Se volete imparare e seguire le orme dell’associazionismo del fare, cosa significa, cosa rappresenta, rivolgetevi all’associazione non profit ‘Amici del Carmo‘, 130 iscritti tra Loano, Pietra, Verzi, Giustenice, Bardineto e Calizzano. Nella frazione di Loano operano, attivissimi, anche un Consorzio Fondiario, Consorzio Irriguo, Verzi Group. Un totale di 360 aderenti. A Loano capoluogo opera il più attivo Cai della Regione (vedi numero e qualità delle iniziative) con 400 ‘tesserati’ provenienti pure da Savona e Imperia. Che dire del Monte Carmo, gioiello della natura e delle meraviglie, conosciuto in Europa, al punto che è stato installato un ‘contapersone’.
Venerdì scorso si è svolta una semplice, calorosa cerimonia inaugurale. A Verzi, all’ingresso del centro storico, nell’edificio dove da anni è attiva l’unica pizzeria del paese, al piano sovrastante sono stati ricavati gli spazi per la sede ufficiale degli Amici del Carmo, 80 mq, suddivisi in tre locali, luminosi e confortevoli. Una piccola nota di colore, L’arredameno, dai mobili, alle poltrone, ai tavoli, all’illuminazione, è un dono di quello che è stato il più rinomato ristorante – albergo della storia di Bardineto, Il Piccolo Ranch dei coniugi Gina e Pierluigi Corrado, chiuso agli inizi del 2000. Uno stabile costruito a fine anni ’70, che ospitava pure la discoteca, oltre 2500 mq di spazi. Oggi quasi in stato di abbandono perchè è stato impossibile, a Bardineto, trovare un acquirente che portasse avanti un’attività impegnativa, di sacrifici, impegno 24 ore su 24, difficoltà obiettive nella stagione invernale (spese di riscaldamento, tasse statali e comunali che non fanno differenza). Ebbene un ‘ricordo’ del Piccolo Ranch continuerà a vivere nei locali degli ‘Amici del Carmo‘. E’ stato possibile trovare la sede, ha ricordato il sindaco Luigi Pignocca, presente con il suo vice Remo Zaccaria, grazie all’impegno dell’assessore Vittorio Burastero, verzino Doc. Il più votato tra i suoi concittadini.
Gli onori di casa li ha svolti il personaggio ormai mitico della ‘vecchia Loano‘ del fare, dell’impegno, il rag. Battista De Franesco tra le memorie storiche rimaste e figlio di un benemerito loanese, l’indimenticato (ultime generazioni escluse) Cencin: l’amico di tutti, sempre presente alle manifestazioni come ai funerali, sempre disponibile pur senza tessera politica, quando c’era da ‘correre per il bene della città’. Battista ha dato il benvenuto, non solo parole di circostanza e ringraziamento, ha ricordato l’impegno, la coesione, lo spirito di iniziativa degli ‘Amici del Carmo‘, il grande amore per quella montagna. Le potenzialità di valorizzare, ciò che è scampato all’urbanizzazione della costa, alle sinergie, ai traguardi raggiunti e alle potenzialità da perseguire con coesione e buona volontà.
Molta franchezza nell’intervento del sindaco di Giustenice, Mauro Boetto, senza giri di parole o di circostanza: “Il Monte Carmo, i suoi dintorni, un territorio non valorizzata, non curato come meriterebbe. La croce resta un simbolo per tutti noi. Un posto conosciuto ormai dappertutto che si affaccia sulla Liguria, sul Piemonte, persino Lombardia. Il Carmo ospitale e frequentato anche nel periodo primaverile ed autunnale, percorso dall’Alta Via”.
Tra i presenti Franco Moreno da tre anni dinamico presidente del Cai Loano, tra le anime del gruppo di volenterosi, grazie a loro è stato rilanciato come meritava il rifugio – ristorante di Pian delle Bosse (Comune di Pietra Ligure). Una coppia di giovani toscani, seri, rigorosi, premurosi, gentili, sta riscuotendo un crescente successo, soprattutto culinario. Pochi piatti, pasta fatta in casa, addirittura al momento con l’arrivo dei clienti. Una cucina sana e genuina, a chilometro zero. La serietà, a lungo andare, paga e non è molto frequente soprattutto quando c’è l’emulazione del guadagno facile e subito, la folla di turisti occasionali. Quante volte capita di ascoltare amici buongustai che si domandano: “dov’è a Loano un locale che si mangia bene”? E Loano non fa certo eccezione. C’è tanta nostalgia dei ‘piatti delle nonne’, ma sono poche le persone che hanno avuto la fortuna di vivere quelle realtà culinarie, dall’entroterra al mare.
Il consiglio direttivo degli Amici del Carmo vede Roberto Sattanino (vice presidente), Piergiorgio Paganelli , segretario, Roberto Pastorino, Massimo Dellisola, Francesco Ravotti, Luana Isella, Andrea Calcagno, Maria Agnese Aicardi, Betti Bolognesi. Collegio probiviri: Giovanni Oliva, tesoriere, Franco Gallo, Renato Gotti.
Il sindaco Pignocca ha annunciato che “Come Unione dei 10 Comuni cercheremo di intervenire per sistemare la strada che conduce al Carmo, in parte rifatta, ma che necessita ancora di interventi e potrebbe costituire una direttrice alternativa al ‘sentiero unico’ in fase di elaborazione a livello regionale e che dovrebbe unire il percorso montano La Spezia- Ventimiglia”.
Ha preso la parola anche il presidente del Consorzio Miglioramento Fondiario (un centinaio di soci) ing. Danilo Burastero, che è capo ufficio tecnico al Comune di Albenga. Al Consorzio ha ridato slancio e vigore ad una serie di iniziative e collaborazione con altre realtà associative verzine. Compresa l’apertura della nuova sede degli Amici del Carmo. Le altre due associazioni sono presiedute da Alessandro Burastero informatico all’Università di Savona e Angelo Burastero infermiere al Santa Corona. Grazie al loro impegno Verzi vuole recuperare i benefici dello sviluppo costiero dove si sono riversati i maggiori investimenti privati e pubblici. Tra gli obiettivi – dopo anni di ‘cattiva pubblicità per via dello scandalo delle ‘ville e case agricole’ – c’è l’obiettivo di realizzare un agriturismo rustico, un’osteria campagnola. Un’iniziativa davvero benvenuta. Come è ‘benvenuto’ da qualche mese il neo parroco che ha benedetto i locali ‘Amici del Carmo’ ed ha assaporato le prelibatezze della cuoche di Verzi. (l.c.)
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