Due settimane fa un’assemblea popolare, nella sala consiliare, indetta dall’Amministrazione comunale e WWF Liguria, per discutere del progetto di tunnel a Capo Noli, quale alternativa al vecchio tracciato della statale Aurelia minacciato, da anni, da smottamenti franosi con interventi e chiusure non risolutivi. Ai tempi della giunta del presidente Burlando e del sindaco Repetto era ‘sbocciata’ una soluzione progettuale affidata a Infrastrutture Liguria Srl. Un team di progettisti in rosa, pare senza esperienza in ‘trafori’ che ha messo a punto un progetto. Pagato 600 – 700 mila € ? Al terzo tentativo, la Via regionale, a maggioranza, del presidente Toti, ha avallato il tunnel, seppure tra prescrizioni. Purtroppo non sarà la politica a dire l’ultima parola, ma il Tar Liguria, tra giugno e luglio, chiamato a decidere sul ricorso del Comune di Noli.
Durante il dibattito assembleare, purtroppo senza contraddittorio, è emerso che l’area del Promontorio di Capo Noli è un tesoro unico in Liguria, prima ancora del Monte di Portofino. Un patrimonio senza pari, da Sarzana a Ventimiglia, quanto a fauna e flora. Ciò non ha impedito ad illuminati tecnici ed amministratori regionali e a quanto pare comunali (l’ex sindaco del ‘si’ al tunnel, Ambrogio Repetto, era assente all’assemblea cittadina, ma non c’erano neppure gli alleati referenti in loco delle coop rosse, nè l’ex assessore ai Lavori pubblici già di Rifondazione, Piero Penner) di opporsi all’attentato ambientale, visto che resta un rebus lo stato della roccia carsica, la destinazione di milioni di mc di materiale (destinati alla costruenda e contestatissima piattaforma di Vado ?), i lunghi tempi di realizzazione con una cittadina turistica alle prese con il via via di camion, calcolati di almeno uno ogni cinque minuti sulle 24 ore (fonte arch. Giovanni Maina, ex presidente regionale di Italia Nostra), i costi esorbitanti stimati in 50 – 60 milioni di euro, soldi pubblici; la sorte della sede attuale della vecchia statale, un’area di sei mila mq. che potrebbe far gola all’imprenditore Maurizio Bagnasco, proprietario del promontorio (fonte ing. Giovanni Toso di Noli).
Una situazione complessa che ha indotto il sindaco Niccoli (contrario al tunnel) a rivolgersi al consigliere di opposizione Fossati: “Ti ricordi, in consiglio ti avevo detto sei
favorevole o contrario al tunnel ? “…..E ha rincarato il moderatore del dibattito Mario Lorenzo Paggi, una vita da militante a sinistra, poi ‘pentito’: “Leggo dagli atti consiliari vostre frasi come…’.l’opera tunnel può rappresentare un’opportunità per i nolesi..’…avete come minoranza votato contro il ricorso al Tar….al progetto tunnel la città si presenta disunita….”. Risposta di Fossati: “Non posso parlare a nome di Repetto assente, io sono del parere che occorre informare i cittadini con un dépliant illustrativo….”.
I timori ora sono tutti rivolti alla sentenza del Tar. L’ambientalista per antonomasia Mariuccia Vincenti si è chiesta ed ha chiesto: “Che succede se si perde il ricorso al Tar ?” E l’ex sindaco Carlo Gambetta , duro: “Si gioca sporco con il solito business del movimento terra….”. Il promontorio carsico ha ricordato l’avvocato Mattia Menozzi “non è mappato”. E caratterizzato da cave inesplorate.
Tra le carte la valutazione di 14 milioni di euro dell’Anas, favorevole al tunnel, per la messa in sicurezza dell’attuale tracciato. Peccato sia mancato un confronto, non programmato dai promotori dell’assemblea, con esponenti politici della Regione, consiglieri, assessori.
