Auguri di buon onomastico a Graziano, Berardo, Giacobbe e…., lieto a compleanno a 12 consiglieri comunali della nostra provincia.
Non trascorre giorno senza compleanni e onomastici. E’ l’occasione buona per fare gli auguri ai propri cari: il coniuge, i genitori, i figli, i parenti, gli amici e i conoscenti.
Spesso succede che, presi dai tanti problemi della vita (in fase crescente ai nostri giorni!), non si guarda il calendario che normalmente è appeso alla parete o posto su una scrivania, un mobile della cucina o della sala da pranzo.
Nulla di grave (per modo di dire!), però quale probabile delusione per chi si aspettava che – incontrando un parente, un amico o conoscente – gli facesse gli auguri. Viceversa: una grande gioia!
Ritenendo cosa utile agevolare chi naviga in internet e i sempre più numerosi lettori di www.trucioli.it continua la rubrica settimanale, con l’elenco degli amministratori pubblici dei Comuni della provincia di Savona che festeggiano il compleanno e/o festeggiano l’onomastico.
Aggiunto, a titolo divulgativo, la trascrizione – per ogni nome – di testi inseriti nel Martirologio Romano e/o nel sito Santi e beati e/o it.Wikipedia.org e/o Avvenire.
Settimana dal 18 dicembre al 24 dicembre 2014
Giovedì 18 dicembre
onomastico di GRAZIANO
Venerdì 19 dicembre
onomastico di BERARDO
Sabato 20 dicembre
onomastico di LIBERALE
Domenica 21 dicembre
onomastico di PIETRO CANISIO
Lunedì 22 dicembre
onomastico di FRANCESCA
Martedì 23 dicembre
onomastico di GIOVANNI
Mercoledì 24 dicembre
onomastico di GIACOBBE
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In questa settimana si festeggiano i compleanni di:
Giovedì 18 dicembre
Stefania Moraglio – Consigliere comunale di Vado Ligure – eletta il 25/05/2014.
Venerdì 19 dicembre
Carla Bazzano – Consigliere comunale di Quiliano – eletta il 25/05/2014.
Benedetto Barbara – Consigliere comunale di Altare – eletto il 06/05/2014.
Roberto Moreno – Consigliere comunale di Borghetto S. Spirito – eletto il 06/05/2012
Sabato 20 dicembre
Stefano Briozzo – Consigliere comunale di Osiglia – eletto il 25/05/2014.
Domenica 21 dicembre
Antonio Luciano – Assessore Comune di Andora – eletto il 25/05/2014.
Roberto Briano – Vice Sindaco Comune di Altare – eletto il 06/05/2012.
Lunedì 22 dicembre
Marilena Rosa – Consigliere comunale di Finale Ligure – eletta il 25/05/2014.
Giacomo Negro – Consigliere comunale di Pietra Ligure – eletto il 25/05/2014.
Martedì 23 dicembre
Avv. Sergio Acquilino – Consigliere comunale di Savona – eletto il 15/05/2011.
Dr. Francesca Perronace – Consigliere comunale di Toirano – eletta il 25/05/2014.
Mercoledì 24 dicembre
Geom. Piercarlo Nervo – Consigliere comunale di Ceriale –eletto il 26/05/2013
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In questa settimana si festeggiano gli onomastici di:
Giovedì 18 dicembre
Graziano Bonifacino – Assessore Comune di Cairo Montenotte – eletto il 06/05/2012.
Graziano Falciani – Consigliere comunale di Bormida – eletto il 25/05/2014.
Graziano Pellegrino – Assessore Comune di Plodio – eletto il 25/05/2014.
Venerdì 19 dicembre
Benedetto Barbara – Consigliere comunale di Altare – eletto il 06/05/2012.
Carla Bazzano – Consigliere comunale di Quiliano – eletta il 25/05/2014.
Roberto Moreno – Consigliere comunale di Borghetto S. Spirito – eletto il 06/05/2012.
Sabato 20 dicembre
Stefano Briozzo – Consigliere comunale di Osiglia – eletto il 25/05/2014.
Domenica 21 dicembre
Antonio Luciano – Assessore Comune di Pietra Ligure – eletto il 25/05/2014.
Alberto Delfino – Consigliere comunale di Erli – eletto il 25/05/2014.
Lunedì 22 dicembre
Giacomo Negro – Consigliere comunale di Pietra Ligure
– eletto il 25/05/2014.
Marilena Rosa – Consigliere comunale di Finale Ligure – eletta il 25/05/2014.
Martedì 23 dicembre
Dr. Francesca Perronace – Consigliere comunale di Toirano – eletta il 25/05/2014.
