Memore di quanto scritto il 3 settembre 2015 Consiglio Comunale che votava senza opposizione o critica “l’assenso preventivo” alla nuova idea di progetto dei garages di Via Belvedere, quale possibile “refugium peccatorum” delle sciagurate scelte e conduzioni delle due Giunte Repetto con le sue maggioranze(2004/2014),ho sentito il bisogno civile di capire…. ; nel contempo ho constatato, con amarezza, che nessun cittadino nolese ha manifestato interesse a valutare questa proposta urbanistica che segnerà, in una qualche maniera, il futuro assetto di viabilità principale.
Memore di quanto scritto su Trucioli Savonesi il 16/10/2011 (la collina del disonore), articolo ricordato a supporto delle mie personali (e non solo) considerazioni sulla attenzione alla sicurezza che deve essere garantita ed assicurata alla collina di San Michele a causa della sua naturale fragilità, con l’aiuto di amici ho dato “un’occhiata” a questa ultima travagliata proposta.
Leggere nella relazione di progetto:“In relazione al libero deflusso delle acque l’opera non altera la circolazione sotterranea, in quanto non determina uno sbarramento dei flussi nè prevede l’esecuzione di emungimenti” mi ha lasciato perplesso anche perchè ad oggi, alla base della struttura si nota una pozza d’acqua profonda 72 cm. Tra l’altro, si può sentire lo scorrimento d’acqua a monte della struttura.
Memore di situazioni pressochè analoghe occorse nel restauro di San Paragorio (con pericolo di crollo), Via IV Novembre(danni economici ai privati con tanto di fallimento), Via XXV Aprile (rinuncia ad un piano garage, con rimborso ai privati), tutti siti in fondo valle di Noli, sono andato a rileggermi le conclusioni dei due CTU nominati dalla Procura della Repubblica, i Prof. Ing. Andrea Del Grosso e Roberto Passalacqua riguardanti Via Belvedere. A domanda su una esistenza di falda, ecco la risposta:” Più che di una falda, si sono riscontrate evidenze di una circolazione idrica sotterranea con andamento diffuso e planimetricamente irregolare. Nella perizia
idrogeologica del sito in questione è decisamente sottovalutato e risulta trattato molto superficialmente”. Riportavano, tra l’altro, alcune note del Geologo nolese Roberto Garbarino che “imponevano, o quantomeno consigliavano un maggior livello di attenzione”. Alle stesse conclusioni perveniva per ben due volte il perito per conto del Tribunale, l’Ing. Berardi. Una domanda, a questo punto, viene spontanea: “E’ possibile che le strutture pubbliche preposte ad accertare le conformità progettuali (conferenze dei servizi) alla fine favoriscano errori su un territorio critico come il nostro?”. Le tre perizie in mano alla Magistratura hanno dimostrato che nel 2007 la carenza di documentazione obbligatoria, ma non integrata negli atti progettuali, ha di fatto permesso una autorizzazione a costruire non conforme. Possiamo essere certi che questa volta effettivamente le carte siano in regola?
La constatazione del pozzo d’acqua mi ha indotto a lanciare un sasso in questo stagno attraverso l’Osservazione protocollata il 22/9; questo per stimolare, se del caso, una maggior attenzione degli organi competenti rispetto al passato. C’è inoltre una proposta che auspica l’eliminazione di una viabilità in salita con pendenza del 12% e con accesso in curva di 90°. Come tutte le vie nuove, questa avrà il suo “padrino” che si chiamerà, per i posteri: “Salita…” oppure “Via…”. Gli indigeni locali come il sottoscritto, e non solo, definiti incapaci intellettualmente di capire il senso, il valore della coevoluzione, subiscono, ma non perdonano! Nessuno può arrogarsi il diritto di modificare a suo personalissimo piacimento ciò che ci è stato tramandato o lasciato dai nostri avi; siamo estremamente gelosi di tutti i nostri ricordi affettivi.
Ecco alcuni esempi di coevoluzione in Noli: corte nel Castello; intonacatura con materiale simile al cemento del Ponte Vecchio, così come per i tutti i restauri delle facciate di pietra/mattoni e calce nel centro storico (vedi facciata in Via Gregorio IX con relativa targa a ricordo). “Anno 2014 – stabile ristrutturato da Ediluca srl sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Culturali “
Speriamo che il buonsenso collettivo degli attori responsabili questa volta prevalga sulle singole decisioni settoriali/personali(escluso quelle che interessano la sicurezza); ognuno sappia cedere quel qualcosa per far si che la buona vista ed un percorso stradale semplice, tali da rendere panorama e viabilità ragionevolmente condivisibili.
ULTIME NOTIZIE
C’è questa foto che da poco tempo gira per Noli, quella che immortala un nuovo cancello in ferro in sostituzione di quello vecchio esistente in località Vescovado. Nessuna concessione è stata rilasciata dal competente Ufficio Urbanistica. Un qualcosa d’antico in un quadretto panoramico è così venuto a mancare agli occhi del passeggero indigeno. La “gente” si pone maliziose domande…ed aspetta risposte…
LUTTI CITTADINI
Maglio Agostina (Augusta) all’età di 92 anni ha lasciato la sua Noli ed il suo unico nipote. Nubile, in gioventù ha lavorato presso le fabbriche di conserva del pesce, non trascurando mai la sua campagna che ha sempre accudito con riconosciuta capacità.
Pastorino Aldo, 84 anni, artigiano edile, rimasto vedovo da qualche anno, è mancato all’affetto dei suoi tre figli maschi, dei nipoti così come della sorella. Uomo di poche parole, da gran lavoratore sin da giovane aveva intrapreso con successo la professione di costruttore edile. Assieme ai fjgli ha saputo realizzare con successo le sue capacità manageriali anche fuori dei confini della sua Noli.
Bruzzone Aurelio (Elio), nolese di Voze, 90 anni, macchinista delle ferrovie in porto a Savona, lascia la moglie ed il figlio. Persona affabile, scherzosa, era appassionato al gioco delle bocce, dove, insieme o da avversari, abbiamo trascorso parte del nostro tempo libero.
Fuori sacco: mercoledì 23 sono apparse come meteore ben 10 delibere di giunta del 2013, tra cui quella (la 181 del 20/12/2013) che interessava una variante al progetto del castello con precise prescrizioni dell’Arch. Canziani (Sopr. Beni Culturali). All’anima della trasparenza e dell’efficenza di quel tempo che fu!…complimenti! Impedire di fatto la conoscenza delle decisioni prese dalla Giunta non pubblicando in tempo utile attraverso la pubblicazione all’albo pretorio, significa impedire il diritto/dovere di controllo. Abuso? Omissione? Cero che si, anche nei confronti del popolo “pecora”.
Carlo Gambetta