Nel passato sul sito internet di Genova ‘Casa della Legalità e della Cultura:...” si era scritto a proposito di: ” INFRASTRUTTURE LUGURIA srl”, al 100% pubblica, con la Filse, la finanziaria regionale. Alla guida di questa nuova società pubblica vengono collocati uomini di estrema fiducia dello stesso Presidente della Regione, Claudio Burlando, praticamente un CdA targato “Maestrale”, l’associazione-blocco di potere di Burlando stesso. Nel Consiglio di Amministrazione della Infrattutture Liguria srl entrano i già consiglieri Filse, Giuseppe Edoardo Bozzo e Ugo Ballerini (gìà PSI, del gruppo e legato a Ermido Santi, che risultava iscritto attivo alla P2, n. 772) insieme a Giovanni Battista Poggi (detto Gian Poggi) che si era trasferito in Regione dopo aver retto le colonne dell’Urbanistica della macchina comunale sotto le due giunte Pericu. Ma una nuova società ha bisogno di un gruppo operativo, oltre che di un Cda, ed allora detto e fatto, in un batter d’occhio, il vecchio gruppo di Sviluppo Genova spa si sposta in blocco in Infrastrutture Liguria srl. Quindi tra coloro che passano alla nuova società vi è Simona Brun, ingegnere, che era entrata nel 2000 a Sviluppo Genova con contratto da formazione lavoro (12.400 euro circa all’anno) per fare carriera ed arrivare nel 2006 a toccare i 70.000 euro annui e sui centomila ad oggi .. Di questo sarebbe bello capire con quale criteri, essendo davanti ad una società pubblica, si sono effettuati gli avanzamenti visto che, tali scatti, sono praticamente automatici… Chissà se Burlando vorrà spiegarlo, anche perché con le voci che girano in Regione in questi giorni su promozioni e carriere fulminee di presunte amanti, qualcuno potrebbe pensare male, dal ponente di Cornigliano sino a Nervi… (in questo mondo di “lazzarini” è meglio chiarire sempre le cose che riguardano società e soldi pubblici).
Ma con l’ing Brun è passato in toto anche lo storico “Ufficio Appalti” della Sviluppo Genova spa…. Quindi passano ad Infrastrutture Liguria srl anche: Brunella Pochini, proveniente dalla potente FILLEA-CGIL guidata da Venanzio Maurici c… Alba Bisio, già diessina, ora del direttivo del PD di Sestri Ponente, moglie di Silvio Criscino, arrestato e condannato per usura (non conosciamo purtroppo se la setenza sia o meno passata in giudicato ndr)…..”.
LEGGIAMO DAL SITO IRE GRUPPO FILSE (Area infrastrutture e ambiente). Si occupa dello sviluppo delle infrastrutture viarie, mediante la predisposizione di studi di fattibilità e progetti relativi agli interventi strategici individuati da Regione Liguria.
Attività connesse alla progettazione della Nuova Aurelia:
Progetto Definitivo della variante di Capo Noli;
Progetto Preliminare del tronco Andora-Alassio;
Progetto Preliminare del completamento della variante di Savona;
Studio di Fattibilità del tronco Ventimiglia-Bordighera;
Studio di Fattibilità del tronco Albenga-Vado Ligure;
ECCO IL PROGETTO PRELIMINARE – Parte del progetto preliminare redatto da Infrastrutture Liguria. A pagina 42, si legge che rappresentanti del Comune di Noli hanno concordato il contenuto il 15 gennaio 2009. Dovrebbe esserci traccia in Comune. Qui (contrariamente al progetto definitivo) ci sono anche tre righe sulla galleria del treno, ridicole, che dimostrano come l’hanno scartata a priori. Leggi……
ULTIMA ORA DA NOLI: Serata affollata ieri sera in sala consigliare a Noli. Il WWF Savona si è costituito in Adiuvandum (in sostegno) al ricorso presentato dal Comune di Noli. Erano presenti oltre agli esponenti del WWF , il legale l’Avv.Prof. Daniele Granara di Genova ed i suoi collaboratori, il Sindaco e numerosi cittadini nolesi che pazientemente in fila hanno sottoscritto il sostegno legale del WWF alla vertenza intrapresa dal Comune . E’ una prima tappa di un percorso che abbiamo intenzione di condividere sia con l’Amministrazione comunale di Noli, ma anche con tutta la cittadinanza del comprensorio dell’areale di capo Noli , dichiarano Marco Piombo ed Anna Fedi del WWF. Oltre a sostenere altre iniziative correlate alla vertenza legale in corso, proporremo come WWF anche progetti, idee, avvenimenti tesi a conoscere meglio e valorizzare le bellezze naturalistiche e paesaggistiche del comprensorio di Capo Noli .
WWF Savona, Il Presidente, Anna Fedi