A Loano c’è una curva – incrocio che trae in inganno ? Sosta tollerata quasi a giorni alternati. Capita che le auto in divieto siano sistematicamente e doverosamente prese di mira dai vigili. Altre volte, per giorni, sostano impunite, la pattuglia passa e tira dritto. Con un paio di risultati certi. E’ il breve tratto di strada, subito a ridosso del centro città, dell’Aurelia, del camposanto principale, della zona del mercato settimanale, del Palazzetto dello Sport, della sala Bingo, che frutta di più alle casse comunali. E contemporaneamente fa infuriare gli automobilisti distratti dall’assenza di una segnaletica ben visibile e dal diffuso sistema di tolleranza a fasi alterne. Colpa dei vigili o mancanza di direttive precise e di indirizzo dell’assessore ‘pio’ come soleva definirlo lo storico Bellamigo ?
Tra gli automobilisti c’è persino chi si è inventato, in piena stagione estiva, con la caccia al posto auto, meglio se non a pagamento, di lasciare sul cruscotto, bene in vista, un biglietto: “Sono in ospedale telefonare al….”. Ma quanti giorni è rimasta quell’auto ? E’ stata controllata ? Il caso vuole che non sono mancati gli ‘imitatori’ nei giorni a seguire. Non è questo il tema di fondo. In Viale Azzurri d’Italia si è già verificato un incidente stradale mortale, per cause che inizialmente apparivano controverse sulla responsabilità. Non sappiamo come sia finita. Ovvero auto in sosta vietata, scarsa visibilità di conseguenza nelle manovre, in particolare sull’incrocio con la trafficata via Giacomo Matteotti dalla quale si accede al Palazzetto dello Sport con piscine, il luogo più frequentato e trafficato della città. Comunque non sarebbe questo il tratto di strada fonte del maggiore numero di incidenti.
Il 10 novembre scorso sono state pubblicate le schede ufficiali dei sinistri avvenuti in Liguria nel 2014. Loano, in provincia di Savona, si classifica al terzo posto, dopo il capoluogo e Albenga, con 67 incidenti rilevati nelle strade urbane, 2 in quelle extra urbane (il breve tratto di Autofiori), rispettivamente con 78 e 5 feriti. E questo accade dopo la cura a suon di dossi, per la gioia dei militi delle autoambulanze che dal ponente arrivano al Santa Corona con una frequenza media di 35- 40 nell’arco delle 24 ore, tutte con sirena in azione. Una cura che era iniziata con un maxi dosso davanti al Grand Hotel Garden Lido , sul lungomare, dove negli anni ’90 la giunta di Franco Cenere e il comandante dei vigili Borghi avevano messo, per iscritto, che non trattandosi di interesse pubblico veniva fatto divieto all’installazione del dosso. Colpa, a loro dire, del codice della strada. Poi è arrivato il miracolo con il sindaco Angelo Vaccarezza che quando era vice sindaco sosteneva l’estroso compagno di squadra. L’assessore competente era Gimmy Piccinini. I tempi cambiano, loro sanno che la gente dimentica. E’ seguita la pioggia di dossi, senza alcuna logica, basta andare nei paesi più evoluti del centro e Nord Europa. Rendersi conto di come hanno affrontano il problema senza infierire sugli automobilisti e sulla velocità dei soccorsi.
Torniamo al tema della ‘cassa continua’ di viale Azzurri d’Italia. In agosto, con trucioli a riposo, abbiamo scattato qualche immagine per documentare. In effetti è difficile capire quale educazione stradale si vuole trasmettere – non è l’unica zona – agli automobilisti residenti, ai turisti, ai visitatori saltuari. Un giorno si lascia parcheggiare in barba ai divieti e persino ai pericoli che la sosta può comportare: intralci, disagi per chi subisce. Non siamo lontano dal centro, isolati dal traffico, dal passaggio. come può accadere nelle periferie urbane. Il solo Palazzetto dello sport produce un movimento, soprattutto di giovani, famiglie. che probabilmente non ha pari neppure sul lungomare, facendo le debite proporzioni sui 365 giorni all’anno. Ebbene in una zona così nevralgica i vigili hanno o non hanno disposizioni di priorità e prevenzione? Tutti i tratti di suolo pubblico di Loano sono considerati alla stessa stregua ? Abbiamo spesso assistito alle proteste di ignari automobilisti multati, non sempre al volante di fuori serie, o auto costose per la serie dimmi che auto ‘guidi’ e ti dirò chi sei ( in tema di reddito dichiarato o non). Poco meno di 50 € non sono una carezza per tante famiglie. Il ‘pio‘ assessore è un maestro nelle opere di bene e nel più assoluto disinteresse elettorale. Ha avuto del resto dei bravi insegnanti. Soprattutto dalla parte del rispetto e dell’educazione alla legalità, alla lotta ai comportamenti illegali. Non si guarda in faccia nessuno, anche a dispetto delle urne. Un motivo di orgoglio, peccato che ci siano ancora in giro tanti indisciplinati.
Se facciamo un confronto con Finale Ligure, qualche centinaio di residenti in più, di turisti in più, gli incidenti sulle strade urbane sono stati 42 (25 in meno di Loano), con un superficie complessiva più che doppia, con 104 km di strade comunali, 95 km vicinali, 15 provinciali, 11 statali e 1.5 km di autostrada. Loano con una densità maggiore, 862 abitanti per kmq. contro i 343 di Finale. Il numero di sinistri, di feriti, è indice di sorveglianza carente o di lassismo elevato ? Sfogliando la rassegna stampa ci sono tanti articoli dei benemeriti cronisti , anche compianti, che annunciano misure draconiane in questa o quella strada a maggiore inciviltà (velocità), ma forse è inutile riepilogare titoli e testo. Far toccare col naso cosa significa la ‘politica degli annunci’ quando poi non si verifica come è andata a finire. Purtroppo finchè non si è toccati nella salute e nei portafogli si è tutti ‘brava gente’. E in quanto all’uso e all’abuso dell’auto in centro città, basta percorrere l’Aurelia da ponente a levante, oppure Corso Europa per rendersi conto della qualità della vita, del traffico, dei tempi di percorrenza, della caccia al parcheggio in centro, dei risultati della saggia amministrazione nell’interesse dei cittadini, dell’economia, del turismo. Della rinuncia di fatto all’Aurelia bis, ora intralciata da ridenti palazzine. Contenti, loro, ovvero i cittadini, tutti soddisfatti ? Multati a parte.