Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona alle urne tra merletti & clisteri.
Pesci socialisti con lo sguardo a Che Guevara


Una rassegna lungo il cammino delle comunali di Savona nella prossima primavera. Il mago Merlino tira fuori dal cilindro Cristina Battaglia ? I socialisti tirano fuori i loro pesci. Ritornano gli amici e nostalgici di Che Guevara ?

1) ELEZIONI COMUNALI MERLETTI & CLISTERI

Cristina Battaglia volto nuovo e astro nascente del Pd di Savona

…Olè, dal cilindro di mago Merlino esce la candidatura a Sindaco di Savona, casacca PD, della bella Cristina Battaglia (per chi non la conoscesse, non è una ‘quaglia’ ma una brillante funzionaria della Regione Liguria).

Ovviamente Livio Di Tullo, si incazza, non ci sta, ‘muoia Sansone con tutti i Filistei’, si vada alle primarie, pur con il rischio dell’intoppo di Franco Lirosi & company ma si sa ‘merletti e clisteri’ fanno parte del gioco.

Intanto già circolano sotto banco i primi nomi di candidati sindaci da parte di altri partiti, verosimilmente prime delle elezioni già usurati dalle loro stesse ambizioni, comunque: l’Unione Socialisti da poco ricompattai pare si prepari a fare il ‘botto’ con il giovane e brillante Alberto Marabotto, mentre nella lista misteriosa delle ‘stelle in fondo al Pozzo’ circola il nome di una accattivante e giovane signora, a suo tempo già consigliera comunale.

2) Elezioni comunali, Savona: PESCI SOCIALISTI

Riguardo alle problematiche della nostra città, Savona, i socialisti hanno sempre fatto i ‘pesci in barile’, senza mai assumere una distinta posizione con conseguente responsabilità, solo in occasione di elezioni, particolarmente comunali, ‘si buttano a pesce’ in cerca di consensi ostentando mirabolanti programmi di resurrezione, salvo poi incazzarsi e prendere a ‘pesci in faccia’ coloro che si sono ben guardati dal votarli.

3) ELEZIONI COMUNALI DI SAVONA: RITORNANO I SOCIALISTI CON UNO SGUARDO A CHE GUEVARA

E’ pubblicato sul blog www.savonanews.it, da sabato sera 2 gennaio, un ‘comunicato'(?) riferito a ‘Autonomia Socialista’, con un simbolo graficamente riconducibile alla rivoluzione Cubana ai tempi di Che Guevara.

Marina Lombardi (foto Savona News)

Chiediamo se scelta del nome ”Autonomia Socialista‘, simbolo e programma siano stati discussi, concordati e approvati dai compagni parte in causa con un doveroso incontro preventivo collettivo (per quanto ci risulta, l’ultima riunione è avvenuta domenica giorno 3 cm, presenti i rappresentanti fondatori dell”unione socialista’, il PSI con la signora Marina Lombardi.

Alberto Marabotto

 Futuro è Socialismo con Andrea Grasselli e Nuovo PSI con Alberto Marabotto, ripetiamo a scanso di equivoci: tre sole persone); non sarebbe stato corretto, intelligente, avere le idee chiare e definitive, con riferimento alle prossime elezioni Comunali con presentazione di lista politica, prima dell’incontro pubblico con la cittadinanza di martedì 12 c.m. a Villa Cambiaso ?

SE LA BANCA FALLISCE BASTA RAPINARLA PER RISOLVERE IL PROBLEMA

Un cliente di una di quelle banche insolventi, chiede di vendere, o di essere rimborsato, delle azioni ‘ciucche’ a suo tempo propinategli come un sicuro investimento.

Ricevendone un netto rifiuto, le sue azioni non hanno più alcun valore, amen.

Il cliente torna a casa, indossa parrucchino, barba e baffi finti e si reca nella banca a fare una rapina, gli impiegati malgrado il camuffamento lo riconoscono ma fanno finta di nulla.

L’indomani la direzione della banca rapinata, via telefono e urgentemente, convoca il cliente, il direttore con a fianco molti degli impiegati che applaudono, gli comunica solennemente che è stato proposto alla nomina di Vice Direttore della banca stessa.

IN QUESTO MONDO MALATO DI CANNIBALISMO

In questo mondo malato di cannibalismo è giunto il momento di scegliere da che parte schierarsi, interrogando la propria coscienza ingarbugliata, pendolare tra onestà e ladrocinio.

Come può definirsi, socialmente moderno, un Paese dove i padrini del potere politico economico, guadagnano in un anno duecento e più volte di un onesto cittadino, padre di famiglia e lavoratore cosciente?

Come può definirsi, la nostra, una società delle eguaglianze, quando un dirigente incapace, solo perchè beneficiario di amicizie e favoritismi politici potenti, è sfacciatamente retribuito ben oltre un dirigente motivato e responsabile?

Come può definirsi una società moralmente corretta quando le grandi aziende statali falliscono per inettitudine dei loro amministratori che vengono liquidati con cifre da capogiro, traslocati nell’immediato in altre aziende di casta, tutto a spese dei cittadini allocchi?

Gianni Gigliotti


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G.Gigliotti

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