La manifestazione di Finalmarina (28 agosto, dalle ore 21,15) è inserita nel calendario degli eventi (in italiano e inglese) del sito del Comune. Trucioli.it, blog di volontari, privo di pubblicità e donazioni onlus, da anni pone il ‘disvalore’ dei senza memoria tra i malanni morali, sociali, etici, politici, religiosi persino. Dimenticare non tanto il passato, quanto le fondamenta di valori, fatti e misfatti storici. Non serve la minestra della polemica come pratica quotidiana. Ci sono limiti oltre i quali occorre avere il coraggio, il senso civico di dissociarsi e farlo sapere. Non è neppure necessario fare nome e cognome degli ‘smemorati di turno’, sapere se sono imbarazzati o magari giocherelloni carnevaleschi. Ben vengano i richiami alla ‘memoria’ del presidente Anpi di Finale Mirco (Mino) Bruzzi e Stefania Bonora. Per un salutare ‘non dimenticare’ le fondamenta della democrazia, della giustizia, della legalità, del buon senso. Senza eccessi e senza estremismi, con fermezza e moderazione. Il silenzio non paga.
Venerdì 28 Agosto, Finale Ligure
C’era una volta un grande circo, il circo più grande e strabiliante che si fosse mai visto, con numeri incredibili, artisti straordinari e un tendone gigantesco, sempre pieno di spettatori provenienti da ogni dove. E poi? E poi un bel giorno il tendone si è svuotato e il grande Circo … è caduto nell’oblio. Ma questa notte torna la magia … Riusciranno i nostri artisti, dopo tutto questo tempo, a ricordare i loro numeri? Venite a riscoprire il Circo Dimenticato! In un’atmosfera buffa e poetica, troverete ad aspettarvi domatrici di leoni, clown, nani, donne cannone e un impresario, ognuno con la propria storia e il proprio esilarante numero … forse un po’ arrugginito! Ad unire le vicende di ogni personaggio troverete, tra strade e vetrine, tanti artisti di strada che vi accompagneranno con le loro performance in questo grande spettacolo itinerante!
IL COMUNICATO DELL’ANPI DI FINALE A FIRMA DEL PRESIDENTE DI BRUZZI E BONORA
Divertiamoci, ma non dimentichiamo la memoria storica
In questi giorni si è aperta una polemica sul nome assegnato ad un prossimo spettacolo di intrattenimento divertente che si terrà nelle vie Finalesi: Ambaradan.
L’evento è sicuramente una splendida iniziativa che valorizza gli eclettici e poetici artisti di strada, amati ed apprezzati da tutti, ma mette in luce una dolorosa pecca della nostra società: la perdita della memoria storica.
Il termine “ambaradan” (che significa “confusione”, anche allegra) infatti deriva da un evento storico che interessò una località etiope: Amba (montagna) Aradam. Su questo promontorio si consumò uno degli episodi più efferati e violenti della storia italiana.
Nel 1936 l’esercito del generale Badoglio, supportato da volontari delle camicie nere nel corso della espansione imperialistica fascista, invase il territorio africano per accaparrarsene le risorse. La terribile battaglia avvenuta nel suddetto monte che vide la morte di 20.000 (ventimila!) etiopi, compresi donne e bambini, e le sue efferatezze (uso di gas che erano stati messi al bando dalle convenzioni internazionali proprio per l’atrocità della morte che provocano) furono “nascoste” dal regime e troppo presto dimenticate e taciute dai libri di storia.
Lungi quindi dal pretendere di alimentare polemiche improprie sulla manifestazione, vorrei cogliere questa occasione per proporre a tutti i cittadini una seria riflessione sull’importanza della memoria, della conoscenza della nostra storia che diventa ancor più fondamentale in momenti come questi in cui il pensiero dominante razzista riduce a banali semplificazioni cause complesse e propone soluzioni improprie quando non incivili. Il filosofo spagnolo Santayana diceva che quelli che ignorano la storia sono condannati a ripeterla: occorre perciò il buon impegno di tutti (genitori, educatori, enti) affinché la conoscenza e la critica degli errori del passato ci aiutino a costruire un mondo più accogliente e degno.
L’ANPI di Finale, senza rinunciare al diritto alla critica e senza negare agli altri il diritto di criticarla, intende continuare a lavorare (con le Scuole anzitutto, col Comune e con le Associazioni) per una sinergia che aiuti a ricostruire un tessuto di solidarietà sociale e di consapevolezza che quando il problema è comune “sortirne da soli è egoismo” (come diceva don Milani) e forse è addirittura impossibile. Di questa ricostruzione si avverte urgente bisogno di fronte ai muri che, sotto la spinta della paura e dell’ignoranza, si stanno alzando in giro per il nostro mondo.
Finale Ligure, 22 agosto 2015
Il presidente della Sezione ANPI di Finale Ligure Mirko Bruzzi – Mino
Stefania Bonora