Avv. Sergio Acquilino – Consigliere comunale di Savona – eletto il 15/05/2011
Mercoledì 24 dicembre
Geom. Piercarlo Nervo – Consigliere comunale di Ceriale – eletto il 26/05/2013.
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Ritenendo doveroso una maggiore informazione verso i sempre più numerosi lettori di trucioli.it , da questo numero inizia la trascrizione di testi pubblicati nei siti it.wikipedia.org e vatican.van , che riportano maggiori riferimenti storici.
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Giovedì 18 dicembre ricorre l’onomastico di san Graziano di Tours – vescovo
Tutto ciò che sappiamo su Gaziano risale all’Historia Francorum scritta da san Gregorio di Tours nel VI secolo. Questi riferisce che attorno alla metà del III secolo san Dionigi di Parigi partì da Roma, assieme ad altri sei missionari per portare il Vangelo nelle Gallie. Gaziano o Catianus era uno di questi. Una tradizione più antica, che però non ha riscontri, sostiene che i 7 missionari furono mandati da san Pietro stesso. Graziano si fermò nella Gallia lugdunense e predicò la fede cristiana a Tours per circa cinquant’anni, fondando la diocesi di Tours. Inizialmente incontrò una grande ostilità da parte degli abitanti di Tours, tanto da essere costretto a celebrare i riti nelle catacombe.
Quando morì fu sepolto in un cimitero cristiano nelle vicinanze di Tours. Gregorio riferisce: “in ipsius vici cimiterio, qui erat christianorum”. Un secolo dopo, Martino di Tours, che fu il terzo vescovo di Tours, traslò le sue spoglie nella chiesa, costruita dal secondo vescovo san Lidorio, sulla quale venne poi costruita la cattedrale di Tours, inizialmente dedicata a San Maurizio e dal 1357 dedicata a Gaziano e soprannominata“La Gatianne”. (it.wikipedia.org)
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Venerdì 19 dicembre onomastico di San
BERARDO di TERAMO – vescovo
Nacque dalla nobile famiglia dei Pagiara nell’omonimo castello ubicato nei pressi di Isola del Gran Sasso. Alcuni dati essenziali sulla sua vita, come la donazione dei beni personali alla Chiesa, l’inizio del mandato episcopale e la data della morte, si trovano documentate nel Cartulario della Chiesa Aprutina.
Ci parlano inoltre di lui tre cronache, o leggende, la più lunga delle quali è attribuita al vescovo Sassone, suo successore, ed è proclamata dai Canonici della Cattedrale nel giorno della festa del santo (19 dicembre). Le notizie a noi pervenute riferiscono in sintesi del suo ingresso fin da giovane nel Monastero di Montecassino e del suo passaggio in epoca successiva all ‘Abbazia di San Giovanni in Venere. Sappiamo poi che alla morte del vescovo Uberto, in virtù della fama di santità che lo accompagnava, fu chiamato a succedergli come pastore della Chiesa di aprutina. Rivestì questo incarico per sette anni a partire dal 1116, indirizzando la propria attività al soccorso dei poveri e alla pacificazione dei contrasti esistenti tra le fazioni cittadine. (it.wikipedia.org)
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Sabato 20 dicembre onomastico di san Liberale – martire
Come per altri santi paleocristiani, anche nel caso di Liberale le agiografie che ci sono pervenute sono considerate del tutto leggendarie. Nacque ad Altino da una nobile famiglia appartenente al rango equestre. Cresciuto secondo i principi cristiani, fu battezzato dal vescovo Eliodoro e ne divenne un fervente seguace.
Ad una vita ascetica, fondata sulla meditazione, la preghiera e il sacrificio personale, associava l’aiuto a poveri e ammalati. Risolse inoltre una contesa fra Altinati e Trevigiani sorta attorno al castello di San Lorenzo in Prandecino (attuale Rovarè, frazione di San Biagio di Callalta. Appartenente a un tal Prando. Quest’ultimo si impegnò a demolirlo dopo essere stato miracolosamente guarito da un santo. Fu inoltre un tenace avversario della dottrina ariana. Quando Eliodoro si fece eremita, lasciò la diocesi di Altino al vescovo Ambrogio che tuttavia si mostrò incapace nell’arginare la minaccia eretica. Liberale, deciso a ritrovare il vecchio vescovo, pensò prima di consultare il lume di Dio e, pregando, gli apparve un angelo che lo avvisava della morte imminente. Nonostante ciò, partì per la Laguna alla ricerca del maestro ma, giunto sull’isola di Caltrazio, non lo trovò e morì poco dopo il 27 aprile 437.
