Il manufatto in ceramica, che adorna la parte iniziale del muro che sostiene la rampa di accesso alla stazione ferroviaria e il piazzale antistante, è una bella opera d’arte.
Creata nell’arco di tre anni e conclusa la primavera scorsa dagli alunni delle scuole medie, con l’assistenza della professoressa Susanna REBUFFO, valente artista oltre che ottima insegnante, è l’interpretazione di una parte importante della terra ligure: il mare e le creature che in esso vivono.
Per la sua realizzazione sono state usate delicate sfumature di colore che dal verde azzurro virano al blu, poi il rosso e il giallo del sole, rendendo l’opera piacevolissima a vedersi ed armoniosa nella sua funzione decorativa.
C’è un solo difetto, che non dipende certo né dall’opera né dal modo in cui è stata realizzata, ma nel modo in cui è stata voluta e in cui è stata usata.
Solamente pensare di decorare un muro di lugubre cemento armato, lungo quaranta metri ed alto quattro, con un intervento di ridottissime dimensioni significa, forse, non avere capito bene il problema e oltretutto credere che la gente non se ne sarebbe accorta.
Non si è certo nascosto il lungo muro grigio con questo intervento, per pregevole che esso sia. Anzi, se ne è esaltata la sua bruttezza e il pesante impatto che esso ha sull’ambiente circostante, sminuendo e avvilendo, nel contempo, l’opera artistica ed i suoi autori.
Se le precedenti Amministrazioni non hanno saputo o voluto intervenire su questa parte importante del territorio che è l’inizio della passeggiata di levante, l’attuale Amministrazione è intervenuta in modo decisamente sbagliato, usando un inesatto concetto di risparmio e dimostrando una incapacità di individuare e risolvere i problemi nella loro interezza.
*****
Questo episodio, però, non è l’unica amenità che questa estate ci è stata servita.
Infatti, fiaccati dal caldo eccezionale, abbiamo assistito a molti spettacoli di arte varia, alcuni di notevole pregio, che però non sono riusciti a superare in bellezza le ormai impagabili serate di COUNTRY HORROR MUSIC SHOW condotte dall’evergreen DJ Francone.
E come se tutto ciò non bastasse abbiamo anche offerto agli stupiti turisti la bellezza struggente degli angoli più suggestivi del nostro amato Borghetto.
Splendidi parallelepipedi, che qualche pericoloso architetto si ostina ancora a chiamare “arredo
urbano”, ricolmi delle più belle e rare piante ornamentali al momento disponibili sul mercato.
Quasi tutti gli ospiti di Borghetto hanno subito capito che il nostro Comune è quello nel quale si svolge, ormai da tre anni, una delle più prestigiose manifestazioni a carattere ambientale: FLORICOLA.
Un villeggiante , commosso fino alle lacrime di fronte a tanta bellezza, mi ha chiesto in quale periodo dell’anno si svolgesse la fiera, in quanto voleva assolutamente presenziare alla prossima edizione.
Ragazzi questo si che è turismo!
Mentre quei pochissimi che ancora non si erano convinti hanno dovuto capitolare alla vista di aiuole non potate da mesi, di aiuole invase da erbacce infestanti e di indecorosi luoghi di rimembranza di palme defunte.
Tempo fa chiesi ad un addetto ai lavori se non poteva innaffiare, oltre all’erba, anche i parallelepipedi, pieni di piante secche. Mi è stato risposto che per ordini superiori lui non poteva. Mi sono adeguato anche se non ho capito.
Pare, quindi, che la tanto strombazzata “Controriforma del verde pubblico” che avrebbe dovuto partire dal primo gennaio 2015, grazie all’affidamento all’ATA della raccolta rifiuti, con l’avanzo di quattro operai, sia ancora ferma ai blocchi di partenza, mentre è partito in quarta l’aumento della tassa sulla spazzatura.
Borghettini, cerchiamo di capire i nostri Amministratori , più di così non ce la fanno.
Silvestro Pampolini