulatori e assumerà un ruolo di primo piano nell’assistenza e nella vendita degli apparecchi acustici, in una realtà dove opera da qualche anno anche la multinazionale Amplifon e che in città ha sede nei nuovi edifici sorti con la riqualificazione urbana dell’ex cinema Perla, via Stella, la piazza della chiesa parrocchiale e del Municipio.
Tra l’altro i locali dove si trasferisce Audibel (oggi ospitata poche decine di metri prima in uno spazio modesto) erano stati presi in affitto due anni fa da una famiglia del Sud est asiatico, subentrati ad una famiglia del loanese. Hanno resistito poco più di u n anno e a quanto pare si sono lasciati alle spalle anche qualche debituccio di troppo. E questo vale per altre realtà commerciali, soprattutto negli alimentari ed ortofrutta, rilevate da cittadini perlopiù asiatici, che di fronte ad affitto decisamente sostenuti tirano avanti per un certo periodo e poi scompaiono. Spariscono, irrintracciabili, dal fisco italiano, lasciano scoperte pendenze on gli enti locali, con i fornitori. Con gli affitti si corre ai ripari attraverso fidejussioni e caparre. Oggi gli sfratti per morosità sono molti più celeri, comunque sono sempre grane. Eppure è grazie a questi nuovi inquilini se in Provincia di Savona hanno superato ormai quota 300 le attività commerciali gestite da extracomunitari. In qualche caso, anche a Loano, fanno faville, si ampliano come nella stessa zona dell’Aurelia in in negozio dai dieci mila articoli vari per casa, ufficio, igiene, lavoro che si trova sempre nei pressi del bivio Loano – Boissano – Verzi e dove un tempo c’erano i magazzini del deposito di generi del Monopolio per il ponente savonese ed entroterra.