Riconosciuto subito come santo, clero e popolo trasferirono il suo corpo in un’arca nella chiesa dell’isola, dedicata a San Lorenzo (presso l’attuale Motta di San Lorenzo).
Una tradizione filo-trevigiana afferma che le reliquie di san Liberale, assieme a quelle dei santi Teonisto, Tabra e Tabrata, furono trasferite a Treviso nel 452, quando Altino fu distrutta dagli Unni di Attila. Nel XIV secolo, tuttavia, alcuni religiosi dichiaravano che i corpi dei quattro santi si trovavano a Torcello, ma queste affermazioni dovevano essere false, in quanto numerosissimi documenti testimoniano con molta chiarezza la presenza a Treviso almeno dal 1082.
I resti si trovano tuttora nella cripta del Duomo di San Pietro ed è patrono della città e della sua diocesi. L’odierna critica agiografica, invece, ritiene che Liberale non fosse altinate e che le sue reliquie sarebbero giunte probabilmente da Roma o dal Nord africa. Liberale è anche patrono di Castelfranco Veneto: così infatti vollero i cittadini trevigiani che fondarono il fortilizio da cui si è sviluppata l’attuale città. (it.wikipedia.org)
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Domenica 21 dicembre onomastico di Pietro Canisio – dottore
San Pietro Canisio, sacerdote della Compagnia di Gesù e dottore della Chiesa, che, mandato in Germania, si adoperò strenuamente per molti anni nel difendere e rafforzare la fede cattolica con la predicazione e con i suoi scritti, tra i quali il celebre Catechismo. A Friburgo in Svizzera prese infine riposo dalle sue fatiche.
(Martirologio Romano).
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Pietro Canisio era figlio del Borgomastro di Nimega, villaggio che si trovava allora nel ducato di Gheldria e, dunque, nel Sacro Romano Impero e di appartenenza germanica. L’8 maggio 1543, giorno del suo 22° compleanno, Canisio divenne l’ottavo membro – e il primo tedesco – dell’ordine dei gesuiti fondato pochi anni prima. Quale primo provinciale dell’ordine in Germania Canisio avrebbe poi esercitato un influsso decisivo nella Controriforma in Germania, favorendo una parziale diffusione del cattolicesimo nel paese a maggioranza protestante.
Nel gennaio 1547 Canisio è chiamato dal vescovo di Augusta, cardinale Otto Truchsess von Waldburg a partecipare al Concilio di Trento. E da questo periodo Canisio comincia a usare la forma latina del suo nome.
Fu professore di teologia e in seguito rettore dell’Università di Ingolstadt; fu amministratore della diocesi di Vienna dal 1554 al 1555, e qui dove tenne affollatissime prediche nel Duomo di Santo Stefano. Nel contempo egli svolse un’intensa attività controriformistica nella Germania meridionale con la piena fiducia sia dell’Imperatore Ferdinando I si di papa Gregorio XIII.
Canisio si fece apprezzare in particolare per i suoi modi cortesi. Egli era uso parlare di nuove dottrine, di nuovi insegnamenti e non di eretici o di errori. Il suo catechismo, che apparve nel 1555 sotto il titolo Summa doctrinae christianae, fu pensato come una risposta a Martin Lutero e fu ristampato, soltanto nel periodo in cui canisio visse, ben 200 volte. Nei suoi ultimi anni fondò in Svizzera a Friburgo nel 1580 il collegio Sankt Michael, che fu poi trasferito a Feldkirch e infine a St. Basien nella Foresta Nera. Alla sua morte fu sepolto nella chiesa universitaria di Friburgo Sankt Michael. Canisio fu proclamato beato nel 1869 da papa Pio IX e canonizzato nel 1925 da papa Pio XI che lo nominò pure dottore della Chiesa. Peraltro già papa Leone XIII lo aveva definito il secondo apostolo della Germania dopo San Bonifacio. La sua memoria liturgica cade il 21 dicembre ma in Germania è ricordato il 27 aprile.
