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L’artista Soddu affascina Abissola Marina


Albissola Marina. Sabato 9 maggio, presso il Centro Artistico e Culturale “Bludiprussia” ad Albissola Marina, è stata inaugurata una mostra personale dell’artista milanese Filippo Soddu, che sarà visitabile fino a domenica 7 giugno 2015. Il percorso espositivo copre interamente le due attuali sedi della Galleria, diretta da Paola Grappiolo.

 

Dalla fondazione nel 1991, nel panorama delle Albisole, “Bludiprussia” rappresenta un crocevia per autori, collezionisti, appassionati o semplici curiosi, per incontri e confronti, realizzando mostre d’avanguardia di pittura e scultura d’artisti affermati ed esordienti, le cui attività si tengono prevalentemente al di fuori della realtà locale.


Figura 1 – da sx: Antonio Rossello, Filippo Soddu, Paola Grappiolo

Il calendario 2015 prende avvio con le opere di Filippo Soddu, proiettando il pubblico nell’incontro con una corrente particolare dell’arte contemporanea, in un salto temporale e concettuale in cui coesistono linguaggi antichi e nuove poetiche.


Figura 2 – Aggregazioni, 2014 – Tecnica mista e collage, cartone applicato su tavola. Cm 80 x 80

La tecnica impiegata da Filippo Soddu, mescolando pittura e collage, prevede la coloritura iniziale di fogli di cartone ondulato, successivamente frammentati e, quindi, riaggregati – pressoché composti ex-nihilo – su una base costituita da tavola di legno, attraverso le proprietà adesive della colla, ingrediente essenziale del collage stesso, pertanto considerata a sua volta simbolo di un percorso concettuale, dove l’intenzione dell’artista si registra nell’opera soltanto nella fase conclusiva.

 


Figura 3 – Pubblico all’interno del primo spazio espositivo della Galleria

 

Nei lavori di Filippo Soddu, si manifesta il risultato di aggregazioni di materia, in cui il collage sostituisce la stratificazione pittorica con quella iconografica, testimoniando un’azione di distruzione e ricostruzione simbolica di un universo, nel quale niente resta isolato e ogni cosa può influenzare le altre ed esserne influenzata, seppure in modi non sempre immediatamente percepibili nell’uomo. Il concetto stesso di simbolo preconizza la colla. Il termine “simbolo” deriva dalla parola greca syn-ballein, il cui significato è, appunto, “unire insieme” parti distinte. Così rifacendosi al pensiero della “Quarta Via” del filosofo armeno Georges Ivanovič Gurdjieff (1866- 1949): “Tutto dipende da tutto, tutte le cose sono collegate, non vi è niente di separato. Tutti gli avvenimenti seguono dunque il solo cammino che possono prendere. Se le persone potessero cambiare, tutto potrebbe cambiare. Ma esse sono quelle che sono, e di conseguenza le cose, anche esse sono quelle che sono.”  In ultima analisi, il collage non è altro che l’unione di parti distinte, una stratificazione e sovrapposizione di frammenti che vanno a comporre una nuova unità di senso: un universo che chiede di essere ordinato e nuovamente accolto.


Figura 4 – Aggregazioni, 2013 – Tecnica mista e collage, cartone applicato su tavola. Cm 70 x 100

Il senso – armonico ed essenziale – appare in un insieme di pezzi di forme e geometrie diverse. Parti di cartone nel vivo colore dipinto affiancate alle frastagliature della frammentazione in tenue tinta originale. Comunque, e anche con l’evocazione del déjà vu, si stigmatizza la scelta di materializzare un forte contrasto cromatico, come nell’interpretazione dello scrittore ceco Jiří Kolář (1914-2002), essenzialmente esistenzialista, quando, sul filo dell’allegoria, afferma che: “la vita pone su di noi sempre nuovi strati di una carta invisibile. Uno strato ci fa dimenticare l’altro. E quando riusciamo a staccare o addirittura a strappar via qualche strato, siamo sorpresi di quante cose stanno dentro di noi. Quante cose che il tempo non ha eliminato ci portiamo dentro!”.

 


Figura 5 – Scorcio del secondo spazio espositivo della Galleria

Ecco come l’atto creativo di Filippo Soddu – in cui si riaffaccia l’idea di Hegel di un sistema unitario – diviene sintesi di una fase performativa, che si dà al pubblico come momento di mediazione e conciliazione tra spirito e materia, universale e particolare, infinito e finito, pensiero e sensibilità.

 

Antonio Rossello


FILIPPO SODDU nasce nel 1973 a Milano, città in cui vive e opera. L’ambiente familiare da sempre lo porta a confrontarsi con l’arte contemporanea e a sviluppare la passione per la pratica pittorica. Ha all’attivo due esposizioni personali (presso Studio D’Ars di Milano, 2009 e la Pinacoteca Comunale di Fontanellato, Rocca dei Sanvitale, 2012) e numerose collettive allestite in spazi pubblici e gallerie private (Studio D’Ars, Galleria Scoglio di Quarto e Società Umanitaria di Milano, Palazzo Boglietti di Biella, il Museo Civico d’Arte Contemporanea di Albissola Marina, Palazzo Berva di Cassano d’Adda, Museo Archeologico di Finale Ligure). Nel 2011 è invitato alla 54° Edizione della Biennale di Venezia – Padiglione Italia, Torino (dicembre 2011 – febbraio 2012). Una sua opera è stata di recente acquisita dal Museo MIM di San Pietro in Cerro. Una sua opera è stata posta sulla copertina della rivista specializzata ” Italiaimballaggio ” numero 1- 2 / 2015 delle Edizioni Dativo Stefano .

 



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A. Rossello

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