Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il libro del turismo di Laigueglia, gioie e dolori di un Angelo testimone d’eccezione


Angelo Marchiano, novantenne, cavaliere e commendatore, prima che arrivi il giorno dell’addio all’amata terra natale, ha voluto donare un ‘testamento materiale e culturale’ di eccezionale valore storico. Tema: i Marchiano e l’industria turistica di Laigueglia. Ha affidato il compito di catalizzatore al giornalista Daniele La Corte. Sono 235 pagine, tante immagini (da fine ‘800 ai nostri giorni). Emergono tre personaggi chiave, oltre a Angelo, il padre, il  nonno, il bisnonno. E sono in vita 4 generazioni di albergatori. Tra gli inediti lo spaccato di un antenato imbarcato, migrante, alla ricerca di fortuna. Un padre marittimo tornato a Laigueglia, dall’America, con la borsa stracolma di dollari. Una contadina in sposa, l’acquisto  della casetta coniugale adibita anche ad affittacamere nella stagione estiva. La nascita di Angelo, si diploma geometra, ma si dedica sotto la severa supervisione di papà all’attività alberghiera vera e propria. Nasce lo Splendid, quattro stelle, vista mare. 

 

Al libro, qualche centinaio di copie stampato nella storica tipografia Stalla di Albenga (sorta ad opera di una ‘eroica’ famiglia dell’antica Alassio), hanno collaborato il giornalista Giancarlo Garassino, Domenico Gaia e Roberto Ragni.  La regia della serata di presentazione (giovedì 24 settembre) è stata affidata al redattore de La Stampa- Il Secolo XIX, Massimo Boero.Ho impiegato 7 – 8 mesi – racconta La Corte -, un’esperienza sorprendente nonostante non sia all’esordio  di scrittore di libri. Conosco Angelo Marchiano da tanti anni, l’ho seguito nel periodo di maggior impegno quando era presidente degli albergatori, a livello locale, provinciale e regionale. Consigliere della Camera di Commercio. Una persona dinamica, attiva, intraprendente, concreto, dialogante e che ora ho scoperto, oltre a memoria storica di attivissimo laiguegliese,  la maniaca passione nel mega archivio di vita: albergatore, imprenditore edile, impegnato nel sociale, nella politica non urlata, tra gli irriducibili fautori della pedonalizzazione e salvaguardia integrale del centro storico di Laigueglia diventato attrazione, valorizzando la qualità della vita, dunque un turismo intelligente. Angelo mi ha messo di fronte una montagna di documenti, lettere, articoli di giornali, pubblicazioni, approfondimenti in tema di turismo ponentino, di dinamiche, occasioni mancate o sprecate. Marchiano lascia una testimonianza che arricchisce analisti e ricercatori , storici e narratori, i giovani alla scoperta del turismo”.

Tutta sembra avere inizio con nonno Marchiano, conosce un diplomatico italiano dopo essersi distinto sulla nave per le sue doti e il piatto di torta ‘pasqualina’ che riproporrà  al direttore di un Grand Hotel  di Brooklyn. Papà Marchiano segue le stesse orme di migrante, torna in patria, a Laigueglia,  con una consistente disponibilità di denaro. Si da alla bella vita, tra Sanremo e Montecarlo; si sposa, nasce Angelo, proseguendo l’attività di affittacamere. Angelo riceve un’educazione severa, quasi autoritaria, scuola di vita che lo accompagnerà man mano che assume le redini di un’azienda famigliare dell’ospitalità in espansione. Angelo inizia abbastanza presto ad impegnarsi per la ‘sua Laigueglia’, vive i primi anni d’oro del turismo balneare in Riviera e in un secondo tempo invernale.  Fa conoscenza col mitico prof. Nino Lamboglia, lo sostiene nella battaglia affinchè il tracciato originario dell’Autofiori salvaguardi la fascia costiera, sia meno invadente del verde e della collina, privilegi i tratti in galleria.  E’ la prima grande opera del Ponente che ha l’imprimatur del padre nobile della Dc ligure e nazionale, Paolo Emilio Taviani. Non mancarono le critiche per i costi; l’autostrada lastricata d’oro, record di spesa a chilometro, record del costo dei pedaggi. Eppure senza Autofiori il ponente già intasato, con l’Aurelia ridotta all’ingolfamento costante, saremmo rimasti tagliati fuori dallo sviluppo e forse avremmo scongiurato il turismo di massa, depresso il mercato immobiliare, delle seconde case soprattutto.

Angelo Marchiano incapace di oziare, di godersi la vita come si suol dire, viene coinvolto dalla presenza in loco di un  turista personaggio del ciclismo; l’ imprenditore e patron della Gazzola di Mondovì, così nasce il Trofeo Laigueglia che si consolida con l’avvento di un big quale Paolo Villa. Sono anni di splendose anche con l’entrata in scena del sindaco dr. Giuliano, siciliano, esordio da ufficiale medico a Capo Mele. Gli anni che a Laigueglia sono di casa campioni italani e non del ciclismo mondiale (Edouard Louis Joseph Merckx, detto Eddy). E come non citare tra i ‘compagni di viaggio’  di Angelo il un big, maestro del giornalismo. Giovanni Luigi Brera, detto Gianni (San Zenone al Po, 8 settembre 1919 – Codogno), …Ha solo 16 anni quando nel 1935 inizia a scrivere dei piccoli articoli. Un grande che entra a far parte della Marchiano story.  Il libro – rivelazione non è in vendita.  E’ a offerta libera ed il ricavato devoluto al restauro di un antico e prezioso quadro della chiesa parrocchiale di San Matteo.

Angelo Marchiano, Iuccio per gli amici, un cittadino che ha saputo ‘vedere lontano’. Ha fatto errori, la tenacia non mai sufficiente, anche lui è rimasto vittima dei tempi e della disgrazia collettiva della ‘cattiva politica’, dei mediocri o dei ‘politicanti’ per tutte le stagioni.  Non è uso alla commozione facile, ma dicono che a leggere e rileggere alcuni passaggi del suo ‘Angelo del turismo‘ abbia prevalso l’emozione, il magone. E, dopo la lettura, non sarà il solo. Se le lacrime non pagano, si faccia almeno tesoro dell’insegnamento che ne scaturisce. Laigueglia, la Riviera, il tessuto sociale, hanno bisogno di qualche Angelo Marchiano in più e qualche presuntuoso ed arrivista che sgomita in meno. (l.c.)

La presentazione del libro di La Corte – Machiano, nella piazzetta del centro storico, posti tutti occupati, gente in piedi, a sinistra Andrea Pomati, capo redattore di Imperia Tv e Silvio Fasano che citofona ad un amico

 


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