(it.wikipedia.org)
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Lunedì 22 dicembre onomastico di santa Francesca Cabrini – vergine
Una fragile quanto straordinaria maestrina di Sant’Angelo Lodigiano. In questo ritratto si colloca la figura di Francesca Saverio Cabrini. Nata nella cittadina lombarda nel 1850 e morta negli Stati Uniti in terra di missione, a Chicago. Orfana di padre e madre, Francesca avrebbe voluto chiudersi in convento, ma non fu accettata a causa della sua malferma salute. Prese allora l’incarico di accudire un orfanotrofio, affidatole dal parroco di Codogno. La giovane, da poco diplomata maestra, fece molto di più: invogliò alcune compagne a unirsi a lei, costituendo il primo nucleo delle Suore missionarie del Sacro Cuore, poste sotto la protezione di un intrepido missionario, san Francesco Saverio, di cui ella stessa, pronunciando i voti religiosi, assunse il nome. Portò il suo carisma missionario negli Stati Uniti, tra gli italiani che viv avevano cercato fortuna. Per questo divenne la patrona dei migranti.
Nel giorno della morte il suo corpo venne traslato a New York alla < Mother Cabrini High School >, vicino ai suoi figli. (Santi e Beati)
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A Chicago in Illinois negli Stati Uniti d’America, santa Francesca Saverio Cabrini, vergine, che fondò l’Istituto delle Missionarie del sacrantissimo Cuore di Gesù e si adoperò in tutti modi nell’assistere gli emigrati con insigne carità. (Martirologio Romano).
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Martedì 23 dicembre onomastico di san Giovanni da Kety – sacerdote
“All’Ateneo da me tanto amato auguro la benedizione della Santissima Trinità e la perpetua protezione di Maria, Sede della Sapienza, come anche il patrocinio fedele di san Giovanni da Kety, suo professore più di 500 anni fa”. Così durante la visita a Cracovia del 9 giugno 1979, Giovanni Paolo II ricordò il professore santo di quell’Università. Nato a Kety cittadina polacca a sud ovest di Cracovia nel 1390, Giovanni intraprese gli studi con risultati subito brillanti. Docente di filosofia a 27 anni, a 34 fu ordinato sacerdote, continuando a insegnare per alcuni anni. Ricevuto l’incarico di parroco a Olkusz, si fece ammirare come modello di pietà e carità verso il prossimo. Nel 1440 riprese la docenza a Cracovia contribuendo all’educazione del principe Casimiro. Morì durante la Messa della vigilia di Natale del 1473. Docente e amico degli ultimi, la gente prese subito a considerarlo santo ricordando le sue lezioni di amore tra i malnutriti e i malati. E’ stato canonizzato da Clemente XIII nel 1767. (Santi e Beati)
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San Giovanni da Kety, sacerdote, che, ordinato sacerdote, insegnò per molti anni nell’Università di Cracovia. Ricevuto poi l’incarico della cura pastorale della parrocchia di Olkusz, aggiunse alle sue virtù la testimonianza di una fede retta e fu per i suoi collaboratori e i discepoli un modello di pietà e carità verso il prossimo. Nel giorno seguente a questo, a Cracovia in Polonia, passò ai celesti gaudi.
(24: dicembre: A Cracovia in Polonia, anniversario della morte di san Giovanni da Kety, la cui memoria si celebra il giorno prima di questo). (Martirologio Romano)
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Mercoledì 24 dicembre onomastico di san Giacobbe – Patriarca Si chiama così secondo Gn 25, 26 il figlio di Isacco e di Rebecca. Da Giacobbe si fanno discendere le 12 tribù di Israele. Le storie di Giacobbe non costituiscono nella
Genesi una biografia organico, ma sono piuttosto una raccolta di vari racconti, che sono stati applicati a Giacobbe. Il suo nome viene fatto derivare con una etimologia popolare dalla parola ebraico che significa “ingannare” (àgob) (Gn 27,36;cfr però Gn 25,26). A questa interpretazione si allacciano le storie particolareggiate dell’inganno di Giacobbe verso il fratello Esaù (cessione del diritto e della benedizione della primogenitura, Gn 25,29-34; 27). I discendenti di Giacobbe dipendono da questa benedizione carpita con l’inganno.
Un altro gruppo di racconti collega Giacobbe con dei luoghi di culto e dimostra così la loro dignità (p. es.: Gn 28,10-22: Betel, sogno della scala dei cielo).
Un’altra tradizione riguarda il racconto di Giacobbe in oMakpela (Gn 50,12 ss). Altri racconti di Giacobbe sono ambientati in Haran presso Labano (Gn 20 ss); inoltre si hanno altri racconti che sono collegati con Mahanaim (Gn 32,2-22; 33,1-16), con Penuel (la lotta notturna; Gn 32,23-31; Israele), con in Sichem (33,18-34,11), con la storia di Giuseppe. Nella tarda letteratura biblica Giacobbe è ricordato raramente (negativamente p. es. Os 12,3s.7; positivamente p. es. Sap 10,10ss). (Santi e Beati) – – –
(Martirologio Romano)
Gilberto Costanza