Una piccola telenovela di provincia tra politica, amministrazione pubblica (ASL 2), disservizi, impotenza di chi (mortificato) si trova di fronte il cittadino utente che da mesi si sente ripetere: spiace, non possiamo rilasciare il duplicato di patente perchè siamo sprovvisti di scanner, quello che c’era è fuori uso.
La settimana scorsa ha avuto l’interesse che meritava la notizia (vedi….) che il pensionato maresciallo maggiore dell’Arma, cav. Stefano Ferrari, già presidente dell’asilo Fondazione Stella, già esponente di Forza Italia, un passato da candidato al ‘parlamentino locale’, dopo un anno di lettere – segnalazioni, risposte, repliche, batti e ribatti, si era aggiudicato il ‘round’ con l’assessore regionale alla Sanità, Claudio Montaldo, l’uomo del governo Burlando tra gli ‘investiti’ di maggior potere e peso decisionale, così come accade in tutte le regioni nel governo degli ospedali e della salute dei cittadini. Se non altro perchè è il comporto che assorbe la voce di spessa maggiore del bilancio regionale e del numero di dipendenti, di appalti, contratti. Si aggiunga la scelta dei primari e dei ‘direttori generali’ fa parte dello spaccato del buon governo o del malgoverno, della meritocrazia o della mediocrità. Un fortino – bunker di cui raramente, soprattutto in periferia, si riesce a sapere o scoprire i ‘segreti’.
Non c’entrano scandalismo o qualunquismo. Molte campane sostengono che tutto sommato l’Italia ha la migliore sanità mondiale, europea. Non abbiamo dati per smentirlo, anzi è positivo se le cose stanno così. Sicuramente nel caso che affrontiamo non trova giustificazione il mini risparmio, visto di che si tratta di sostituire scanner che alcuni uffici dell’Asl 2 del Savonese. Una delle conseguenze pratiche messe a nudo, già lo scorso anno, dal maresciallo Ferrari era, oltre alla gabella delle visita medica o dello specialista, ora finalmente soppressa, anche il disservizio “nò duplicato” di fronte alla richiesta del cittadino utente. Chissà cosa ne penserà il ‘ribelle’ assessore Montaldo (ribelle dopo aver dichiarato la sua autonomia di ‘compagno’ da Lella Paita, candidata ricca di chance alla presidenza della Regione Liguria, la prima donna nella storia ligure dopo la costituzione anni ’70 dell’ente. Chissà se gli elettori, generalmente smemorati checche se ne dica, ricorderanno quei titoloni del tipo ” Tartufi e sgambetti pagano i liguri, dentro i segreti del bilancio del consiglio regionale, gli eccessi dei politici”. Oppure “Sui conti dei gruppi regionali cene e champagne, campagne affissioni e autostrada free.”. C’è chi affittava uffici per propaganda elettorale, chi spediva lettere di autodifesa ai cittadini. I menù a cinque stelle nei ristoranti.
E nessuno, pare, si preoccupa di far sostituire lo scanner, un modo anche per mortificare l’impiego a giustificarsi col cittadino patentato che non chiede optional, un lusso, ma un duplicato per guidare, magari guadagnarsi il pane per se e la famiglia. Bisogna essere ottimisti, ‘Sir Montaldo’, persona di polso e navigato, si metterà una mano sul cuore. Sarebbe meglio al portafogli. Un’opera buona, a Loano ad esempio potrebbe farsi avanti la dimissionaria consigliere regionale più votata, l’avvocato Roberta Gasco. Nonostante tutto potrebbe essere l’unica ‘rosa’, dopo la Liberazione, a competere a prossimo sindaco di Loano. La sola in grado di insidiare l’ormai pacifica riconferma del mite Luigi Pignocca, sempre attento e diligente a presenziare agli inviti, per non scontentare. Ha imparato come si fa la buona raccolta di consenso personale. Tutto sommato un professionista della politica benestante in quanto possidente immobiliare. Eredità in famiglia.
E sempre a proposito di patenti, tolta la gabella e in attesa dello scanner (compresi gli uffici del Ramella di Loano dove bisogna ammirare diligenza e puntualità, il gruppo pare affiatato), per i giovani arriva la ‘patente unionale’ che scadrà il giorno del compleanno. Sarà spazzata via anche la patente a vita, come accade per i cittadini francesi. Ci saranno tre tipologie di patenti. A, B e Professionale. Nel nuovo documento non figura più la città di residenza, in quanto un lettore ottico potrà rilevare i dati CED. I problemi alla vista, all’obbligo o meno di lenti saranno pure indicati da codici: 01, 011, 012, 0 10. Ogni modifica renderà necessario procedere al duplicato. Intanto siano benvenuti gli scanner !