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Liguria e Basso Piemonte

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L’acqua di Noli: gestione pubblica o privata ?


Nel Consiglio Comunale, martedì 17 marzo, 4° punto dell’ordine del giorno: “Atto di indirizzo sui beni comuni, servizi pubblici e patto di stabilità”Si è parlato di Acqua Pubblica a Noli. Il Consigliere di minoranza Lucio Fossati ha chiesto al Sindaco di prendere in considerazione l’ipotesi di tornare all’Acquedotto Comunale. Il Sindaco ha risposto di essere molto sensibile. La convenzione con Acquedotto di Savona Spa è scaduta nel 2013. Che si aspetta ?

Noi di INSIEME PER NOLI al 16° punto del nostro Programma elettorale era scritto: ACQUA PUBBLICA – GESTIONE COMUNALE.

Sentire la stessa disponibilità sia da parte della Minoranza che della Maggioranza mi ha vivamente stupito e rallegrato. Ovviamente la speranza è che si passi dalle parole ai fatti. Dire di essere favorevoli all’Acqua pubblica è un conto, tornare alla gestione pubblica è un altro. E infatti già nel Consiglio Comunale si son messe le mani avanti: vedremo se è possibile, se economicamente ne vale la pena, etc, etc.

“IL MILLENARIO ACQUEDOTTO” della Città di Noli di Cesare Salvarezza, stampato nel 1903, racconta di come la Città abbia gestito l’acqua fin dai tempi dei Romani. Una recente pubblicazione di Giuliano Moggio riprende la Storia e l’aggiorna fino ai giorni nostri.

A metà anni ’80 con l’Amministrazione Gambetta fu rifatta l’intera rete idrica in tutto il Centro Storico con nuove tubature di ghisa.

Poiché la galleria del treno Spotorno – Finale aveva in parte svenato l’Acquaviva si era ottenuto dalle Ferrovie un impianto di raccolta e depurazione dell’acqua che viene ancora oggi pompata a Noli.

Purtroppo nel 1993 l’Amministrazione Fois diede in concessione gratuita per 20 anni la gestione dell’acqua all’Acquedotto di Savona SPA. Sull’onda delle Privatizzazioni l’Acquedotto Comunale passò ai privati.

A gennaio 2013 la Convenzione è scaduta e non è ancora stata rinnovata. A livello Regionale si vorrebbe portare tutta l’acqua della Liguria nelle mani di un unico gestore privato (Iren?). A livello nazionale Renzi con la riforma del Titolo V della Costituzione vorrebbe andare oltre: PRIVATIZZARE TUTTA L’ACQUA ITALIANA, e darla magari in mano a colossi internazionali.

Eppure il 98% degli Italiani ( anche i Nolesi) si erano espressi per l’acqua pubblica.

Che fare allora?

RIPRENDIAMOCI L’ACQUEDOTTO.

A Noli abbiamo oltre 3.500 abitazioni, una media di 100 euro di bolletta l’anno, e sto bassissimo, fanno un totale di 350.000 euro. Se a questi aggiungiamo i consumi di 20 alberghi, 20 bagni marini, 20 ristoranti, bar, negozi, magazzini, etc. raggiungiamo tranquillamente una cifra tra i 500 ed i 600 mila euro l’anno.

Spese? Le letture vengono effettuate oggi da una ditta privata: 2 ragazzi, 2 letture l’anno. Totale 2 settimane di lavoro a testa. “Fotografano” i contatori e le foto vengono messe in un computer. Una impiegata per le bollette, la posta per recapitarle.

Se si rompe un tubo o per nuovi allacci abbiamo buoni idraulici a Noli.

Controllare la qualità dell’acqua è sicuramente l’aspetto più delicato, ma se lo fa un privato deve poterlo fare anche un Comune.

Gran parte di quei 500/600 mila euro rimarrebbero nelle casse comunali e ci garantiremmo 4 cose:

  1. L’Acqua Pubblica.
  2. La qualità dell’Acqua. Noli è un paese “incontaminato”, berci la nostra acqua è senz’altro meglio. Oggi l’acqua potrebbe arrivarci anche da zone inquinate: Vado Ligure, Quiliano, Savona…
  3. Oggi chi non paga la bolletta gli tagliano l’acqua, anche se non ha la possibilità materiale di pagarla. L’acqua pubblica permetterebbe al Comune di andare incontro alle problematiche sociali del suo territorio a costo zero.
  4. Oggi l’utilizzo d’acqua in caso d’incendio, negli edifici pubblici (Comune, asili, scuole) e delle fontanelle, viene addebitato al Comune. Domani il consumo pubblico sarebbe senza costi.

Se la gestione dell’acqua non fosse remunerativa nessuna società privata farebbe la corsa per accaparrarsela. Invece è un affare enorme, e lo diventerà sempre di più in futuro.

RIPRENDIAMOCI L’ACQUA DUNQUE, RIPRENDIAMOCI L’ACQUEDOTTO.

Santo Nalbone

INSIEME PER NOLI



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